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Champions, altra batosta: il Barcellona rifila 4 gol alla Roma

Il risultato del Camp Nou è impietoso ma la sconfitta della Roma in Champions assomiglia a quella della Juve contro il Real – Con qualche rammarico in più: due autogol e due rigori non concessi dall’arbitro

Champions, altra batosta: il Barcellona rifila 4 gol alla Roma

Altro giro, altra batosta. Lo scontro bis Spagna-Italia tra Barcellona e Roma finisce proprio come il primo di martedì, ovvero con tre gol di scarto per gli altri. A Torino era finita 0-3, al Camp Nou invece il risultato finale è 4-1 ma poco cambia: il concetto è sostanzialmente lo stesso, con gli spagnoli (o forse sarebbe meglio dire catalani) a godere e i nostri a leccarsi le ferite.

Nel caso della Roma poi sono “tagli” belli grossi, tanto più perché procurati da soli, almeno in gran parte. Guardi il tabellino e leggi 4-1, il match però ha detto che le distanze, pur con le dovute proporzioni, non sono state poi così grandi. Il risultato finale è un mix di tante cose: errori individuali (addirittura due autogol!), dell’arbitro (due rigori non dati) e la solita bravura del Barça nell’accelerare all’improvviso, come un felino che avvista la preda e la fa sua al momento giusto.

“Abbiamo fatto una grande gara sotto il profilo della voglia, della personalità e della fame – il commento di Di Francesco – Eravamo sotto 3-0 e neanche me n’ero accorto, purtroppo abbiamo commesso delle ingenuità ma siamo stati anche sfortunati. Questa sera sono stati aiutati da noi e dall’arbitro, a tal proposito voglio dire che sono già forti di loro, non hanno bisogno di favori…”.

Già, perché quel rigore non dato al 9’ (sullo 0-0) per un fallo di Semedo su Dzeko avrebbe potuto cambiare tante cose e anche quello tra Umtiti e Pellegrini (45’, 1-0) grida vendetta, però la Roma deve recriminare anzitutto per i propri errori, rivelatisi fatali come quelli dell’arbitro Makkelie. L’autogol di De Rossi (38’) ha aperto la strada ai blaugrana, quello di Manolas l’ha addirittura spianata (55’), prima che Piqué trovasse il 3-0 a porta sguarnita (59’).

Un tris letale, reso ancor più doloroso dall’auto-assist di Gonalons a Suarez per il 4-1 definitivo (87’): poco prima Dzeko aveva riacceso una piccola speranza finalizzando al meglio un assist di Perotti (80’) ma il risultato finale ha finito per spegnerla. Ribaltarlo sarebbe la più grande impresa della storia della Roma, senza se e senza ma, ecco perché è meglio non farsi troppe illusioni e ragionare, piuttosto, sul perché di questo divario tra il calcio spagnolo e quello nostrano.

Da giugno ad oggi siamo a 5 confronti e tutti impietosi: Real Madrid-Juventus 4-1, Spagna-Italia 3-0, Barcellona-Juve 3-0, Juve-Real Madrid 0-3, Barcellona-Roma 4-1. Sconfitte nette, nettissime, ecco perché va bene trovare giustificazioni (i rigori di ieri, per esempio, potevano davvero cambiare le cose) ma senza esagerare. Altrimenti l’anno prossimo ci ritroveremo di nuovo qui a commentare cose analoghe, proprio come se non fosse successo niente.

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