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Borse ultime notizie: Toro scatenato dopo la frenata dell’inflazione Usa. Milano vola al traino delle banche

Visco: “Non siamo lontani da una pausa dei rialzi”. Le Borse europee proseguono il rally favorite dal rallentamento dell’inflazione negli Usa. Piazza Affari allunga il passo trascinata dalle banche, in pole Mps e Bper

Borse ultime notizie: Toro scatenato dopo la frenata dell’inflazione Usa. Milano vola al traino delle banche

“Una volta che abbiamo raggiunto il livello corretto dei tassi bisogna mantenerlo per un po’ e non credo che siamo molto lontani”. Parla così il governatore della Banca d’Italia aggiungendo che la pausa avverrà “sicuramente prima della fine dell’anno”. Le parole di Ignazio Visco cadono come il miele su Piazza Affari, già elettrizzata dal calo dell’inflazione Usa. E così Milano allunga il passo davanti agli altri listini del Vecchio Continente tutti in terreno positivo.

Milano vola al traino delle banche

Piazza Affari +1% accelera a fine mattinata ad un soffio dai 29 mila punti, sotto la spinta dei titoli bancari che occupano tutte le prime posizioni della graduatoria odierna. In testa Banca Mps +2,9% su cui tornano le speculazioni sul possibile M&A. Seguono Bper, Banca Mediolanum, Banco Bpm, con variazioni superiori al 2%. Unicredit +1,6% tocca i nuovi massimi da sette anni. 

A favore del settore del mondo del credito giocano vari fattori: persistenza di tassi elevati; resilienza dell’economia; sofferenze sotto controllo. Un quadro che favorisce il rapido recupero dalla recente brutta caduta registrata in corrispondenza con la crisi delle banche regionali Usa e del fallimento di Credit Suisse.

Visco: “Non siamo lontani da una pausa dei rialzi”

Una parola in più a favore del settore bancario italiano è arrivata indirettamente stamattina anche da Visco, il quale ha ricordato che l’Italia, ricordata spesso per l’elevato debito pubblico, ha anche un punto di forza che viene invece raramente citato, vale a dire quello di un “debito privato molto basso”. Visco si è anche soffermato in modo specifico sulla situazione del sistema, raccomandando che “le banche devono accantonare per far fronte ai rischi, non distribuire profitti”.

Altre buone notizie: calano i rendimenti

Buoni spunti nel tech, lusso e tlc- Moncler +1,5%.

Da segnalare anche:

  • Stellantis +1%. Goldman Sachs alza il target price a 23 euro, da 21 euro.
  • Campari +1%. Bernstein lima il target price a 13,50 euro, era 13,6 euro.
  • Enel +1% e la controllata Enel Chile hanno firmato un accordo per cedere Arcadia Generación Solar, società cilena che possiede un portafoglio di quattro impianti fotovoltaici, al produttore di energia rinnovabile Sonnedix per un corrispettivo di 550 milioni di dollari.

Altre buone notizie arrivano dal mercato obbligazionario. Il rendimento del Btp decennale scende a 4,14%, -10 punti base. Bund al 2,50%. Il Tesoro ha collocato 1,25 miliardi di euro di BTP con scadenza 2049. Il rapporto di copertura (richiesto/assegnato) è stato pari a 1,77. Il titolo è stato emesso al 4,45% lordo.

A favore di un allentamento della stretta monetaria depone anche il dato sulla produzione industriale dell’Eurozona, solo +0,2% a maggio. Su base annua il calo è del 2,2%.

Riflettori accesi ora sull’apertura di Wall Street

Il future del Nasdaq è in rialzo dello 0,5%. Gli effetti del calo dell’inflazione si avvertono sull’andamento del Treasury Note a dieci anni a 3,81%, da 3,96% del giorno prima. Ma è scontato che la Fed aumenterà comunque i tassi di un quarto di punto il 26 luglio: preoccupa ancora l’inflazione core, sceso di poco sotto la barriera del 5%.

Giù il dollaro, poco mosso il petrolio e in rialzo il gas

Cross euro dollaro a 1,114, sui massimi dall’aprile dell’anno scorso. 

Oro a 1.960 dollari, prezzo che non si vedeva da circa un mese. Il metallo prezioso di riferimento sale per la quinta seduta consecutiva, ieri +1,3%.

Petrolio. Brent e WTI +0,4%, sui massimi da aprile. Gas ad Amsterdam +1% a 27 euro MWh. L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha tagliato nel suo ultimo bollettino le previsioni sul consumo di petrolio del 2023, l’anno si chiuderà con un incremento di 2,2 milioni di barili rispetto al 2022, il mese scorso la stima era 2,42 milioni. “La domanda mondiale di petrolio è sotto pressione a causa della contesto economico, difficile non da ultimo a causa della politica monetaria”.

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