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CAMPIONATO SERIE A – La Lazio con un uomo in più per l’espulsione di Buffon ferma la Juventus: 1 a 1

CAMPIONATO SERIE A – I laziali fermano la serie di vittorie della Juve ma la partita è stata condizionata dall’espulsione di Buffon nel primo tempo e dal conseguente rigore trasformato da Candreva – In inferiorità numerica per larga parte del match i bianconeri trovano il pari solo nella ripresa con un gran gol di Llorente e salvano il pari con Storari

CAMPIONATO SERIE A – La Lazio con un uomo in più per l’espulsione di Buffon ferma la Juventus: 1 a 1

E alla 13esima la Juventus si fermò. In un Olimpico che ultimamente non porta molto bene, la Signora interrompe la striscia di vittorie consecutive e oggi rischia di vedersi avvicinata dalla Roma diretta inseguitrice. Detto questo, l’1-1 finale sta più stretto alla Lazio e, tutto sommato, può considerarsi un punto guadagnato. Giocare in inferiorità numerica per oltre un’ora e riuscire comunque a rimontare un gol di svantaggio è segno di grande solidità mentale oltre che fisica, ma su questo non ci sono più dubbi da tempo. Lascia piacevolmente stupiti invece la prestazione della Lazio di Reja, lontana parente della scialba versione di Petkovic. Recriminano i biancocelesti, fermati dalla traversa e dal palo, oltre che da un ottimo (e fortunato) Storari, ma anche per loro il sabato dell’Olimpico può considerarsi positivo.

Come previsto alla vigilia, Antonio Conte lascia in panchina Pirlo e punta su Marchisio in cabina di regia. L’altra novità (obbligata però) è Ogbonna al posto dello squalificato Chiellini. L’ex granata però fa rimpiangere il titolarissimo Giorgione e al 25’ si perde il taglio di Klose che si presenta a tu per tu con Buffon. Il capitano bianconero tenta l’uscita disperata finendo per travolgere il tedesco: l’arbitro Massa non ha dubbi e decreta rigore ed espulsione. Conte ridisegna la Juve togliendo Asamoah per Storari, che però non può nulla sul tiro dal dischetto di Candreva (27’). L’episodio sblocca il match, in tutti i sensi. Perché il tatticismo della prima parte lascia spazio a una gara vibrante, in cui i bianconeri cercano comunque di fare gioco (4-4-1 con Tevez largo a sinistra e Llorente unica punta) e la Lazio risponde con ripartenze pungenti. E’ nel secondo tempo che la partita si libera definitivamente di ogni calcolo, diventando così davvero bella ed emozionante.

I padroni di casa provano a colpire di rimessa con Candreva, ma il suo destro finisce alto (58’). Gol sbagliato, gol subito. Due minuti più tardi infatti Tevez innesca Lichtsteiner, cross dello svizzero per la testa di Llorente, splendida torsione e palla alle spalle di Berisha (1-1). La rete sembra galvanizzare la Juve che al 62’ sfiora il clamoroso 1-2 con Tevez, ma questa volta il portiere laziale è attento. Da quel momento però sono i padroni di casa a spingere sull’acceleratore, come dimostrano le due incredibili occasioni sprecate firmate Klose e Keita. Sulla prima (76’) c’è la complicità di Storari, che devia sulla traversa il colpo di testa a botta sicura (ma centrale) del tedesco, sulla seconda invece c’è solo la sfortuna. Il giovane attaccante laziale infatti, entrato da pochi secondi al posto di Candreva, prende la mira e lascia partire uno splendido destro a giro che si stampa incredibilmente sul palo, prima di finire tra le braccia di Storari.

E’ l’ultima vera emozione di un match che finisce così 1-1, con un punto che in fondo sta bene ad entrambe. Perché se è vero che la Juve potrebbe perdere due punti sulla Roma, è altrettanto vero che questa squadra non si spezza praticamente mai.

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