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Crisi, Governo: fase cruciale passata, in autunno la ripresa

Il sottosegretario Gianfranco Polillo, sentito in commissione Finanze di Montecitorio, tratteggia un quadro abbastanza fiducioso: “I rischi connessi al peggioramento congiunturale registrato nell’ultima parte del 2011 non possono essere considerati del tutto scongiurati”, ma “si è consumata la fase più negativa della crisi”.

Crisi, Governo: fase cruciale passata, in autunno la ripresa

La fase più negativa è passata e l’autunno vedrà la ripresa della crescita. Ne è convinto il governo che, attraverso il sottosegretario Gianfranco Polillo, sentito in commissione Finanze di Montecitorio, tratteggia un quadro abbastanza fiducioso.

Polillo non nasconde che “i rischi connessi al peggioramento congiunturale registrato nell’ultima parte del 2011 non possono essere considerati del tutto scongiurati”, ma nonostante ciò ritiene che “si sia consumata la fase più negativa della crisi, e che il Paese si trovi, oggi, in una fase di transizione, al termine della quale dovrebbe concretizzarsi, verso la fine dell’anno, una prospettiva di crescita dell’economia italiana”.

Tre i fattori che dovrebbero favorire la spinta: 1) gli effetti favorevoli derivanti dall’inizio di una fase ciclica positiva; 2) la trasmissione all’apparato produttivo e alle famiglie dell’impulso espansivo collegato alla liquidità fornita agli intermediari finanziari dalla Banca Centrale europea; 3) la riduzione del debito dello Stato e degli enti pubblici nei confronti delle imprese, grazie anche alle misure per l’anticipo delle banche sui crediti vantati delle imprese nei confronti di enti della Pubblica Amministrazione.

Quanto in particolare all’anomala evoluzione del differenziale di rendimento tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi, Polillo osserva come esso sembri influenzato, dal 2009 a oggi, “non tanto da fattori intrinseci all’andamento della finanza pubblica italiana, quanto, piuttosto, da fenomeni esterni, che è possibile identificare, tra l’altro, con l’avvio del meccanismo di salvataggio della Grecia e con l’influenza negativa successivamente esercitata sui mercati internazionali dalle situazioni irlandese e portoghese”. 

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