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BTp Italia travolge tutti i record e lo spread precipita. Piazza Affari stamani in lieve rialzo

Il titolo del Tesoro supera 45 mila ordini e raccoglie più di 10 miliardi di euro: oggi ultimo giorno di sottoscrizione – Buone notizie anche dalla Cina (Pil a +7,4%) e dal Giappone e, se il vertice europeo di oggi non deluderà, ci sono le premesse per rivedere il Toro in Borsa – Piazza Affari inizia stamani in lieve rialzo – I casi di Impregilo e Luxottica

BTp Italia travolge tutti i record e lo spread precipita. Piazza Affari stamani in lieve rialzo

BTP ITALIA TRAVOLGE TUTTI I RECORD, SPREAD A 311
IL PIL CINESE NON DELUDE. ANCHE TOKYO FA BOOM

Solo un esito incerto del vertice dei capi di governo Ue, in programma oggi e domani a Bruxelles, può offuscare le “previsioni del tempo” sui mercati finanziari, orientati al bello stabile. Sul tavolo c’è la delicata questione della supervisione bancaria, passaggio chiave per dare il via agli interventi sulla Spagna e sbloccare la soluzione greca.

I mercati, però, hanno già emesso il loro giudizio. Lo spread Btp/Bund scende a quota 311, i rendimenti sui decennali scivolano a quota 4,80%. E, via Internet o sportello bancario, oggi si attende la carica dei centomila. Tanti potrebbero essere i sottoscrittori dei Btp Italia, a giudicare dal boom di ordini. Dopo gli oltre 5 miliardi raccolti nei primi due giorni di mercato, ieri il BTp Italia e’ riuscito a catalizzare richieste di sottoscrizione per ulteriori 5,1 miliardi di euro. Grazie agli oltre 45mila ordini sottoscritti, le richieste per il nuovo BTp Italia scadenza ottobre 2016 hanno superato i 10 miliardi di euro, scavalcando il risultato ottenuto con il primo collocamento (7,2 miliardi).Oggi è l’ultimo giorno di sottoscrizione.

ASIA

Il toro domina sui listini asiatici: Tokyo +1,88%, Hong Kong + 0,60%. Anche Shangai +1%. Tanti fattori contribuiscono al rally: le buone notizie dall’Europa e dagli Usa; la prospettiva di nuovi stimoli giapponesi per indebolire lo yen forte a vantaggio dell’export. Ma, soprattutto, non sono emerse sorprese negative dal pil cinese del terzo trimestre.

“Un dato relativamente buono”. Con queste parole Wen Jiabao, premier cinese uscente, sintetizza i dati del terzo trimestre. La crescita del Pil è stata del 7,4%,(contro il 9,3% di un anno fa) in linea con le previsioni. Per il settimo trimestre consecutivo, dunque, il Drago è in frenata. Ma sia i dati sulle vendite al consumo che i numeri della produzione industriale indicano una ripresa del ciclo a partire dall’inizio di settembre. Il peggio, insomma, sembra passato anche se gli economisti si aspettano un andamento a “L” per la seconda eonomia mondiale.

AMERICA

Dopo un avvio debole, la Borsa americana si è ripresa e l’indice S&P500 sale dello 0,48%, il Nasdaq avanza dello 0,04%. Segna il passo il Dow Jones -0,03%.

L’ottimo dato sull’attività edilizia in Usa, balzata a settembre al top degli ultimi 4 anni con una crescita del 15% dei nuovi cantieri per la costruzione di abitazioni, sopravanza i dati deludenti di alcuni colossi tech, dopo i risultati deludenti di Ibm e Intel. Ibm cade in ribasso del 4,3%, Intel perde il 2,4%, Cisco -1%, Dell -1,7%.

Fra le banche è ancora positiva Citigroup in rialzo del 2% dopo il ribaltone a vertici. Bank ofAmerica ha aperto in ribasso ma è subito risalita e ora guadagna lo 0,7%: la seconda banca Usa ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 340 milioni di dollari, in ribasso del 95% anno su anno. L’utile per azione è zero, ma gli analisti si aspettavano una trimestrale in perdita. Nel dopo Borsa sono stati annunciati i conti, migliori del previsto, di eBay, trainata dagli eccellenti risultati di Pay Pal. Il titolo però perde lo 0,4%.

EUROPA

La fiesta è partita da Madrid (Ibex +2,3%) che ha festeggiato la decisione di Moody’s di non declassare la Spagna e lasciare invariato il rating a un livello “investment grade”. Sul mercato si è assistito al vibrante recupero dei bond dei Paesi periferici.

Positive anche le altre Borse europee: Londra +0,6%, Parigi +0,7%, Francoforte +0,2%.

L’euro si rafforza nei confronti del dollaro a 1,312 da 1,305 della chiusura di ieri sera e si porta sui massimi dell’ultimo mese, non troppo distante dai livelli di aprile.

Lo spread decennale tra il Bono spagnolo ed il Bund tedesco si è ristretto di 43 punti base a 379 punti base. Il differenziale Italia-Germania è sceso di 25 punti base a quota 311, minimo da metà marzo.

ITALIA

La Borsa di Milano ha chiuso la terza seduta consecutiva di rialzo: l’indice FtseMib è salito dell’1,5% tornando ai livelli di un mese fa.

Mediobanca +5,3% guida il rally del credito davanti a , Intesa +2,8%, Banco Popolare +3,2%, MontePaschi +4,7%.

In grande evidenza le assicurazioni: in particolare Fondiaria Sai ha guadagnato il 4%, Unipol +2,7%. Carlo Cimbri, Ceo della compagnia bolognese ha detto che il programma di dismissione di asset proseguirà nonostante le contese con l’antitrust.

Generali è salita del 2,1%.

Tra gli industriali buon rimbalzo di Fiat, salita del 3,6%, mentre Fiat Industrial [FI.MI] ha messo a segno un più modesto progresso dello 0,6%. Accelera StM + 3,6% nonostante i dati deludenti dei colossi del settore chip, a partire da Intel.

Netto ribasso di Impregilo -4%, che ha annunciato la vendita del 23% della società brasiliana Ecorodovias, con un incasso lordo di 900 milioni di euro. Intanto Igli, azionista al 29,96% di Impregilo, ha annunciato che sta valutando di intraprendere l’azione di responsabilita’ contro gli attuali amministratori per la “svendita di una quota rilevante della partecipata Ecorodovias a un prezzo inferiore al corso di Borsa” e in secondo luogo “per l’accordo strategico fra Impregilo e Salini contrario all’interesse della società e dei soci e a solo vantaggio di Salini”.

Luxottica +0,63%. Il colosso degli occhiali è al centro delle polemiche negli Usa dopo una puntata di “Sixty minutes”, seguitissima trasmissione tv in cui l’azienda è stata messa sotto accusa per i prezzi dei suoi occhiali, saliti alle stelle grazie al sostanziale oligopolio dei marchi della scuderia Del Vecchio (Rayban, Persol, Oakley etc), che può contare sul controllo delle principali catene di vendita, tipo Sunglasses e Lenscrafter. Il presidente di Luxottica Usa Andrea Dorigo ha dovuto scrivere una lunga lettera indirizzata a tutti i clienti del gruppo, vale a dire ai department stores e alla rete di negozi che acquista gli occhiali di Luxottica, per ribattere all’accusa di aver creato un abuso di posizione dominante sul mercato.

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