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Borse in rosso ma Piazza Affari e l’Europa limitano i danni

Dopo il tonfo di venerdì a Wall Street e oggi sulle Borse asiatiche la tensione e la volatilità dei mercati sono palpabili – Piazza Affari apre male ma poi recupera in parte: a metà giornata perde poco più dell’1% come le altre Borse europee – Crollo iniziale di Leonardo e della galassia Agnelli che poi riducono le perdite – In controtendenza Brembo, Poste, Unipolsai e Terna.

Borse in rosso ma Piazza Affari e l’Europa limitano i danni

Dopo un avvio in profondo rosso i listini europei hanno limitato in parte le perdite. Ma Piazza Affari, dopo esser risalita sopra quota 23 mila ha ripreso a calare (alle 12.30 a quota 22.956). Negative anche Francoforte e Madrid entrambe -0,6% e Parigi -0.9%. A Londra il ribasso è superiore al punto percentuale.  

Tutti i settori restano comunque in rosso, a partire dai tech (-1,3% l’indice di settore). Stm limita i danni all’1%. Da rilevare il tonfo di Ryanair -3% nonostante profitti in aumento. Tra i peggiori anche i titoli del comparto turistico: Air France, EasyJetIAG Lufthansa mostrano tutte il segno meno.  

A favorire il recupero è stata la crescita record del terziario italiano sui livelli migliori degli ultimi dieci anni e mezzo. L’indice PMI elaborato da Markit, in gennaio è salito a 58,8: terzo mese consecutivo di rialzo e massimo da circa 12 anni.

Si sono fermate le vendite sulle obbligazioni. Il Bund a dieci anni recupero posizioni: rendimento scende a 0,73%, da 0,76% della chiusura di venerdì. Migliora anche il Btp al 2,01%, – 2 punti base. Il dollaro è scambiato sui livelli di venerdì: cross 1,246. Prosegue la caduta del Bitcoin, sotto gli 8mila dollari per la prima volta da novembre.

Brent in calo di mezzo punto a 68,10 dollari. Nel paniere delle blue chip, nuovo tonfo per Leonardo -2,5%. Barclays ha tagliato il target price a 10 euro. Deboli le auto.

Fiat Chrysler perde l’1,3%. La società potrebbe essere costretta a richiamare 104.000 autovetture a trazione diesel vendute negli Stati Uniti, in più, per chiudere un contenzioso con le autorità del Paese, dovrebbe pagare una grossa multa, lo ha scritto venerdì sera Bloomberg.

Ferrari -1%. Stamattina Equita ha confermato la raccomandazione Buy, tagliando però il prezzo obiettivo a 110 euro da 120 euro. Quasi tutti i broker hanno promosso i conti appena annunciati alzando target o raccomandazione.  Ha fatto eccezione SocGen che ha ribadito il giudizio Sell fissando un target price a 66 euro. 

Tra le blue chips si difende Enel in equilibrio, ora poco sotto i 5 euro dopo aver toccato un rialzo dell’1%. Attraverso Enel Green Power España, società per le rinnovabili della controllata spagnola Endesa, ha firmato il contratto di acquisto per 178 milioni di euro di cinque parchi eolici per una capacità totale di circa 132 MW. Italgas -1,2%. Credit Suisse alza il target price a 5,3 euro. 

Tengono le banche. Intesa Sanpaolo -0,9%. Il consiglio d’amministrazione delibera oggi sul nuovo piano industriale, domani la presentazione alla comunità finanziaria. Previsto un pay out (parte dell’utile destinata al dividendo) intorno al 70%, come media sul piano: il consensus stima nel quarto trimestre utili per 1,148 miliardi (+48%). Unicredit -0,6%. 

Generali -0,8%. Il socio De Agostini potrebbe vendere la sua partecipazione, pari a circa l’1,7%. Prysmian-1%, ha ricevuto una commessa da 40 milioni di euro in Italia. Buzzi -1,9%. Gli analisti di Equita hanno aggiornato le stime per scontare il cambio euro/dollaro peggiore delle attese, la riforma della tassazione Usa e l’effetto negativo del maltempo Usa sui volumi. Per il broker, però, i titoli del gruppo sono da buy   

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