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Criptovalute: Londra avrà la sua Britcoin. La Boe avvia la fase di consultazione per il varo entro il 2030

Il governo del primo ministro Rishi Sunak vuole così mettere un argine all’aumento delle criptovalute private. Avrà l’effige di Carlo III e circolerà insieme al contante.

Criptovalute: Londra avrà la sua Britcoin. La Boe avvia la fase di consultazione per il varo entro il 2030

Pochi edifici sprigionano senso di austerità come la sede della Banca d’Inghilterra. Eppure proprio da quelle stanze il governatore Andrew Bailey ha annunciato quanto di più innovativo possa emettere quell’istituzione: la nascita di una CriptoSterlina, una Britcoin, che avrà niente di meno che l’effige digitale di Sua Maestà Re Carlo III e diventerà l’alternativa al contante.

L’istituzione della sterlina digitale è così giunta alla fase di consultazione, la decisione finale è prevista entro il 2025 e potrebbe debuttare sul mercato già entro la fine del decennio.
Il governo del primo ministro Rishi Sunak vuole così mettere un argine all’aumento delle criptovalute private, come il Bitcoin, e delle StableCoin, le monete digitali garantite da asset fissi, come già stanno facendo altri Paesi, a partire dalla Ue con l’euro digitale.

Al via la consultazione pubblica per rassicurare i cittadini dopo il crack Ftx

La roadmap prevede che settimana prossima prenderà il via il processo di consultazione pubblica. Durerà quattro mesi e sarà l’occasione per rassicurare i cittadini che la moneta elettronica sostenuta dallo stato è stabile, e non ha a che fare con le criptovalute private che hanno visto forstiise volatilità e hanno subito le conseguenze del fallimento di Ftx.
Le criptovalute attualmente in circolazione sono viste dalla banca centrale come altamente speculative e non sostitutive delle cosiddette valute fiat, valute emesse dalle banche centrali.

Il prezzo sarà ancorato al valore della sterlina

Il “Britcoin” sarebbe invece qualcosa di simile a una stablecoin. Ma soprattutto il “prezzo” si muoverà in linea con il valore della sterlina, invece di muoversi selvaggiamente e senza fondamentali, come ha fatto Bitcoin nell’ultimo anno.
La futura sterlina digitale sarà molto simile ai pagamenti online attuali: utilizzabile per acquisti su Amazon e simili siti di e-commerce, utilizzando uno smartphone. Invece non potrà essere usata per guadagnare interessi (come lo Staking per le criptovalute). Inoltre, nella fase iniziale, se ne prevede un utilizzo ristretto: verrà posto un massimo di 20mila criptosterline a persona, proprio per evitare che il Britcoin possa sostituire i conti correnti in tempi brevi. Nelle intenzioni della Banca d’Inghilterra infatti, la futura sterlina digitale non sostituirà ma si affiancherà al contante.

A che punto siamo con l’Euro digitale?

Lo scorso giugno, l’Unione europea ha pubblicato il regolamento relativo al “regime pilota”, che entrera’ in vigore il 23 marzo e che fa parte del pacchetto europeo sulla finanza digitale. “E’ fondamentale che si acceleri il processo di introduzione dell’euro digitale da parte delle Bce” ha detto Massimo Mocio, presidente di Assiom Forex, nel corso della relazione introduttiva del 29esimo Congresso Assiom Forex della settimana scorsa, alla luce dei progressi registrati da Fed e Bank of China. “Il 2023 sarà un anno cruciale, ma una regolamentazione “più incisiva potrebbe servire gli scopi di proteggere gli investitori da azzardi speculativi, affinchè possa costituire un volano per lo sviluppo dell’economia e dei mercati”, ha aggiunto
La Commissione europea è attesa presentare a breve il progetto di regolamento che darà alla Banca Centrale Europea i poteri per gestire in piena autonomia la moneta digitale. Lo scorso novembre la Reserve Bank of India ha lanciato la sperimentazione della rupia digitale.

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