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Covid, sale l’allarme: più Regioni rosse, Lombardia accelera

Lazio, Veneto, Calabria e Puglia rischiano l’arancione – Verso il rosso Emilia-Romagna e Lombardia, dove Fontana anticipa il Governo: da domani “arancione scuro” – Draghi ferma AstraZeneca vietandole la vendita di vaccini all’Australia

Covid, sale l’allarme: più Regioni rosse, Lombardia accelera

La pandemia in Italia si allarga e l’ipotesi di un allargamento della zona rossa si fa ogni giorno più concreta. Stando ai dati, le varianti del Covid – soprattutto quella inglese, che ormai rappresenta il 54% dei nuovi casi – stanno dando inizio alla terza ondata: il monitoraggio 24 febbraio-2 marzo ha registrato un aumento del 33% di nuovi casi e numeri in crescita sul fronte di ospedali e terapie intensive. E all’inizio di questa settimana la situazione è peggiorata ancora: mercoledì i casi sono stati 20.884, contro i 16.424 di mercoledì 24 febbraio; martedì scorso, invece, l’incremento rispetto allo stesso giorno della settimana precedente è stato di circa 3.500 casi in più, un dato analogo a quello di lunedì.

Le contromisure non si faranno attendere. Il cambio di passo lo segna ancora una volta il premier Mario Draghi che, applicando per primo le nuove regole europee, ha fermato AstraZeneca vietandole la vendita extra-Ue, e in questo caso all’Australia, dei vaccini.Venerdì, con la consueta revisione settimanale di dati e misure, la Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità dovrebbe annunciare diversi cambiamenti di colore.

Nel dettaglio, Lazio, Veneto, Calabria e Puglia rischiano di passare dalla zona gialla a quella arancione. La settimana scorsa, infatti, in queste Regioni l’indice Rt era pericolosamente vicino a quota 1, limite oltre il quale scatta in automatico la modifica della zona.

Per Emilia-Romagna e Lombardia, invece, si profila il declassamento in zona rossa, che a partire da oggi è già realtà a Bologna e a Modena.

L’annuncio delle nuove restrizioni da parte del governo arriverà domani, ma i passaggi di zona scatteranno solo da lunedì.

Ma il governatore lombardo, Attilio Fontana, anticipa l’Esecutivo firmando un’ordinanza che porterà tutta la Regione in “arancione scuro”: a partire da mezzanotte di oggi fino al 14 marzo tutti gli istituti scolastici, eccetto i nidi, saranno chiusi.

Sarà previsto un accesso limitato alle attività commerciali (un solo componente per famiglia), il divieto di utilizzare le aree giochi all’interno dei parchi e il divieto di recarsi nelle seconde case. Da lunedì, in ogni caso, potrebbe scattare il rosso per decisione del Governo.

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