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Covid: aumentano contagi, ricoveri, decessi. Picco a Natale 2023. Quali sono i sintomi? Tornano le mascherine?

Continuano ad aumentare contagi, ricoveri e decessi ma la nuova campagna vaccinale procede a rilento – I virologi prevedono il picco per le feste: “Proteggiamoci con le mascherine”

Covid: aumentano contagi, ricoveri, decessi. Picco a Natale 2023. Quali sono i sintomi? Tornano le mascherine?

Aumentano contagi, ricoveri e decessi Covid in Italia. Con la campagna vaccinale che procede a rilento. Una situazione che appare destinata a peggiorare: per i medici il picco, come per l’influenza, arriverà dopo Natale. Questo, mentre il panorama attuale non è rassicurante: aumentano i contagi (del 16,1% in sette giorni), i ricoveri (del 25%), i morti (del 23,8%). Numeri preoccupanti ma anche poco reali ora che i tamponi vengono usati molto di meno. L’aumento della circolazione del virus però non può sfuggire ai decessi, che secondo i medici della Federazione oncologi, cardiologi ed ematologi sono raddoppiati nelle ultime quattro settimane e rischiano di superare le 15mila morti su base annua. Cosa fare? I virologi lanciano una proposta: “Proteggiamoci con le mascherine“.  L’invito è quello di renderle indispensabili almeno per chi opera a contatto con gli altri, oppure perché è fragile. Ma quali sono sono i sintomi oggi del Covid?

Covid: che varianti circolano e quali sono i sintomi?

Le varianti in circolazione fanno sempre parte della famiglia Omicron e non appaiono più gravi rispetto al passato. Si tratta della variante soprannominata Eris (EG.5) insieme ai diversi sottolignaggi fra cui EG.5.1 – è la prevalente nel nostro paese – e Pirola (BA.2.86), considerata potenzialmente più insidiosa.

Anche i sintomi delle due varianti sono molto simili a quelli già sperimentati nei tre anni di pandemia: raffreddore, naso che cola, mal di gola e tosse, dunque congestione delle vie respiratorie superiori. Può insorgere la febbre alta, specialmente con Pirola, e in certi casi ancora la perdita di gusto e olfatto.

Ora l’occupazione delle terapie intensive è bassa e questo dimostra la modesta letalità attuale del virus. Nonostante ciò la maggior parte dei pazienti viene ricoverata nei reparti ordinari, e questo comporta l’occupazione di posti letto che vengono sottratti ad altre necessità.

Come sta andando la vaccinazione?

In base all’ultimo report, quello della scorsa settimana, sono un milione le persone immunizzate contro il virus. Tra gli over 70 solo il 7% si è vaccinato e tra i fragili, le percentuali risultano ancora ancora più basse.

Intanto, oggi martedì 5 dicembre, il ministero della Salute ha convocato una cabina di regia per fare il punto sulla scarsa adesione ai nuovi vaccini. L’idea sarebbe quella dare un’accelerata organizzando open day vaccinali, così da ricevere il vaccino senza procedure burocratiche o appuntamenti complicati.

Crescono anche i casi di influenza

Il calo improvviso delle temperature porta con sé anche tanta influenza. Nell’ultima settimana, secondo il bollettino settimanale dell’Istituto superiore di sanità, si sono registrati 542mila casi, per un totale di oltre 2,3 milioni di italiani con febbre, raffreddore e dolori articolari. L’incidenza è aumentata in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei 5 anni, nei quali è di 17,9 casi per mille assistiti (15,9 nella settimana precedente). Dati che sono comunque molto inferiori rispetto alla scorsa stagione, quando in questa stessa settimana l’incidenza nei bambini era il doppio di oggi.

I virologi: “Torniamo a mettere le mascherine”

Per bloccare questa tendenza bisogna mettere le mascherine, specie per chi è a contatto con la gente e i pazienti più vulnerabili. Inoltre, serve una campagna vaccinale più persuasiva. La pensa in questo modo una parte dei virologi da anni impegnati sul fronte Covid.

Normalmente il culmine dell’influenza si registra tra fine dicembre e inizio gennaio. Per il Covid, ci stiamo già avvicinando a un periodo di massima intensità: i contagi hanno ricominciato a correre, e molto probabilmente tenderanno a crescere, fino a raggiungere il picco a dicembre-gennaio. Il punto però non è quando, ma per quanto rimarrà elevato.

Sintomi Covid: cosa fare se si è positivi?

A partire dall’11 agosto 2023 non c’è più l’obbligo di isolamento per le persone risultate positive al Covid (art. 9 del D.L. 10 agosto 2023, n. 105).

Il ministero della Salute raccomanda comunque di osservare le medesime precauzioni valide per prevenire la trasmissione delle infezioni respiratorie:

  • indossare una mascherina chirurgica o FFP2 quando si entra in contatto con altre persone;
  • se si è sintomatici, restare a casa fino al termine dei sintomi;
  • seguire una corretta igiene delle mani (lavandole spesso con acqua e sapone o utilizzando un igienizzante mani efficace);
  • evitare ambienti affollati;
  • evitare contatti con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza ed evitare di frequentare ospedali o RSA;
  • se si risulta positivi, informare le persone anziane, fragili o immunodepresse con cui si è stati in contatto;
  • le persone fragili o immunodepresse possono contattare il proprio medico se i sintomi non si risolvono dopo tre giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.

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