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Champions amara per l’Inter, eliminata ai rigori dall’Atletico Madrid. Oggi quattro italiane in campo per l’Europa

Grande delusione dei nerazzurri di Inzaghi che dicono addio alla Champions, sconfitti ai rigori dall’ex Simeone. Le sfide di oggi che attendono Milan, Roma, Atalanta e Fiorentina

Champions amara per l’Inter, eliminata ai rigori dall’Atletico Madrid. Oggi quattro italiane in campo per l’Europa

Stavolta la Madrid dell’Inter è decisamente amara. Inzaghi sperava di far rivivere i fasti del 2010, quando i nerazzurri alzarono la Champions proprio nella capitale spagnola, ma il Wanda Metropolitano, evidentemente, non porta bene come il Bernabeu. A far festa è l’Atletico, passato ai quarti dopo una battaglia di intensità mostruosa nella quale è successo davvero di tutto, in perfetto Simeone’s style. Il calcio italiano resta così tagliato fuori dalla coppa più importante e complica la corsa al posto aggiuntivo per la prossima stagione: solo Europa e Conference League potranno aiutarlo (il Ranking Uefa non fa differenze di competizioni), ma se stasera dovessimo perdere altri pezzi (in campo Milan, Roma, Atalanta e Fiorentina) sarebbero davvero guai.

Atletico Madrid – Inter 2-1: Simeone rimonta Inzaghi, poi lo elimina ai rigori

Atletico e Inter hanno regalato una grande notte di Champions, offrendo tutto ciò che si confà a un palcoscenico di questo livello: ritmo, spettacolo, intensità, occasioni e colpi di scena. A vincerla sono stati i Colchoneros di Simeone al termine di una rimonta (o remuntada, visto il contesto) conclusa ai rigori, ma i nerazzurri non possono che crogiolarsi nei rimpianti di una qualificazione, per certi versi, gettata al vento. Il discorso non si riferisce tanto all’1-0 di San Siro, quanto a quello del Wanda Metropolitano: era stata la squadra di Inzaghi, infatti, a passare in vantaggio per prima con Dimarco (33’), al termine di una splendida azione sull’asse Bastoni-Barella. L’Atletico, partito forte ma assestatosi col passare dei minuti, era sull’orlo del precipizio e una tranquilla gestione sarebbe stata più che sufficiente per buttarlo giù, invece l’Inter si è distratta e Griezmann, appena due minuti dopo, l’ha rimesso in partita. Ma l’errore più grosso, quello da matita rossa, l’ha commesso Thuram a un quarto d’ora dalla fine, quando gli spagnoli erano sbilanciati in avanti a caccia di un gol che non riuscivano a trovare: il francese, a tu per tu con Oblak, ha sparato in curva, lasciando in vita la banda del Cholo. Che ha fatto la sua parte e non solo per l’elettricità trasmessa al Wanda Metropolitano, bensì con i cambi che hanno spostato l’inerzia dalla sua. Gli ingressi di Correa e, soprattutto, Depay si sono rivelati decisivi, perché l’olandese, dopo aver colpito un palo clamoroso al minuto 85, si è girato su De Vrij e ha bucato Sommer (87’), prolungando il match di un’altra mezz’ora abbondante, anche se Riquelme, in pieno recupero, avrebbe potuto addirittura chiuderla. Pessima notizia per Inzaghi, visto che i suoi erano a corto di benzina già da un po’: Simone ha provato a iniettarla dalla panchina (dentro Darmian, Acerbi, Bisseck, Frattesi, Sanchez e Klaassen), ma è stato tradito dai suoi uomini più importanti, forse troppo spremuti dalla sua allergia al turnover (aver fatto giocare i titolari a Bologna, col senno di poi, è stato un errore). E così il match più tirato di questi ottavi s’è deciso ai rigori, dove l’Atletico è stato quasi impeccabile (gol di Depay, Riquelme e Correa, errore di Saul) e l’Inter semplicemente disastrosa: a eccezione del solito Calhanoglu e di un Acerbi senza fronzoli, infatti, gli altri hanno calciato malissimo, con Sanchez e Klaassen murati da Oblak e Lautaro addirittura alle stelle.

Inzaghi: “Avevamo la qualificazione in mano, questa sconfitta ci deve bruciare”

“Questa squadra non è abituata a perdere, ma la sconfitta deve bruciare visto che avevamo la qualificazione in mano – ha confermato Inzaghi in conferenza stampa -. C’è dispiacere, ma sono super orgoglioso di allenare questo gruppo. Siamo usciti dalla Champions e dalla Coppa Italia ai supplementari e ai rigori, ora mancano 10 partite in campionato e dobbiamo arrivare a un obiettivo molto importante. C’è delusione, per la società e i tifosi, i ragazzi però devono essere orgogliosi di quanto fatto in Champions, su 8 partite non abbiamo mai perso. Nel secondo tempo dovevamo fare meglio, ai supplementari abbiamo avuto in mano la partita e sbagliato tanto. Non si molla di un centimetro, ho fatto i complimenti ai giocatori e devono essere fieri di quanto fatto”.

Europa e Conference League: stasera Milan, Roma, Atalanta e Fiorentina

Al calcio italiano restano “solo” Europa e Conference League, che vedranno protagoniste Milan, Roma, Atalanta e Fiorentina. Si parte dalla trasferta dei rossoneri a Praga (ore 18.45, Sky, Dazn e Now), contro uno Slavia motivatissimo dopo la bella prova dell’andata. Il 4-2 finale, infatti, non ha affatto chiuso i giochi e il fatto che i cechi siano rimasti in 10 per oltre un’ora non fa che alimentare le speranze di rimonta. Molto però dipenderà dal Diavolo e dalla sua fame di qualificazione, assolutamente necessaria in una stagione, sin qui, avara di soddisfazioni e ulteriormente ingrigita dall’inchiesta della Procura di Milano sul passaggio di proprietà da Elliot a Red Bird. Ancora più in bilico la sfida di Bergamo tra Atalanta e Sporting Lisbona (ore 21, Sky, Dazn e Now), visto che l’1-1 dell’andata, di fatto, lascia tutto in totale equilibrio. I portoghesi, primi in campionato davanti a Benfica e Porto, non sono certo un avversario morbido, ma lo stesso dicasi per la Dea, decisa a giocarsi le sue carte fino in fondo. Vantaggio enorme invece per la Roma di De Rossi, di scena a Brighton (ore 21, Tv8, Sky, Dazn e Now) dopo il 4-0 dell’Olimpico di settimana scorsa. In Europa, è bene sottolinearlo, non bisogna dare mai nulla per scontato, tanto più quando si va su un campo inglese, però negare che i giallorossi abbiano già un piede (abbondante) nei quarti di finale sarebbe quasi grottesco. Infine la Fiorentina di Italiano, attesa dalla sfida di Conference contro il Maccabi Haifa (ore 18.45, Sky, Dazn e Now). Si parte dal 4-3 dell’andata, dunque da un vantaggio di un solo gol: non abbastanza per sentirsi già ai quarti di finale, ma buon viatico per continuare a sognare la Conference.

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