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Btp Futura al via, manovre su Tim, maxi-vendita Tesla

Oggi il Tesoro lancia la quarta emissione di Btp Futura – Attesa per il cda Tim di giovedì – Musk chiede ai followers il permesso di vendere il 10% di Tesla

Btp Futura al via, manovre su Tim, maxi-vendita Tesla

Partenza contrastata dei mercati finanziari in Asia, incerti sulla direzione delle principali economie, ancora frenate dai problemi della logistica che ostacolano la ripresa. Debole il Nikkei di Tokyo (-0,3%), il Sensex di Mumbai (-0,3%) e il Kospi di Seul (-0,7%). In rialzo l’indice Straits Times di Singapore e il Taiex di Taipei. Positivo, seppur di poco, l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen. Grazie all’export, migliora la bilancia commerciale di Pechino (84,5 miliardi di dollari a ottobre, dai 66,8 miliardi di settembre), ma le importazioni segnano il passo, a conferma che l’attività economica stenta a ripartire.

AL VIA IL PLENUM, XI RISCRIVE LA STORIA

Il dato cade in avvio di una settimana cruciale per la politica cinese: si riunisce il Comitato centrale del partito comunista per l’ultimo vertice prima del Congresso del partito dell’anno prossimo. In agenda c’è l’approvazione di una “risoluzione storica”, un termine usato solo da Mao nel 1945 (condanna di ogni dissenso) e da Deng Xiao Ping nel 1981. Stavolta l’assise servirà a ribadire la leadership assoluta del presidente Xi attraverso una rilettura partigiana della recente storia del Paese.

GIÙ IL FUTURE DEL NASDAQ (-0,4%), TREASURY ALL’1,46%

Il future dell’indice Nasdaq è in ribasso dello 0,4%, un modesto assestamento dopo un’altra settimana trionfale, la migliore da aprile: cinque sedute consecutive di rialzo (+3,05%) e una sfilza di nuovi record.

Sotto controllo il rendimento del Treasury Note a dieci anni, stamattina siamo a 1,46%, sui minimi dell’ultimo mese e mezzo. Lo spread tra il rendimento del Treasury a trent’anni e quello a cinque anni, il rapporto che indica l’inclinazione della curva dei tassi, è intorno a ottanta punti base, circa la metà dei livelli raggiunti nella prima parte dell’anno, quando l’inflazione ha iniziato a mostrarsi in modo chiaro.

RIFLETTORI SULL’INFLAZIONE, OGGI PARLA CLARIDA (FED)

L’inflazione, in questa cornice, resta comunque al centro delle attenzioni. Mercoledì uscirà il dato sull’aumento dei prezzi in ottobre: previsto +5,8% (contro 5,4%), ai massimi dal ’90. In compenso migliora il mercato del lavoro: più di mezzo milione di occupati a ottobre, disoccupazione al 4,6%. Il tema sarà al centro oggi di diversi interventi della Fed, tra cui quello del vicepresidente Richard Clarida.

IL PIANO INFRASTRUTTURE USA È LEGGE

Dopo la settimana del tapering e dei record di Wall Street, oggi i mercati dovranno giudicare la prima vera vittoria di Joe Biden. La Camera, nella notte tra venerdì e sabato, ha approvato con 219 voti a favore contro 213 contrari la legge sulle infrastrutture che prevede investimenti per 1.200 miliardi di dollari. A favore del provvedimento si sono schierati pure 13 repubblicani, compensando la diserzione della pattuglia di sinistra capitanata da Alexandria Ocasio Cortez, che non ha voluto sapere di dare l’ok al pacchetto senza ottenere in cambio la garanzia di veder passato al Senato pure il piano Build Back Better da 1.750 miliardi, per welfare e clima, cui si oppongono i senatori centristi Joe Manchin (esponente della lobby del carbone) e Krysten Sinema.

OGGI A BREUXELLES L’ACCUSATRICE DI FACEBOOK

L’euro dollaro è poco mosso a 1,156, in prossimità dei minimi degli ultimi sedici mesi. Oggi pomeriggio il capo economista della BCE, Philip Lane, interviene a un evento dedicato al mercato delle valute.

Il Parlamento europeo dedicherà oggi una riunione alla testimonianza di Frances Haugen, l’ex dipendente di Facebook che ha lanciato pesanti accuse alla gestione etica della multinazionale guidata da Mark Zuckerberg.

In uscita in settimana l’indice Zew sulla nostra delle imprese tedesche. È in agenda anche una riunione dell’Ecofin.

Il petrolio WTI è in rialzo dell’1%, a 82,5 dollari il barile, dal +3% di venerdì.

TESLA, MUSK CHIEDE AI FOLLOWERS IL PERMESSO PER VENDERE IL 10%

Gli analisti si chiedono quale sarà l’impatto sul listino della combinazione tra il tapering ed il via libera agli investimenti pubblici, Potrebbe essere l’occasione per passare dal settore tech, ai massimi assoluti (+2% l’S&P in settimana), ad altri comparti in coincidenza con la riapertura delle frontiere Usa ai viaggiatori in arrivo dall’Europa e da molti Paesi asiatici.

In questa cornice s’inquadra la sfida sull’auto elettrica. Elon Musk venerdì ha lanciato via tweet una domanda ai soci di Tesla: “Si dice – ha scritto – che io non vendo azioni per non pagare capital gains. Allora ditemi che devo fare: vi sta bene se vendo un 10% di Tesla?”. La risposta non si è fatta attendere: sui 3,5 milioni di followers che hanno partecipato al voto, il 58% ha consigliato a Musk di vendere il pacchetto che ai prezzi attuali vale poco più di 20 miliardi di dollari e versare così 4 miliardi in tasse. Le prime perché finora Musk si è giovato di un complesso sistema di buy back che gli ha consentito di incassare profitti a mano a mano che l’azione saliva in quasi assoluta esenzione fiscale.

DOMANI AL VIA L’IPO SU RIVIAN: VALE PIÙ DI STELLANTIS

Il referendum, non a caso, cade alla vigilia della nuova Ipo del secolo: domani inizia l’Ipo di Rivian, la matricola dell’auto elettrica che parte con la prenotazione di 100 mila auto da parte di Amazon (proprietaria del 20% contro il 5% di Ford) e il sostegno di tutto il grande business. La raccolta dovrebbe superare gli 8 miliardi di dollari per una capitalizzazione iniziale di 80 miliardi di dollari, più di Stellantis.

A Wall Street da seguire anche le trimestrali di Walt Disney e di Coinbase. Attenzione ai conti di Aurora, uno dei leader di mercato della Cannabis.

ARRIVANO I CONTI DI ALLIANZ, SIEMENENS E PORSCHE

Continua in Europa la sfilata dei conti societari. Tra i più significativi: Astra Zeneca, Porsche(martedì), Continental, Allianz, Marks &Spencer, Abn Amro (mercoledì), Arcelor Mittal, Siemens (giovedì), Deutsche Telekom (venerdì). Da seguire anche Aviva e Zurich.

FUTURA: IL TESORO LANCIA IL TITOLO A 12 ANNI

La scena finanziaria italiana è dominata oggi dal lancio della quarta emissione del BTp Futura che dovrebbe concludersi venerdì, salvo chiusura anticipata. Non cambiano nemmeno le caratteristiche fondamentali del meccanismo di cedole e premio-fedeltà, mentre è stata modificata la durata (dodici anni) rispetto all’ultima emissione. Per i primi quattro anni ci sarà un tasso (fissato dal Tesoro), per i successivi quattro il risparmiatore riceverà un altro tasso e infine per gli ultimi quattro ci sarà un ulteriore premio fedeltà.

 OGGI LA TRIMESTRALE AVIO, EQUITA DÀ IL DIVIDENDO

Tra le trimestrali spiccano Mediaset e Salvatore Ferragamo (martedì), Pirelli (giovedì). Oggi attenzione ai conti di Avio e ai risultati del Sole 24 Ore alla vigilia dell’ennesima ristrutturazione.

È prevista anche la distribuzione del dividendo da parte di Banca Sistema (esercizi 2019/2020), Equita (seconda tranche dell’esercizio 2020) ed eViso (quotata all’Euronext Growth Milan, ex AIM Italia).

In Commissione bicamerale sul sistema bancario è attesa l’audizione degli a.d. di Unicredit e Mps Orcel e Bastianini.

HSBC TAGLIA TIM IN ATTESA DELLA RESA DEI CONTI DI GIOVEDÌ

L’evento clou della settimana sarà la resa dei conti al cda straordinario di Telecom Italia convocato per giovedì 11 su richiesta di Vivendi e dei consiglieri indipendenti (tra cui Luce De Meo, ad di Renault). Telecom Italia dai minimi di 0,30 euro ha chiuso la settimana a 0,34 euro, dopo le voci su una possibile valorizzazione della rete grazie all’intervento dei fondi esteri. Il primo indiziato è l’americana Kkr che la scorsa estate ha rilevato il 37,5% di Fibercop, ma anche le anglosassoni Bain e Cvc e la svedese Eqt potrebbero essere interessate a partecipare al riassetto di Telecom. L’ad Luigi Gubitosi per ora resiste. HSBC taglia il giudizio a Reduce, target price a 0,28 euro.

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