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Confindustria, in Italia produzione ferma

Il nostro Paese è sceso al settimo posto nella classifica mondiale, scavalcato da India e Corea del Sud – Dal luglio 2010 allo scorso marzo la crescita è rimasta su livelli medi molto bassi, allo 0,1% – Imprese in difficoltà soprattutto a causa delle materie prime.

Confindustria, in Italia produzione ferma

La produzione industriale italiana è scesa al settimo posto nel mondo, superata da quella dell’India e della Corea del Sud. Nel suo rapporto sugli scenari industriali, il Centro studi di Confindustria (Csc) analizza la situazione della manifattura italiana, partendo dal periodo pre-crisi e illustrando le strategie per fare in modo che le nostre imprese riprendano a crescere. Nel dopo crisi il nostro Paese “ha frenato” dopo il primo semestre 2010. “La produzione industriale è quasi ferma ai livelli dell’estate 2010 – si legge nel report – e dista dal massimo precrisi (-26,1%) ancora molto, -17,5%”. La crescita media mensile da luglio 2010 a marzo 2011 è stata dello 0,1%.

”La crisi ha portato delle conseguenze molto pesanti – spiega il direttore del Csc, Luca Paolazzi -. In tre anni è successo ciò che in realtà sarebbe successo in un tempo più lungo. La crisi ha cambiato la mappa planetaria dell’industria manifatturiera. Siamo in presenza di una svolta storica, preparata e anticipata dai trend del decennio precedente. La variazione delle quote sulla produzione globale lo testimoniano”. Tra il 2007 e il 2010 i paesi emergenti asiatici hanno conquistato 8,9 punti percentuali e sono saliti al 29,7% sul valore della produzione industriale mondiale. L’India ha incrementato la sua quota di 0,8 punti, arrivando al 3,7% e collocandosi al quinto posto. La Corea del Sud si classifica come sesta, al 3,5%. La Cina invece è al 21,7% (+7,6 punti), ormai saldamente prima.

Quanto all’Italia, la nostra produzione è scesa dal 4,5% al 3,4%, dal quinto al settimo posto della classifica globale. In Europa restiamo secondi, dietro la Germania. Ancora di salvezza del Paese è proprio la produzione manifatturiera, che produce più di un terzo del Pil e dà lavoro a 8,2 milioni di persone. Il Csc evidenzia come le imprese debbano affrontare le difficoltà create dalle materie prime, un fattore di grande incertezza a causa delle oscillazion dei prezzi e della scarsa reperibilità.

Pubblicato in: News

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