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Btp: pioggia di vendite. Unicredit: Orcel scopre il piano

L’incertezza che regna attorno alla linea della Bce scatena le vendite (degli hedge fund?) sui Btp, mentre le rassicurazioni di Pfizer sull’efficacia dei vaccini di fronte a Omicron tonificano le Borse – Il petrolio riparte – Oggi Orcel svela il nuovo piano Unicredit

Btp: pioggia di vendite. Unicredit: Orcel scopre il piano

L’inflazione morde anche in Oriente. A novembre, l’indice cinese dei prezzi al consumo è salito del 2,3% su base annua, spinto dall’esplosione del costo della verdura fresca. L’indice dei prezzi alla produzione è intanto aumentato del 12,9%, meno che a ottobre, ma comunque sopra le aspettative degli analisti. E così, a due giorni dal dato sull’inflazione negli Stati Uniti (il consensus si aspetta un incremento del 6,8% anno su anno a novembre), il rendimento dei bond Usa a due anni si è portato sui massimi da due anni, a 0,71%. Il Treasury Note a dieci anni si è portato sui massimi da inizio mese, a 1,51%.

OMICRON, SI RIDIMENSIONA L’ALLARME

Ma questi movimenti non hanno impedito al Toro di mettere a segno una nuova seduta positiva grazie agli annunci su Omicron: così come Moderna aveva seminato una settimana fa la paura sulla nuova variante, ieri Pfizer e BionTech, dopo test effettuati in laboratorio, hanno annunciato che la terza dose del vaccino moltiplica fino a 25 volte gli anticorpi e che a marzo sarà pronto un farmaco specifico.

Nella scia di Wall Street, arrivata ieri con l’S&P500 a un soffio dal record, stamattina quasi tutte le borse dell’Asia salgono. Hong Kong, Shanghai e Seul sono in rialzo, mentre Tokyo scende leggermente. L’indice S&P ASX 200 di Sidney ha chiuso in calo dello 0,2% dopo quattro giorni consecutivi di rialzo.

L’Hang Seng Tech di Hong Kong è in rialzo del 2% e si assesta il settore immobiliare cinese. Secondo indiscrezioni, un gruppo di creditori guidato da Lazard sarebbe vicino a firmare un accordo di tregua con Kaisa, sviluppatore immobiliare da tempo in crisi di liquidità. Evergrande è in rialzo dello 0,9%.

PECHINO METTE UN FRENO ALLO YUAN FORTE

Il cross dollaro-yuan ha toccato stanotte il minimo dal 2018: una situazione che ha spinto la Banca centrale di Pechino a prendere qualche misura per limitare l’apprezzamento della valuta.

Sul mercato dei cambi, la sterlina inglese è finita ai minimi del 2021 rispetto al dollaro dopo l’annuncio di nuove restrizioni agli spostamenti in Inghilterra.

S&P DI NUOVO RECORD, RIPARTE IL PETROLIO

Euro dollaro poco mosso, a 1,133, dopo il balzo dello 0,7% di ieri. Finale in ripresa ieri a Wall Street: in terreno positivo Dow Jones (+0,1%), Nasdaq (+0,64%) e S&P (+0,31% a 4,701 punti, nuovo record). Petrolio Brent e WTI in rialzo dell’1%, quarta seduta positiva di seguito.

FUTURE PIATTI IN EUROPA, DEBOLE IL NASDAQ

Il future dell’indice Nasdaq segna un calo dello 0,1%. Il future delle borse europee è intorno alla parità nel primo giorno dopo l’uscita di scena di Angela Merkel. Domani il cancelliere Scholz farà il suo esordio internazionale con la tradizionale visita a Parigi, preferita a Bruxelles. Intanto, si scalda il fronte di Francoforte.

SCHNABEL (BCE): NUOVI STIMOLI FAREBBERO PIÙ MALE CHE BENE

A una settimana dal direttorio della Bce, è scesa in campo Isabel Schnabel, l’unica voce tedesca nella Bce in attesa del successore di Jens Weidmann: gli aspetti negativi degli acquisti di titoli sul mercato sono ormai più numerosi e profondi dei benefici, ha dichiarato in un’intervista al Financial Times. L’esatto opposto di quanto sostenuto dalle colombe. Non sarà facile trovare una sintesi. È probabile che venga confermata la fine a marzo degli acquisti del programma Pepp (1.850 miliardi), ma regna l’incertezza sugli eventuali sostituti.

Christine Lagarde si è tenuta ieri al largo della questione, affrontando temi di ampio respiro: i cambiamenti climatici e gli incidenti informatici, ha detto, sono le “nuove minacce che possono intaccare profondamente la stabilità finanziaria”.

BTP SOTTO TIRO: LO SPREAD SALE A 135

I mercati annusano l’aria di incertezza che regna a Francoforte e si muovono di conseguenza. Ne è scaturita una giornata pesante per l’obbligazionario italiano, nonostante i volumi ridotti per la giornata festiva che non hanno impedito però la comparsa di massicci ordini di vendita sui titoli a 5 e a 10 anni.

Il tasso del decennale benchmark è salito fino a 1,03%, massimo dal primo 1dicembre, mentre il premio al rischio Italia-Germania sullo stesso segmento si è portato fino a 135 punti base, poco sotto i 137 punti di novembre 2020.

La sensazione degli operatori è che alcuni hedge fund abbiano voluto mettere alla prova la compattezza della Banca centrale alla vigilia delle decisioni sul futuro degli stimoli. Ha pesato poi anche la notizia dello sciopero in avvio della fase più delicata del governo Draghi.

Oggi il Tesoro sarà alle prese con un’operazione di concambio per massimi 2,5 miliardi di euro e in serata renderà noti i quantitativi e le tipologie di titoli che offrirà nell’asta a medio lungo di martedì 14 dicembre.

PIAZZA AFFARI MAGLIA NERA (-1,42%)

Piazza Affari ha chiuso in maglia nera con un calo dell’1,42%, tornando a 26.751 punti base. Francoforte arretra dello 0,79%. Deboli anche le altre piazze: Parigi -0,72%; Amsterdam -1%; Madrid -0,93%.

In Germania, i parlamentari hanno eletto l’esponente socialdemocratico Olaf Scholz come nuovo cancelliere, mettendo fine ai 16 anni di Angela Merkel. Scholz, 63 anni, che ha ricoperto il ruolo di vicecancelliere e ministro delle Finanze nel corso del governo uscente di Merkel, ha ottenuto una netta maggioranza di 395 voti dai deputati della camera bassa del parlamento, come riferito dalla presidente del Bundestag, Baerbel Bas.

MENO VOLKSWAGEN, GLI EREDI PORSCHE TORNANO A CASA

Secondo Handelsblatt, la famiglia Porsche, prima azionista di Volkswagen, si prepara a cedere una quota del gruppo per reinvestire nel controllo di Porsche e partecipare da lì alla rivoluzione dell’auto dei prossimi anni.

NESTLÉ CEDE IL 4% DI L’OREAL PER 8,9 MILIARDI

S’avvicina la separazione tra l’Oréal (-1,54%) e Nestlé (+1,2%). Il board del colosso della cosmesi francese ha approvato ieri l’acquisto del 4% del capitale dal partner elvetico, che riduce così la sua partecipazione al 20,1% dal 23,3%, mentre la famiglia Bettencourt Meyers sale al 34,7%. L’ammontare dell’operazione, avvenuta a 400 euro (con uno sconto del 5,8% sui prezzi di mercato), è di 8.9 miliardi di euro.

TERZO ANNO IN ROSSO PER TUI (-3%)

Piatta Londra (-0,08%), a fronte del calo della sterlina, contro cui l’euro mostra un progresso dello 0,7% circa. Boris Johnson ha dato il via al “piano B” contro la pandemia.

Tui, gruppo turistico con sede ad Hannover e quotato anche Londra, perde il 3%: la società prevede di tornare a un livello normale di prenotazioni entro l’estate 2022. Nell’esercizio concluso a fine settembre, Tui ha registrato una perdita netta di 2,48 miliardi di euro, dopo la perdita record di 3,1 miliardi di euro dell’anno precedente, dovuta alla pandemia. Nel quarto trimestre ha quasi triplicato il fatturato in un anno, a 3,5 miliardi di euro. Il risultato operativo si è avvicinato al pareggio, a -97 milioni di euro, dai -570 milioni persi l’anno prima.

L’ALTOLÀ DI MORGAN STANLEY FRENA STM (-2,8%)

Tra le principali vittime dei realizzi Stm (-2,8%), colpita, assieme alla tedesca Infineon (-4%), dal taglio del giudizio a Equalweight da Overweight da parte di Morgan Stanley.

PREMIATA PIRELLI, ARRETRA STELLANTIS

Nel settore auto avanza Pirelli (+0,4%): Deutsche Bank ha aumentato da 5,5 a 6 euro il prezzo obiettivo, confermando il giudizio hold. Perdono poco più di un punto percentuale Stellantis e Cnh Industrial.

UNICREDIT, È ARRIVATO L’ORCEL DAY

Bancari deboli, compresa Unicredit (-0,9%) alla vigilia del d Day sul piano industriale elaborato da Andrea Orcel. In un report sul settore bancario del Sud Europa, Credit Suisse inserisce il gruppo di Piazza Gae Aulenti quale ‘top pick’ nell’area, per le attese di crescita del ritorno sul capitale grazie alle prospettive positive sulla top line e sulla redditività.

Contiene le perdite il risparmio gestito. Fiacco anche il settore petrolifero: Eni -1,2% e Saipem -1,1% dopo il taglio del target price a 1 euro da parte di Jefferies. Prese di beneficio nel lusso: Moncler – 2,6%, Tod’s sotto quasi del 4%.

SEGNO PIÙ PER TELECOM: GUBITOSI RESISTE

Tra i pochi spunti positivi Telecom Italia (+1,1%) in attesa di sviluppi sul fronte dell’offerta del fondo Kkr ed Atlantia su di mezzo punto percentuale.

Sale la tensione in vista del cda Telecom del giorno 17, che potrebbe decretare il terzo profit warning dell’anno in attesa di rivedere l’accordo con Dazn. La situazione si fa ancora più complessa perché Luigi Gubitosi, impegnato in un braccio di ferro con l’azienda, non avrebbe ancora trovato una quadra sulla manleva e sulla componente economica del suo contratto.

ALL’EGM VOLA INTERNATIONAL CARE (+50%)

Nell’Egm vola International Care Company, su del 50% rispetto al valore di collocamento. Il titolo della società attiva nei servizi di assistenza alle persone è stato a lungo sospeso per eccesso di rialzo.

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