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Comunità energetiche: al via i portali per chiedere gli incentivi. Ecco come ottenere i finanziamenti

Il Gse ha messo a disposizione i portali per gli incentivi per le comunità energetiche. Presto una campagna di comunicazione

Comunità energetiche: al via i portali per chiedere gli incentivi. Ecco come ottenere i finanziamenti

È un pilastro della transizione energetica ma andava piantato molto più in fretta. Le Comunità energetiche (Cer) hanno finalmente a disposizione i portali del Gse per chiedere i contributi.

Una tariffa incentivante per tutto il territorio nazionale e un contributo in conto capitale fino al 40% delle spese sostenute nei comuni con meno di cinquemila abitanti. In più gli impianti devono essere messi in funzione al massimo entro giugno 2026 o dopo 18 messi dall’ottenimento del contributo. Sono questi i principali contenuti del decreto del ministero dell’Ambiente per le Comunità energetiche che possono avere completa operatività.

Il tempo impiegato per farle partire non è stato breve tra discussioni, decreti e ricerca di finanziamenti. Ora le risposte devono arrivare dai territori. Gli italiani hanno una nuova opportunità per dare una mano alla transizione energetica e risparmiare sulle bollette.

L’operatività dei portali garantisce l’esame delle richieste di contributi e le specifiche configurazioni di autoconsumo. Gli incentivi, molto attesi anche per gli effetti sull’indotto del mercato energetico, riguardano impianti con potenza nominale fino a un megawatt, ovviamente alimentati da fonti rinnovabili. Si possono chiedere contributi anche per ammodernamenti di impianti.

Comunità energetiche: come ottenere i finanziamenti

“È la svolta delle Cer”- ha detto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Le prospettive sulla carta sono buone, in particolare nei piccoli Comuni che fanno i conti con lo spopolamento. Bisogna, però, stimolare la creazione delle comunità tra le persone. Una Comunità energetica è composta da produttori di energia, compreso chi ha realizzato un impianto e decide di associarsi altre persone. Studi di ingegneria e società di services sono al lavoro per facilitare il compito a chi coltiva soltanto l’idea di aggregarsi.

Il requisito essenziale per avere le agevolazioni è la costituzione della comunità prima di presentare la domanda. Il sistema serve a ottimizzare produzione e consumo in un determinato ambito territoriale. Tuttavia quando si ha a disposizione un progetto in un comune con meno di cinquemila abitanti si può ottenere anche un contributo in conto capitale previsto dal Pnrr. Lo stanziamento del Piano è di 2,2 miliardi di euro.

Le norme introducono il principio di solidarietà tra persone in un comparto essenziale. Per facilitare lo sviluppo occorre spiegare bene i meccanismi. L’Ad del Gse Vinicio Vigilante per questo rassicura. Ci sarà una “importante campagna informativa per creare consapevolezza nel Paese sui benefici sociali, ambientali e economici derivanti dal meccanismo” dice. Presto, speriamo.

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