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Conte da Macron: “Cambiare Dublino”. Intesa sugli hotspot

Sul tavolo dell’incontro all’Eliseo c’era anche la riforma dei trattati di Dublino sull’immigrazione in territorio europeo: “L’Italia è contraria all’attuale proposta di riforma: ne presenteremo una nostra, che responsabilizzi tutta l’Europa. Chi mette piede in Italia, mette piede in Europa” – Intanto Trump: “Conte fantastico, essere duri sui migranti paga”.

Conte da Macron: “Cambiare Dublino”. Intesa sugli hotspot

Dopo lo scontro sul caso Aquarius (intanto la nave di Sos Mediterranee è attesa sabato a Valencia), la pace. La prima visita ufficiale del premier Giuseppe Conte all’estero (escluso l’incontro al G7) è a Parigi e inizia con una vigorosa stretta di mano col presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, a sancire la fine del disguido diplomatico tra due Paesi che non possono permettersi di essere nemici, soprattutto in vista dell’importante vertice europeo in programma a fine mese, il 28 e 29 giugno. Sul tavolo dell’incontro all’Eliseo c’era ovviamente il tema dei migranti, sul quale nel frattempo il presidente del Consiglio italiano ha incassato anche la benedizione di Donald Trump, che in un’intervista a Fox News ha definito Conte “fantastico. Sembra che essere duri sull’immigrazione ora paghi”.

Il premier è arrivato nella capitale francese sostanzialmente con due proposte: nel lungo periodo la proposta di riforma delle regole di Dublino e nel breve termine una gestione europea per gli hotspot nei Paesi d’origine – non solo la Libia ma anche quelli sahariani, come il Niger – per chiudere la rotta verso il Mediterraneo tutelando, al tempo stesso, le vite dei migranti. Quindi limitare le partenze con una presenza più significativa nel continente africano, che non sia solo compito dell’Italia (come avvenuto con gli sbarchi) ma di una regia europea. “Il sistema attuale non funziona – ha detto Macron in conferenza stampa -, il meccanismo per quote non ha dato i risultati sperati e dovremo pensare a nuove soluzioni, anche per la solidarietà servono iniziative comuni. Dobbiamo portare avanti iniziative profonde e in piena cooperazione europea”.

“Servono investimenti supplementari per aiutare gli Stati più fragili”, ha aggiunto il presidente francese allargando il discorso alla situazione finanziaria dell’Eurozona, che “è migliorata ma non è ancora stabile. Di questo, e non solo di migranti, si parlerà nel prossimo vertice europeo. Mi auguro che Francia e Italia lavorino mano nella mano per contribuire a proporre soluzioni europee e condivise, non nazionali”. “Ringrazio Macron per il proficuo scambio – ha poi preso la parola Conte -, abbiamo parlato soprattutto di migrazioni e governance economica, che saranno al centro del Consiglio di fine giugno”.

“Sull’immigrazione – ha proseguito Conte – è arrivato il momento di voltare pagine e su questo c’è pieno accordo con Macron. Il regolamento di Dublino deve cambiare: l’Italia è fortemente contraria alla proposta attualmente in discussione, e sta preparando una propria proposta che non vediamo l’ora di sottoporre alla Francia e agli altri partner europei. Proporremo un cambio di paradigma: va rafforzato rapporto con Paesi di origine e di transito, e tutta l’Europa deve assumersi questa responsabilità. Chi mette piede in Italia, mette piede in Europa: nessuno se ne può lavare le mani”, ha aggiunto il premier. “Finora l’Italia è stata lasciata sola ma ora serve un’Europa più forte”.

L’incontro è stato preceduto da una serie di nuove tensioni sul caso migranti, nel giorno in cui la ong Oxfam ha reso noto un rapporto secondo cui la polizia francese maltratterebbe i migranti minorenni a Ventimiglia (anche con umiliazioni come il taglio delle suole delle scarpe o il sequestro delle schede Sim dei cellulari, oppure lasciando i detenuti senza cibo e coperte), a cui hanno fatto seguito nuove dichiarazioni muscolari da parte del ministro degli Interni Salvini, che stamattina ha buttato benzina sul fuoco: “A Ventimiglia i cinici e gli irresponsabili sono oltre il confine”.

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