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Cassazione: i processi Mediaset e Ruby contro Berlusconi restano a Milano

I giudici della Cassazione hanno respinto oggi la richiesta di trasferire i due procedimenti a Brescia – Una domanda presentata dai legali del Cavaliere, Nicolò Ghedini e Pietro Longo, sulla base di un “legittimo sospetto” relativo alla presunta parzialità dei giudici milanesi.

Cassazione: i processi Mediaset e Ruby contro Berlusconi restano a Milano

I processi Mediaset e Ruby contro Silvio Berlusconi restano a Milano. I giudici della Cassazione hanno respinto oggi la richiesta di trasferire i due procedimenti a Brescia. Una domanda presentata dai legali del Cavaliere, Nicolò Ghedini e Pietro Longo, sulla base di un “legittimo sospetto” relativo alla presunta parzialità dei giudici milanesi.

Berlusconi aveva chiesto alla Cassazione di essere sentito, ma il 18 aprile i giudici della Suprema Corte avevano respinto la sua richiesta, spiegando che l’audizione di un imputato è possibile solo nei processi per estradizione.

I due procedimenti, finora sospesi, possono quindi riprendere. Nel caso Mediaset l’ex Premier è accusato di frode fiscale per presunte irregolarità nell’acquisizione dei diritti tv: il processo è in fase d’appello, dopo che Berlusconi ha subito una condanna a 4 anni in primo grado, con interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Il ben più noto processo Ruby, invece, vede il Cavaliere imputato per concussione e prostituzione minorile.  

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