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Corte dei Conti: urgenti revisioni di spesa, ma niente tagli lineari

Secondo il presidente Giampaolino, il lavoro deve essere orientato “a favorire il processo di revisione e razionalizzazione della spesa e degli apparati pubblici”, a cominciare da un “disegno organico di revisione della spesa pubblica” che “appare non più differibile” – “Ripensare le modalità di prestazione dei servizi pubblici, no margine per tagli lineari”

Corte dei Conti: urgenti revisioni di spesa, ma niente tagli lineari

Non si può più rinviare un nuovo piano per razionalizzare la spesa pubblica, ma bisogna evitare tagli lineari. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nella relazione sul rendiconto generale dello Stati per l’esercizio finanziario 2012.

La crisi economica, ha detto Giampaolino, “pone nuove pressanti esigenze di gestione della finanza pubblica” e il lavoro deve essere orientato “a favorire il processo, indifferibile nelle condizioni presenti, di revisione e razionalizzazione della spesa e degli apparati pubblici“, a cominciare da un “disegno organico di revisione della spesa pubblica” che “appare non più differibile”. 

Per Giampaolino serve “un approccio innovativo e non convenzionale nelle politiche di riequilibrio della finanza pubblica, ad iniziare proprio da un disegno organico di revisione della spesa pubblica, soprattutto in ragione dell’esaurimento dei margini offerti dal ricorso ai tagli lineari della spesa e dei possibili guasti dagli stessi generati in termini di qualità dei servizi offerti ai cittadini”.

Nell’ambito di una revisione organica della spesa pubblica, in un’ottica di lungo periodo, il numero uno della Corte dei Conti ritiene necessario invece “ripensare le modalità di prestazione dei servizi pubblici, in relazione alle aspettative dei cittadini, in un contesto sociale e demografico profondamente mutato”.

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