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Borse, volatilità in tutta Europa. Ma i bancari a Piazza Affari guadagnano

I listini sono dominati dall’incertezza: si sgonfia lo slancio arrivato dal piano di Draghi e dai dati macroeconomici americani di ieri – Continua a calare lo spread Btp-Bund – A Milano segno positivo per i titoli bancari, in particolare il Banco Popolare – FonSai vola sulla scia delle indiscrezioni sull’interesse del fondo Clessidra

Borse, volatilità in tutta Europa. Ma i bancari a Piazza Affari guadagnano

Borse europee volatili a metà giornata. I listini si muovono incerti oscillando attorno alla parità e contrastati.

Bene Milano e Londra: il Fste Mib si mantiene in territorio positivo e sale dello 0,47%, così come il Ftse 100 che sale dello 0,47%. Il Dax cede invece lo 0,12% e il Cac lo 0,01. Si conferma così l’incertezza dei listini di inizio seduta e si sgonfia lo slancio arrivato ieri dai dati americani macroeconomici e da “Il piano per le banche” di Mario Draghi, complici i possibili spiragli per l’allentamento dei requisiti di capitalizzazione delle banche e il successo dell’asta dei titoli di Stato spagnoli.

Mentre in Italia la manovra si avvia oggi al voto di fiducia, lo spread tra Btp e bund conferma la discesa iniziata ieri e si porta a 441 punti. Scende anche il differenziale tra i titoli spagnoli a dieci anni e i bund a quota 320. I listini non hanno comunque risentito particolarmente del downgrade di Fitch su sei banche tra cui anche Deutsche Bank. Nel mirino dell’agenzia di rating, che in settimana ha declassato anche le nostre assicurazioni Generali e Fonsai, anche Goldman Sachs, Barclays, Credit Suisse e Bnp Paribas. Il motivo? La credibilità nel lungo periodo.

BANCO POPOLARE VIA LIBERA ALLA MODIFICA DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
CLESSIDRA VALUTA IL DOSSIER FONSAI

E a Piazza Affari sono proprio i titoli bancari a trainare il Ftse Mib con il Banco Popolare che balza del 6,36%. L’assemblea degli obbligazionisti del Banco Popolare ha approvato la modifica del regolamento del prestito obbligazionario ‘Soft Mandatory’ da un miliardo di euro per consentire alla banca di disporre di un maggior quantitativo di azioni utilizzabile per la conversione o l’eventuale esercizio della facoltà di riscatto anticipato, mantenendo intatti i potenziali benefici patrimoniali in termini di core tier1. Bene anche Mediobanca che sale del 4,9% e Ubi del 4,9% e Mediolanum (3,80%). Rimbalza dopo la lunga serie di sedute negative Fondiaria Sai (+4,17%) sulla scia delle indiscrezioni, confermate, che il fondo di private equity Clessidra, contattata dai Ligresti, sta valutando il dossier. Della partita potrebbero anche essere altri fondi.

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