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Confindustria: terzo trimestre a crescita zero

Luglio-settembre a Pil fermo, secondo il centro studi di via dell’Astronomia. Gli indicatori sono deludenti, con occupazione bassa e consumi piatti. Rallenta anche l’export. Confermata, su base annua, una crescita complessiva non superiore all’1%.

Confindustria: terzo trimestre a crescita zero

L’economia italiana si avvia verso una nuova fase di crescita debole, con il Pil che difficilmente andrà oltre l’1% sull’anno. Lo comunica il centro studi di Confindustria nella sua analisi mensile. In particolare le previsioni per il trimestre in corso vedono una crescita quasi nulla, dopo che il periodo aprile-giugno (secondo trimestre), grazie a un aumento dell’ 1,6% per la produzione industriale (concentrato nella prima parte), ha determinato una temporanea accelerazione del Pil.

“Debolezza della domanda interna, minor forza di quella estera, ripercussioni delle violente turbolenze finanziarie globali e stretta sui conti pubblici” è ciò che si profila per il nostro Paese. “L’anticipatore Ocse – spiega il centro studi nella ‘congiuntura flash’ – continua a scendere, il Pmi è in zona recessione nel manifatturiero e nei servizi, l’occupazione langue, i consumi sono piatti, il contesto per gli investimenti è deteriorato, l’export frena più dei mercati di sbocco. L’aumento dei tassi Bce ostacola la ripresa e accentua le difficoltà dei debitori”. Gli indicatori perciò “puntano ad una nuova e prolungata fase di variazioni del Pil che saranno molto difficilmente superiori all’1% annuo”.

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