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Camera, decalogo sul lavoro

La Commissione di Montecitorio ha messo a punto un vero e proprio decalogo er riformare le politiche del lavoro: dagli ammortizzatori a misure specifiche per il Sud, dalla revisione delle norme su assunzioni e licenziamento, fino alla formazione e all’alleggerimento fiscale.

Camera, decalogo sul lavoro

Dalla riforma degli ammortizzatori a misure specifiche per il Sud, passando per la revisione delle norme su assunzioni e licenziamento, la formazione, l’alleggerimento fiscale: e’ un vero e proprio decalogo quello che suggerisce il documento messo a punto dalla commissione Lavoro di Montecitorio su “mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo” .

Il documento giunge a conclusione di una lunga serie di audizioni che avevano lo scopo di un approccio “moderno” alle politiche del lavoro. Premessa indispensabile e’ la consapevolezza che “la crisi economica che ha colpito tutte le economie avanzate ha reso ancora più evidenti le criticità del mercato del lavoro nel nostro Paese”, creando un mercato duale dove si contrappongono gli insider- lavoratori con posizioni più stabili e garantite- e gli outsider – lavoratori con contratti deboli e minori garanzie.

– Punto di partenza, quindi, e’ “procedere rapidamente a una profonda riforma del sistema di ammortizzatori sociali, che appare ormai obsoleto e inadatto a dare risposte alle nuove esigenze di un mercato sempre più duale”.

– E poiché da noi “i contratti flessibili sono calati in un contesto dove la disciplina del contratto a tempo indeterminato si configura in termini assai rigidi”, ne consegue che bisogna giungere “a attenuare in uscita la rigidità dei contratti a tempo indeterminato”.

– Altra “leva importante” potrebbe essere un “significativo prolungamento” del periodo di prova (o l’introduzione di altri strumenti di ingresso soft)

– Riconosciuto che “la continuità del reddito resta un valore essenziale”, occorre evitare la trappola della “scorciatoia normativa”, come se fossero le leggi a creare nuovi posti di lavoro, quando invece “e’ la crescita dell’economia a svolgere un ruolo importante”.

– Il documento della commissione Lavoro della Camera non nasconde che ci siano fenomeni di abusi e elusioni (come i contratti a progetto, le partite Iva di comodo, l’uso dell’apprendistato per far fronte a necessita’ stagionali) , e proprio per questo sollecita di valorizzare e sostenere le agenzie di lavoro e attivare strumenti per contrastare le diffuse irregolarità (come ad esempio l’introduzione del reato di caporalato).

– Capitolo importante e’ poi il potenziamento dei servizi di orientamento scolastico e di placement universitario e la valorizzazione delle sinergie tra scuola, università e istituzioni formative e mondo del lavoro. E in quest’ambito “assai utile per l’analisi del mercato del lavoro nei vari contesti territoriali potrebbe essere la creazione di osservatori locali dei fabbisogni professionali”.

– E siccome si riconosce che “il lavoro autonomo gioca un ruolo essenziale per incidere sui livelli occupazionali”, allora “si potrebbe pensare alla riduzione del carico fiscale per le imprese giovanili , eventualmente compensati dalla riduzione dell’enorme mole dei trasferimenti diretti alle imprese.

– Per il Mezzogiorno il documento della commissione Lavoro rileva che “il Sud ha bisogno forse di un approccio diverso , che prenda atto del del divario esistente” e quindi di immaginare “politiche selettive. Politiche di vantaggio per quanto concerne la fiscalità, per esempio, potrebbero costituire un importante volano per il rilancio economico del meridione”.

– Infine un tema al centro di un vivace dibattito: “sarebbe utile rivedere , almeno in via sperimentale, le norme in tema di risoluzione del rapporto di lavoro”. E viene proposta la possibilità per le aziende che operano nel sud , in caso di licenziamento che non abbia carattere discriminatorio, di una tutela di carattere solamente risarcitorio.

Pubblicato in: News

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