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Crollano il petrolio e i titoli petroliferi ma la Borsa avanza (+0,8%) e il Btp fa il record

L’Opec non taglia la produzione e il prezzo del petrolio precipita (-6,38%) e scende sotto la soglia psicologica dei 70 dollari a barile: soffrono i titoli petroliferi tra cui Eni, Saipem e Tenaris ma Piazza Affari chiude in progresso (+0,8%) – Balzo di WdF, Atlantia, Buzz, Unicredit e Telecom – Asta da record per i Btp: il decennale al 2%.

Crollano il petrolio e i titoli petroliferi ma la Borsa avanza (+0,8%) e il Btp fa il record

Petrolio e titoli di Stato protagonisti sui mercato. Dopo la riunione dell’Opec, che ha deciso di mantenere invariata la produzione di petrolio, il Wti è crollato sotto i 70 dollari al barile chiudendo a 68,99 con un calo del 6,38% e sui minimi da quattro anni.

Gli effetti si sono fatti sentire sulle azioni delle società energetiche, sui titoli del Golfo e anche sulle valute dei paesi produttori di petrolio: la corona norvegese è scesa sui minimi da cinque anni sul dollaro e il rublo si è riportato verso i minimi storici sia verso l’euro sia verso il dollaro. Il cambio euro dollaro è in calo dello 0,24% a 1,2476. Giù l’oro dello 0,5% a 1.191,5 dollari l’oncia.

Ha fatto da contraltare un rally nei titoli a reddito fisso, con i rendimenti nei titoli governativi in Europa che hanno toccano nuovi minimi record. In mattina il Tesoro ha venduto tutti i 7 miliardi complessivi di Btp e Cct indicizzati all’Euribor in asta registrando tassi ai minimi record sul Btp a cinque anni (0,94%) e 10 anni (2,08%). Lo spread Btp-bund ha chiuso in calo a 137 punti base. Minimi anche per il bund (0,70%) e i titoli francesi che sono scesi per la prima volta sotto l’1%. I titoli di Stato dell’Eurozona beneficia anche delle attese crescenti per l’acquisto di debito pubblico da parte della Bce. Oggi Mario Draghi ha confermato che la Bce sta studiando nuove misure di stimolo da adottare se l’inflazione non riprenderà a crescere.

In questo quadro le Borse hanno chiuso in territorio positivo: Milano sale dello 0,81%, Francoforte +0,6%, Parigi +0,2% dopo un problema tecnico sugli indici. In mattina gli indici di Euronext (le Borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles e Lisbona) hanno avuto un problema tecnico che ha reso non disponibili gli indici mentre le contrattazioni su azioni e derivati sono proseguite regolarmente. La situazione è tornata alla normalità nel pomeriggio. Wall Street è chiusa per la festa del Ringraziamento.

Sul fronte dei dati macroeconomici europei, in Germania a novembre l’inflazione è rimasta invariata rispetto al mese precedente (+0,6 per cento a livello tendenziale), in linea con le attese degli analisti. Allo stesso tempo la disoccupazione tedesca ha registrato un lieve calo sempre a novembre, nonostante le difficoltà congiunturali, con una flessione di 14 mila unità (dato destagionalizzato) rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione è stabile al 6,3%.

Stabile nel mese rispetto ad ottobre l’indice Esi sulla fiducia delle imprese nell’Eurozona (+0,1%) mentre è diminuito di un punto e mezzo in Italia e di 0,7 in Germania. A Piazza Affari cadono, come da previsioni, i titoli petroliferi: Saipem -4,85%, Tenaris -3,61%, Eni -1,96%. Giù anche Prysmian -1,01% e Mps –0,45%. In evidenza sul Ftse Mib invece Wdf +3,71%, Atlantia +3,17% e le banche Banco popolare +2,51%, Bper +2,51% e Mediobanca +2,19%. Finmeccanica +0,85% dopo la firma del contratto da un miliardo di dollari tra Atr (joint venture paritetica tra Finmeccanica-Alenia Aermacchi e Airbus Group) e la compagnia aerea indonesiana Lion Air per la vendita di 40 Atr 72-600. Nell’azionario della matricola Rai Way spunta Blackrock al 5,02% dal 19 novembre, giorno del debutto sui listini.

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