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Calciomercato 2023: Inter, Milan, Juve, Napoli, Roma e Lazio, ecco tutte le novità in arrivo

E’ il laziale Milinkovic-Savic l’uomo mercato del 2023: lo vuole l’Inter e lo cerca anche la Juve ma la Lazio spera ancora di convincerlo a restare – Rudi Garcia è il nuovo allenatore del Napoli che deve sbrogliare il nodo Giuntoli – Tutte le manovre delle big

Calciomercato 2023: Inter, Milan, Juve, Napoli, Roma e Lazio, ecco tutte le novità in arrivo

Che il mercato abbia inizio. Archiviata la stagione 2022/23 (anche se, a dire il vero, mancano ancora gli ultimi appuntamenti con le Nazionali) è tempo di tuffarsi nel mondo delle trattative, alla ricerca dei colpi giusti per affrontare al meglio la prossima. Non tutti lo affronteranno nello stesso modo, visto che le esigenze, sia tecniche che economiche, sono molto diverse da una squadra all’altra, ma quel che è certo è che nessuno farà da spettatore: le vie del mercato, del resto, possono essere davvero infinite.

Nasce il nuovo Napoli di Garcia, ma De Laurentiis deve risolvere i nodi Giuntoli, Kim e Osimhen

Il colpo di scena della settimana lo ha regalato Aurelio De Laurentiis, che ha finalmente trovato l’allenatore per il suo Napoli, ovviamente sorprendendo tutti. Mentre il mondo del calcio parlava di un duello tra Galtier e Paulo Sousa, infatti, lui ha ufficializzato Rudi Garcia, due anni e mezzo alla Roma nel triennio 2013-16, prima di essere sostituito da Luciano Spalletti. Questa volta, ironia della sorte, i ruoli si invertono radicalmente, visto che sarà il francese a prendere il posto del toscano. L’eredità lasciata è senza dubbio ottima, anche se molto pesante e difficile da ripetere, soprattutto perché il Napoli ha ancora troppi punti di domanda.

Tanto per cominciare c’è da risolvere la questione direttore sportivo, alla luce di un Giuntoli ormai deciso a fare le valige in direzione Torino, dove lo aspetta la Juventus di Allegri. De Laurentiis lo lascerà libero a breve o proseguirà il braccio di ferro (fatto più che altro di silenzi e piccoli dispetti) in nome del contratto in essere? Domanda chiave, perché fino a quando non ci sarà un Ds operativo sarà impossibile fare mercato, sia in entrata che in uscita, anche se le grandi d’Europa si stanno già facendo sentire. È il caso di Kim, per cui il Bayern Monaco sembra disposto a pagare la clausola rescissoria di 50 milioni, bypassando così il club azzurro. Più intricata la situazione Osimhen, visto che chi lo vorrà dovrà passare da Adl: la volontà di tenerlo accomuna sia il presidente che Garcia, ma se dovesse arrivare una maxi offerta (minimo 120) ecco che il Napoli virerebbe su Jonathan David del Lille, classe 2000 capace di segnare 52 gol in 112 partite di Ligue 1, valutato però almeno 60 milioni.

Inter, scatta la missione Scudetto: Inzaghi vuole Lukaku, Koulibaly e Frattesi (o Milinkovic-Savic), ma prima serve il tesoretto

La Champions persa non ha certo rallentato l’Inter di Marotta e Ausilio, decisi a rinforzare la squadra per dare l’assalto al prossimo scudetto, oltre che ripetere il cammino europeo di questa stagione. Inzaghi, in odore di rinnovo di contratto (anche se la questione potrebbe slittare a fine mercato), ha fatto il punto con la dirigenza a inizio settimana, dando il via alla “caccia”. Il primo tassello è Kalidou Koulibaly, ritenuto perfetto per sostituire Skriniar, che potrebbe rientrare in un discorso molto più ampio con il Chelsea, con cui c’è un rapporto preferenziale. Il senegalese può arrivare solo in prestito, proprio come Lukaku, l’altro nome caldo del mercato interista: i Blues potrebbero acconsentire alla doppia operazione con una formula onerosa, anche se Marotta spinge per rivedere al ribasso le cifre. In principio si pensava che gli inglesi potessero assaltare Onana, poi però la pista si è raffreddata visto che Pochettino sembra orientato a confermare Kepa, dunque i nerazzurri, peraltro restii a cedere il portiere, dovranno racimolare il tesoretto da altri giocatori, Brozovic su tutti. L’idea di Viale Liberazione, infatti, è di far cassa con il croato per provare a prendere uno tra Frattesi e Milinkovic-Savic, entrambi graditissimi a Inzaghi, ma è chiaro che ci vorrà un po’ di tempo. Il reparto che sembra avere più bisogno di restyling è però l’attacco, visto che Dzeko potrebbe non rinnovare (sullo sfondo c’è il Fenerbahce), Lukaku è di proprietà del Chelsea e Correa ha profondamente deluso.

Il Milan del post Maldini cambia strategia: si cercano profili giovani (con un budget di 50 milioni)

Il mercato più misterioso è sicuramente quello del Milan, tutto da decifrare dopo gli addii di Maldini e Massara. RedBird è pronta a varare il progetto “Moneyball”, nel quale ogni acquisto (salvo qualche inevitabile eccezione) dovrà rispondere a parametri di età e prezzo. Qui entra in gioco il reparto di scouting, balzato al comando nella figura di Geoffrey Moncada, il tutto sotto la regia di “coach” Pioli, che avrà un ruolo di primo piano anche sul mercato. Insomma, la rivoluzione rossonera è pronta a partire, ma restano tanti punti di domanda che animano le discussioni di giornalisti e tifosi. La sensazione è che il mercato potrebbe essere ampio sia in entrata che in uscita, ma è chiaro che molto dipenderà anche dalle offerte che arriveranno.

Il budget di 50 milioni, comunque il più alto della Serie A, ci sarà a prescindere, ma potrebbe essere incrementato dall’eventuale partenza di un big: nelle ultime ore si è parlato di un interesse del Manchester United per Theo Hernandez, assolutamente incedibile sotto la gestione Maldini, mentre ora chissà… Di sicuro Pioli ha bisogno di almeno due attaccanti, da qui il tentativo di arrivare a Marcus Thuram, in scadenza di contratto con il Borussia Moenchengladbach, su cui c’è però la fortissima concorrenza del Psg. Piace tantissimo anche Chukwueze, esterno destro nigeriano del Villarreal, così come non va sottovalutato il nome di Frattesi, per cui potrebbe nascere un derby con l’Inter. Il resto si vedrà strada facendo, quando le strategie del Milan, forse, saranno più chiare.

La Juve aspetta Giuntoli, intanto prepara la cessione di Vlahovic e incassa 30 milioni per Kulusevski 

Il mercato più difficile invece è senza dubbio quello della Juve, se non altro perché la mancanza della Champions inciderà tantissimo a livello di budget. La Signora poi non ha ancora il direttore sportivo, il che la dice lunga sul momento di caos che sta vivendo: Giuntoli alla fine arriverà, intanto però il tempo passa e le trattative sono affidate a Giovanni Manna dell’Under 23, non proprio un profilo in linea con la storia del club. L’unica certezza, con buona pace di quei tifosi che vorrebbero sostituirlo, è Massimiliano Allegri, unico uomo di calcio attualmente operativo.

Qualche linea guida però si è già intuita, soprattutto dal punto di vista economico: Exor, dopo il doppio aumento di capitale del passato, non ha intenzione di intervenire ancora, dunque il buco di 140 milioni dovrà essere riempito con il risparmio. In questo senso sembrano inevitabili una o più cessioni eccellenti a cominciare da Vlahovic, la cui permanenza è tutt’altro che certa. Il serbo ha deluso, dunque dovessero arrivare offerte da almeno 70 milioni partirebbe, anche se Chelsea e Bayern, al momento le due destinazioni più probabili, non sono del tutto convinte di fare all-in su di lui. Nell’attesa i bianconeri incasseranno 30 milioni dal Tottenham per Kulusevski: l’accordo è stato raggiunto grazie a uno sconto di 5 milioni sul prezzo pattuito inizialmente. Da monitorare pure le situazioni di Chiesa e Bremer, così come quella di Rabiot, a cui la Juve ha offerto un rinnovo annuale da 7 milioni, facendo leva anche sul suo rapporto con Allegri. In entrata occhio a Zaniolo e Frattesi (forse il giocatore più conteso della Serie A), senza dimenticare Scamacca, su cui però è in vantaggio la Roma, e Odriozola.

Il mercato della Capitale: Mourinho vuole Scamacca, Sarri rinforzi per la Champions 

Operazioni a velocità differenti nella Capitale: per una Roma che ha già messo a segno due colpi come il difensore N’Dicka e il centrocampista Aouar (entrambi a parametro zero), c’è una Lazio che aspetta il momento giusto per regalarsi i primi rinforzi. Rispetto all’anno scorso le prospettive sono cambiate, con la squadra di Sarri chiamata a fare un mercato importante, all’altezza della Champions: intervenire solo a livello numerico, insomma, avrebbe poco senso, anche perché il problema dei biancocelesti non è nell’undici titolare, bensì nelle riserve.

Lotito, alla prima estate senza Tare, deve anzitutto risolvere la questione Milinkovic-Savic, in scadenza tra 12 mesi: la speranza di rinnovare non è ancora tramontata, ma senza fumata bianca sarà cessione, peraltro a una cifra molto lontana dai 100 milioni richiesti fino a un paio d’anni fa (si parla di 30-35). In entrata piacciono Dia, Berardi, Zielinski, Ferguson e Becao, ma raggiungerli non sarà facile e richiederà diverse settimane di lavoro. In casa Roma invece si viaggia veloce, anche se a costo zero: gli acquisti fatti finora, infatti, non hanno portato nessun tipo di esborso, proprio come l’anno scorso con Dybala, Matic e Wijnaldum. Il mercato giallorosso, evidentemente concordato con Mourinho, si è però arenato su Scamacca, prima scelta per un attacco che dovrà fare a meno di Abraham per diversi mesi. Il centravanti del West Ham ha già detto sì al trasferimento, ora però bisogna convincere gli inglesi ad accettare la formula del prestito, non esattamente in cima alle loro preferenze.

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