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Borsino degli artisti: Ettore Spalletti, la magia della luce e del colore

Focus sul mercato dell’artista. Quanto costano e dove si possono acquistare i suoi lavori. Quotazioni in asta e in galleria. Attività espositiva e presenza nelle collezioni.

Borsino degli artisti: Ettore Spalletti, la magia della luce e del colore


Il suo linguaggio è sospeso tra pittura e scultura e indaga con poetica maniacalità sul rapporto tra luce e spazio coniugando sapientemente astrazione moderna e geometrie rinascimentali. La sua arte è fatta di forme e colori dove predomina l’azzurro,  il suo colore preferito. Lo preferisce perché “è l’unico che non esiste in natura ma ci avvolge. Dal cielo al mare. Per questo – spiega – assume la valenza simbolica dell’infinito”. Del rosa, altro colore molto usato dal Maestro, dice invece che lo usa perché  “è il colore dell’incarnato, quindi ha sempre la possibilità di trasformarsi a seconda della nostra emozionalità”. Nel “dormiveglia del mare – prosegue – troviamo il grigio argento”; mentre il grigio “è accoglienza: un colore che si muove verso il bianco ma anche verso il nero, che offre la più alta qualità di tutti i colori”. In queste  riflessioni ritroviamo l’essenza della ricerca di Ettore Spalletti, nato a Cappelle sul Tavo (Pe) nel 1940. A partire dalla metà degli anni Settanta ( fonte Wikipedia) si è dedicato ad una ricerca tesa a valorizzare il risalto emotivo del tono cromatico, indagato sia in pittura che in scultura, elaborando strutture in legno e marmo di forme essenziali, dalla cui apparente monocromia traspare una manualità pittorica di strati sovrapposti e abrasi, un colore intriso di materia e di luce, in armonica interrelazione con lo spazio circostante. La pratica artistica si identifica in Spalletti con un processo interamente manuale di elaborazione della superficie (il supporto ligneo del dipinto, ma anche il marmo della scultura), trattata con molteplici stesure di pigmenti. La superficie pittorica si pone in rapporto con l’ambiente espositivo in senso fisico, fino al punto di rinunciare alla propria integrità tramite la rastrematura dei bordi o l’aggetto del piano di supporto, travalicando il confine tra pittura e scultura. L’opera scultorea si presenta come forma fortemente sintetizzata in senso geometrico e spesso si fa allusiva ad immagini riconoscibili (colonna, vaso, coppa, che valgono come archetipi del linguaggio della scultura).

Ettore Spalletti
Il colore e l’oro, rosa, 2009
Impasto and gold leaf on wood. 50 x 50 x 3 cm
Collezione privata

 

Ettore Spalletti
Rosso Porpora, Oro 2004
impasto di colore su tavola, foglia d’oro, cm 100×100


Atiività espositiva

Ha esposto alla Biennale di Venezia nel 1982, nel 1993, nel 1995 e nel 1997, anno in cui ha rappresentato l’Italia. E’ stato invitato a Documenta Kassel nel 1982 e nel 1992. Numerose le mostre personali dedicate all’artista da prestigiose istituzioni internazionali, tra le altre, il Guggenheim Museum di New York, il Museo di Capodimonte a Napoli, Il Musée de Strasbourg, lo SMAK di Gent e il MUHKA di Anversa, la South London Gallery di Londra, il Musée d’Art Modern de la Ville de Paris, il Kunstverein di Monaco, il Museum Folkwang di Essen, la Henry Moore Foundation di Leeds, Villa Medici a Roma ed il Museum Kurhaus di Kleve, il Portikus a Francoforte , il MUHKA di Anversa  e Palazzo Cini a Venezia. Nel 2014 la più completa retrospettiva dell’opera dell’artista, intitolata Un giorno così bianco, così bianco, è stata allestita in un circuito museale formato dal MAXXI di Roma, dalla GAM di Torino e dal Museo Madre di Napoli.

Ettore Spalletti
Pozza, fior di pesco, 2009.
particolare dell’installazione al Museum Kurhaus, Kleve (D) 2009.
Foto: Werner J. Hannappel.n


Mercato

Negli ultimi anni le quotazioni di Ettore Spalletti sono cresciute costantemente anche in seguito a numerose mostre in prestigiosi musei italiani e internazionali. Nel 2017  ben tre musei italiani: il Madre di Napoli, il MAXXI di Roma e la GAM di Torino gli hanno dedicato una vasta ed esauriente retrospettiva. Ma il suo momento d’oro deriva soprattutto, oltre che naturalmente dall’originalità e dalla poetica raffinata della sua ricerca, dall’ottimo lavoro svolto dalle gallerie di riferimento  L’ultima arrivata, in ordine di tempo, Marian Goodman Gallery con sedi a New York, Londra e Parigi, gli ha dedicato una personale nei sui spazi londinesi e gli ha aperto i vasti orizzonti del collezionismo internazionale facendo crescere le sue quotazioni in maniera significativa. Non secondaria la presenza dei sui lavori in importanti collezioni pubbliche e private italiane e straniere. Va ricordato – tanto per fare un esempio –  che Spalletti è presente con numerose opere nella collezione di Giuseppe Panza di Biumo uno dei più grandi collezionisti italiani scomparso nel 2010. Dinamico anche il mercato secondario con oltre 130 passaggi in asta – ad oggi – nelle diverse tipologie e un tasso di invenduto che è andato progressivamente calando fino a scendere al 25% nel 2017 quando – second Artprice – ha realizzato un fatturato di 530 mila euro. Attualmente il suo prezzo medio di aggiudicazione nelle aste internazionali  si aggira tra i 40 e i 50 mila euro.

Ettore Spalletti
Accanto al bianco, 2007-2010
color impasto on board 80x80x4 cm.
collezione privata


Gallerie:

Vistamare di Milano e Pescara diretta da Benedetta Spalletti nipote dell’artista che lo rappresenta dal 2001.  Altre gallerie sono Lia Rumma con sedi a Napoli e Milano, Studio La Città di Verona, Marian Goodman Gallery con sedi a New York, Londra e Parigi,  Galerie Lelong di Parigi ed Helga de Alvear di Madrid.


Prezzi

Per acquistare in galleria un lavoro di Spalletti occorre prevedere un investimento che va   dai 30.000 ai 400.000 euro. ( per una sua opera classica – impasto di colore applicato su tavola – delle dimensioni di 100×100 cm la cifra richiesta è di 70-80 mila euro). Alla fiera di Basilea nel 2016 Lia Rumma esponeva  l’installazione “Dormiveglia” (2010) di Ettore Spalletti, composta da una decina di lavori di diversa grandezza con prezzi che variavano dai 50 ai 500mila euro. Secondo I suoi galleristi tuttavia c’è ancora un buon margine di crescita, soprattutto dopo il suo sbarco sul mercato internazionale.  E infatti oltre ad essere acquistato dai collezionisti italiani, da qualche anno – sottolineano – ci giungono richieste anche da Regno Unito, Belgio, Francia e Stati Uniti”.


Top Price in asta
Cuscino ,  tecnica mista di 150 x 150×12 cm.  realizzata nel 1982, è stata battuta da Christie’s a Londra 137.200 euro (diritti compresi) – il doppio della stima – nell’ottobre 2016  stabilendo il nuovo record dell’artista

 

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