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Catalogna, secondo Madrid la crisi è costata 1 miliardo

A stimarlo è il ministro dell’Economia spagnolo Luis de Guindos, che però ha sottolineato che nonostante le turbolenze di Barcellona e dintorni, nel 2018 l’economia spagnola continuerà a crescere e lo farà col +2,4%.

Le vicissitudini degli ultimi mesi legate all’indipendentismo catalano, in particolare nel periodo compreso tra il referendum dello scorso ottobre e il recente voto per il rinnovo del Parlamento della comunità autonoma di Barcellona e dintorni, sono costate all’economia spagnola circa 1 miliardo di euro.

A stimarlo è il ministro dell’Economia Luis de Guindos, in un’intervista alla radio Cadena Ser dove ha sostenuto che il rallentamento della crescita nell’area catalana nell’ultimo trimestre del 2017, dovuto soprattutto alle turbolenze indipendentiste e alle loro più o meno dirette conseguenze (il trasferimento di alcune importanti banche e aziende, ad esempio), potrebbe valere proprio un miliardo di euro: “La Catalogna – ha detto de Guindos – aveva una crescita superiore a quella del Paese, è sempre stata un motore per la nostra economia ma nell’ultimo periodo è diventata quasi un fardello”.

Il clima di incertezza, per non dire a tratti da guerra civile, sta dunque mettendo in ginocchio una regione che produce a pieno regime quasi un quinto dell’intero Pil spagnolo, il 19%, una proporzione paragonabile a quella della Lombardia in Italia. De Guindos ha comunque rassicurato sulla tenuta della ripresa in tutto il Paese, sostenendo che nel 2018 la Banca centrale si aspetta una crescita del 2,4%, nonostante la crisi catalana.

 

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