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Cig, bonus e sgravi: in arrivo un pacchetto lavoro da 17 miliardi

Dalla proroga della cassa integrazione al potenziamento del bonus assunzioni, passando per la conferma della fiscalità di vantaggio per il Sud e dei 100 euro in più per i dipendenti – Ecco le misure allo studio del Tesoro

Cig, bonus e sgravi: in arrivo un pacchetto lavoro da 17 miliardi

I tecnici del Tesoro stanno lavorando su un pacchetto di misure per il lavoro da 16-17 miliardi di euro. Lo scrive lunedì Repubblica, precisando che – per questo capitolo di spesa – la legge di Bilancio 2021 dovrebbe contenere almeno quattro misure:

  1. proroga della cassa integrazione per i settori in difficoltà;
  2. potenziamento dello sgravio contributivo per l’assunzione di giovani;
  3. conferma della fiscalità di vantaggio per le imprese del Sud;
  4. rinnovo dei 100 euro in più nella busta paga dei lavoratori dipendenti.

Possibile anche lo stop all’obbligo di causale per il rinnovo dei contratti a termine, in deroga al decreto Dignità. Secondo il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sarebbe “un intervento necessario”, soprattutto perché, a causa della pandemia, fra marzo e giugno sono andati persi 343 mila posti di lavoro a tempo determinato, ovvero il 65% dei 530mila saltati in totale (dati Istat). In estate ne sono stati recuperati appena 28mila.

Per quanto riguarda invece i lavoratori con rapporti a tempo indeterminato, molti di loro sono ancora protetti dalla cassa integrazione e dal divieto di licenziare. Ma quando queste tutele termineranno, è prevedibile che anche su questo fronte i dati sull’occupazione inizieranno a calare a picco. Per questo Gualtieri punta su una serie di “misure-ponte” che consentano di mantenere la situazione relativamente stabile in attesa dei finanziamenti del Recovery Fund, che nella migliore delle ipotesi arriveranno nella seconda metà del 2021.

Il primo di questi interventi la conferma del bonus da 100 euro al mese per i 14 milioni di lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 40 mila euro: il rifinanziamento per un anno costa 6 miliardi di euro.

La fiscalità di vantaggio per il Sud, invece, permette alle aziende di risparmiare il 30% del costo del lavoro su 3 milioni e 54 mila contratti, anche a termine. È in vigore dal primo ottobre e scade il 31 dicembre: per rinnovarla servirebbero 5-6 miliardi l’anno e il ministro per il Sud, Beppe Provenzano, vorrebbe usare a questo scopo i fondi del ReactEu, un programma del Recovery Fund disponibile già all’inizio del 2021.

La mossa più importante (e scontata) resta comunque la proroga della cassa integrazione con altri 3 miliardi di euro, che forse basteranno per altre 18 settimane. Ma con una regola: lo stato pagherà il 100% della Cig solo alle aziende che hanno perso almeno il 20% dei ricavi, altrimenti anche gli imprenditori dovranno mettere mano al portafogli.

Infine, il bonus assunzioni. Da gennaio, quello per gli under 35 torna a essere limitato agli under 29. Il governo vorrebbe lasciarlo per tutti i neoassunti fino a 35 anni, alzando anche lo sgravio contributivo dal 50 al 100%. Potrebbe anche essere eliminata la condizione che al momento dà diritto all’agevolazione solo se per il neoassunto si tratta del primo contratto a tempo indeterminato. Su questo versante, l’investimento potrebbe arrivare a 1,7-2 miliardi di euro.

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