Condividi

Crescita in calo, mercati in attesa dell’aiuto di Draghi

Di fronte ai segnali di frenata in arrivo dalle trimestrali In Usa e in Germania, gli occhi sono puntati su Francoforte e sulla riunione dell’Eurotower – Chip e Facebook spingono l’Asia – Al via le trimestrali italiane con Fincantieri e Saipem, venerdì l’Eni

Crescita in calo, mercati in attesa dell’aiuto di Draghi

Nemmeno la ripresa del lancio dei razzi da parte di Kim nel mare del Giappone ha distolto l’attenzione dei mercati dai “missili” che le banche centrali si apprestano a lanciare per debellare i fantasmi di recessione che spuntano dalle trimestrali di alcune aziende-chiave come Caterpillar (-4,5%), da sempre uno degli indicatori più sensibili dello stato di salute dell’economia globale. Ma a contrastare i dati negativi sono i segnali di avvicinamento tra i due Grandi, a partire dai semiconduttori, la materia prima oggi più importante. Il compito di diffondere l’ottimismo è stato così svolto dai conti di Texas Instruments (+7,4%). Nell’attesa, naturalmente, delle trombe di Francoforte sotto la regia di Mario Draghi.

Il bollettino meteo segnala caldo anche sui listini.

GIAPPONE AI MASSIMI DA TRE MESI, SNOBBATI I MISSILI DI KIM

La borsa del Giappone (+0,33%) segna il massimo degli ultimi tre mesi. Sidney è ai massimi da 12 anni.

Sale di mezzo punto anche l’indice Csi 300 di Shanghai, la città dove sbarcherà la settimana prossima Robert Lightizer, il negoziatore americano sui dazi. Arretra solo il Kospi coreano (-0,7%), ovviamente il più sensibile agli umori di Kim.

NASDAQ E S&P, NUOVO RECORD. BOINGFRENA IL DOW

Contratati ieri gli indici Usa: salgono a nuovi record storici l’indice S&P 500 sale dello 0,47% a 3.019 punti. Il Nasdaq avanza dello 0,85%. Debole invece il Dow Jones (-0,29%), piegato dal ribasso di Boeing (-3,1%).

Al contrario, nonostante la multa di 5 miliardi di dollari e l’avvio dell’inchiesta del Dipartimento di Giustizia, vola Facebook (+4,3%) dopo i risultati del trimestre.

SCENDE IL PETROLIO, SALE L’EBITDA DI SAIPEM

Il petrolio è arretrato di nuovo, anche se le scorte settimanali Usa sono diminuite di ben 10,8 milioni di barili, tornando sui livelli di marzo. È la sesta settimana di contrazione consecutiva. Wti a 56,2 dollari al barile. 

Stamane sono già stati diffusi i dati della trimestrale di Saipem (ieri +2,3%). I ricavi sono saliti a 4.519 milioni di euro (3.798 milioni di euro nel primo semestre del 2018), di cui 2.363 milioni nel secondo trimestre. Ebitda a 574 milioni di euro (410 milioni di euro nel primo semestre del 2018), Ebit di 262 milioni (perdita di 74 milioni di euro nel primo semestre del 2018).

Domani, venerdì, è il turno della trimestrale Eni.

APERTURA IN ASCESA PER L’EUROPA

I future sulle borse europee anticipano un avvio in leggero rialzo.

L’euro ha toccato ieri 1,1125 contro il dollaro, ai nuovi minimi da due anni.

Il mercato ha così già dato per scontato che oggi Mario Draghi annuncerà misure “non convenzionali” in grado di rilanciare la crescita. A confortare questa previsione sono arrivati i dati Pmi flash da cui è emerso che torna ad aggravarsi la crisi del manifatturiero europeo ed è solo la tenuta del settore servizi a tenere l’attività economica su livelli minimali fuori dalla contrazione. La Bce, insomma, intende agire a favore dell’industria, cosa che spiega il risveglio dei listini più legati all’attività manifatturiera.

MILANO FA TRIS, POKER DI RIALZI PER FRANCOFORTE

Piazza Affari (+0,57%) ha messo a segno il terzo rialzo consecutivo risalendo oltre la soglia dei 22 mila punti (22.080,32 punti). Aumento analogo a Madrid (+0,52%).

Francoforte, il mercato più legato all’industria dell’auto (+1,5% l’indice europeo del comparto), ha chiuso in rialzo per la quarta volta di fila (+0,26%). Tra le blue chip dell’EuroStoxx 50 brillano i due colossi dell’auto tedesca: Daimler +3,6% e Volkswagen +1,1%.

SALE LA STERLINA A LONDRA

In profondo rosso Londra (-0,73%), frenata dal balzo della sterlina che si è portata sui massimi da tre settimane e irrobustisce il rimbalzo contro euro, cross -0,5% a 0,8920, alla nomina largamente scontata di Boris Johnson a nuovo primo ministro britannico. In terreno negativo anche Parigi (+0,22%).

BTP SOTTO L’1,50%: NON ACCADEVA DA TRE ANNI

Ma cosa deciderà oggi il direttorio? La maggior parte degli economisti si aspetta un cambio della forward guidance che indichi tassi “al livello attuale o più bassi” e un’estensione fino a settembre o a dicembre 2020 di tale politica, per preparare il mercato a possibili tagli dei tassi a settembre. Ma c’è chi scommette su un taglio già oggi. La Banca centrale, più facile, potrebbe preparare il terreno al riavvio del programma di acquisto di obbligazioni (Qe), anche se questo sarà probabilmente annunciato più avanti.

In questa cornice continua la discesa de rendimenti dei titoli dell’area euro. Il rendimento del Btp decennale è sceso di 8 punti base a 1,49%, sotto la soglia dell’1,50% per la prima volta dall’ottobre 2016. Nel corso della seduta è stato toccato un minimo all’1,47% Il rendimento del Btp a 2 anni è caduto a -0,10%, minimo da maggio 2018. In chiusura lo spread è sceso in area 192 punti base dai 199 in avvio e dai 200 di ieri

Lunedì il Tesoro offrirà in asta 6,5 miliardi di Bot semestrali. A metà agosto, come di consueto, non si terrà l’asta dei titoli a medio lungo termine.

LA GRECIA A 10 ANNI PER LA PRIMA VOLTA SOTTO IL 2%

Risultato storico per gli hellenic bond. Il rendimento del titolo governativo ellenico scadenza dieci anni è sceso per la prima volta nella storia sotto il 2%.

A Piazza Affari hanno chiuso in rialzo 30 titoli del paniere principali contro 10 in ribasso.

VOLANO I TITOLI DELL’AUTO, CORRE STM

In evidenza gli industriali. Avanzano i titoli del settore auto, sostenuti anche dai buoni risultati di Peugeot (+2% a Parigi). Fiat Chrysler avanza del 2,2% alla vigilia dell’anniversario della scomparsa di Sergio Marchionne. Ancora in rally Pirelli (+2,6%) e Cnh (+1,9%). 

Continua la ripresa di Stm (+2,4%). Texas Instruments ha fornito indicazioni migliori delle attese.

EFFETTO TAMBURI SU PRYSMIAN ED ELICA (+14%)

Prysmian +0,2%; Kepler e Banca Akros hanno alzato a Buy la raccomandazione.

Continua intanto lo shopping di Gianni Tamburi. Fuori dal paniere principale ha allungato Elica (+14%). Dopo aver consolidato la sua presenza in Club tre, la finanziaria che controlla il pacchetto detenuto in Prysmian, Tip è sbarcata in Elica. La società marchigiana ha ceduto a Tamburi Investment il 2,014% del capitale. Quest’ultima ha anche rilevato l’intera partecipazione detenuta nell’azienda da Whirlpool pari al 12,568% del capitale sociale.

Meno brillante degli industriali ieri il settore bancario (+0,4%).

BANCHE AL TROTTO, SI SBLOCCA CARIGE

Debole Unicredit (-0,5%) nonostante Goldman Sachs abbia rafforzato il Buy alzando il target a 17,50 euro. La banca gestirà eventuali riduzioni di personale, nell’ambito del piano industriale 2020-23 che presenterà il 3 dicembre, soltanto attraverso prepensionamenti. Lo scrive il Ceo Jean Pierre Mustier in una lettera inviata ai dipendenti. 

Banco Bpm +0,5%. Pier Francesco Saviotti si è dimesso a sorpresa “per motivi personali” dalla carica di consigliere e presidente del comitato esecutivo. Intesa -0,6%: Goldman Sachs ha ritoccato il target price d 1,95 a 2 euro confermando il giudizio “Sell”.

Il Fondo di tutela dei depositi e la Cassa centrale banca hanno trovato un accordo che assicura la copertura dell’aumento di capitale di Carige alla base del piano di salvataggio.

ESPLODE ALL’AIM IL CASO BIO-ON

Esplode all’Aim il caso Bio-on, operatore attivo nella nuova chimica ecosostenibile e attiva nel settore dei biopolimeri di alta qualità. Il titolo è stato e sospeso dopo l’apertura senza fare prezzo dopo la pubblicazione di un report di Quintessential Capital Management, nel quale il fondo ha scritto che “dopo una meticolosa raccolta e analisi di informazioni, siamo giunti all’opinione che Bio On sia un ‘castello di carte’, uno schema concepito dal management per arricchirsi sulle spalle degli azionisti basato su una tecnologia improbabile, con fatturato e crediti essenzialmente simulati grazie ad un network di scatole vuote”. Bio-on viene definita la “Parmalat di Bologna”. La società ha smentito le affermazioni.

Commenta