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Clima e ambiente: impegno dei partiti per un organo di consulenza nel prossimo Parlamento

Il Comitato la Scienza al voto raggiunge il primo risultato di un impegno della politica per un nuovo organismo consultivo. Il CNEL favorevole all’iniziativa

Clima e ambiente: impegno dei partiti per un organo di consulenza nel prossimo Parlamento

Il prossimo Parlamento avrà a disposizione un organo di consulenza scientifica su clima e ambiente. Gli scienziati italiani del gruppo “Scienza al voto” hanno strappato questo impegno ai partiti coinvolti nella campagna elettorale. L’idea di un Consiglio nazionale per scienza, salute e clima va avanti da tempo spinta dalle continue emergenze e dalla necessità di dialogare con la politica in modo più efficace. Non che il Parlamento e le Commissioni di Camera e Senato non si avvalgano di esperti delle varie materie. Ma il proposito di avere a disposizione in modo permanente un organismo consultivo, snello, è più concreta. I rappresentanti del Comitato, coordinato da Antonello Pasini fisico, climatologo del CNR e coordinatore del gruppo “Scienza al voto” si sono incontrati nella sede del CNEL. Venerdì prossimo in una conferenza stampa renderanno noti i contenuti dell’intesa. Un accordo pre-elettorale in piena regola, approvato anche dal Presidente del CNEL Tiziano Treu.

L’impegno dei partiti per il clima deve dialogare con la scienza

“Siamo rimasti positivamente colpiti dalla competenza mostrata dai rappresentanti delle forze politiche”, dice Pasini, “al di là delle differenze sulle soluzioni alla crisi climatica e ambientale, ci pare che la consapevolezza della gravità della crisi sia ormai acquisita. D’altra parte tra siccità ed eventi estremi ormai i suoi impatti sono purtroppo visibili quotidianamente”. Per valutare i danni di ogni calamità, del resto, la politica si rivolge proprio agli scienziati. Quelle valutazioni quasi sempre si traducono in atti amministrativi, sussidi, sostegni alle popolazioni.

Il Comitato raccoglie 18 tra i maggiori scienziati italiani di clima e ambiente e i loro contributi negli ultimi anni sono stati preziosi anche per prevenire situazioni di pericolo. Purtroppo l’Italia fa i conti con ritardi storici, fenomeni di devastazioni territoriali, burocrazia, buchi colossali che Pasini e i suoi colleghi vorrebbero vedere scomparire rapidamente. Ad appoggiare la firma dell’accordo sono stati tutti i partiti. Ed è forse per dare piena trasparenza, oltre che caricare di responsabilità i partiti, che alla fine sono stati resi noti i nomi dei presenti al CNEL: Paolo Arrigoni (Lega), Angelo Bonelli (Europa Verde), Chiara Braga (PD), Silvia Fregolent (Italia Viva e Terzo Polo), Alessandra Gallone (Forza Italia), Gianni Pietro Girotto (MoVimento 5 Stelle), Elena Mazzoni (Unione Popolare), Anna Lisa Nalin (+Europa) , Nicola Procaccini (Fratelli d’Italia).

La scienza ha pronto il progetto “Scegliamo il futuro “

Ringraziamo il presidente del CNEL, Tiziano Treu” aggiunge Pasini, “per aver dato veste istituzionale alla nostra proposta, e per ospitare venerdì prossimo la conferenza stampa di presentazione dell’accordo.”In sintesi cosa vi siete detti ? “E’ un accordo grazie a cui speriamo che anche il nostro Paese, – risponde Pasini – sull’esempio di Germania e Regno Unito, abbia un organo di consulenza scientifica a Governo e Parlamento in grado di aiutare le istituzioni a lottare contro la crisi climatica e ambientale in modo decisivo”.

Ma c’è anche un problema di risorse economiche da destinare alla prevenzione? “Si, noi possiamo aiutare le forze politiche a realizzare le visioni scelte democraticamente dai cittadini, ottimizzando le risorse da destinare alla soluzione della crisi ed evitando che la crisi peggiori e ci condanni ad inseguire emergenze sempre più frequenti” risponde Leonardo Becchetti, economista, dell’Università di Tor Vergata. Nel nuovo Parlamento i politici saranno orientati verso le soluzioni più idonee a tenere in piede città, borghi, evitare morti innocenti. In In molti casi si è visto che ne hanno bisogno per non ritardare le decisioni ed essere consapevoli dello stato di calamità del Paese. A questo scopo gli scienziati hanno lanciato la campagna Scegliamo Il Futuro . Il consenso iniziale a cambiare registro è stato incassato. “La nostra campagna Scegliamo Il Futuro riconosce che abbiamo idee diverse sul futuro, ma spiega che, per realizzarle, dobbiamo essere tutti uniti” aggiunge Cinzia Perrino scienziata del CNR. Vediamo se questa unità preelettorale sopravviverà al 25 settembre.

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