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Borse, Omicron spegne la corsa del Toro

La diffusione della nuova variante riaccende i timori della pandemia e accresce la volatilità dei mercati – A Piazza Affari riflettori puntati su Enel e Cnh

Borse, Omicron spegne la corsa del Toro

La variante Omicron gela i bollenti spiriti del Toro dopo i record di Natale. Le vendite prevalgono sui listini asiatici, mentre sull’Europa pesa l’ipoteca del braccio di ferro con la Russia sul gas. La nota più positiva arriva dal bilancio delle vendite natalizie negli Usa: +11% rispetto a un anno fa, grazie però ad un nuovo balzo in avanti dell’e-commerce, a conferma che il contagio è tornato ovunque a far paura. Una persona su 10 a Londra è stata infettata, la Germania mette sottochiave i non vaccinati, in Italia sono 24.883 i nuovi contagi e 81 i morti; il tasso di positività sale all’11,5% per il basso numero di tamponi. La scorsa settimana ci sono stati in media 150mila nuovi casi Covid al giorno negli Stati Uniti, “ma il numero salirà di molto”, ha detto Anthony Fauci, consigliere di Joe Biden per l’emergenza. E così, da Times Square a Marina Bay (Singapore), dagli Champs Elysées alle piazze italiane si rinuncia alla festa di Capodanno.

DEBOLE TOKYO, RECORD DI CONTAGI A XIAN

In ribasso stamane Tokyo (-0,2%) e il Kospi coreano (-0,1%). La Cina denuncia il maggior numero di contagiati da 21 mesi. Nel fine settimana è raddoppiato il numero dei degenti a Xian, la città più colpita. Il Csi 300 di Shanghai e Shenzhen cede lo 0,4%. Australia, Hong Kong e Gran Bretagna sono tra i mercati chiusi oggi per festività.

MIGLIAIA DI VOLI SOSPESI, CONTRASTATO IL PETROLIO

In lieve progresso i future sulle Borse europee e sui listini americani. Si profila una giornata difficile per i titoli delle compagnie aeree: migliaia di voli sono stati cancellati per la mancanza di equipaggi, colpiti da Omicron. In crisi il settore crociere.

Contrastato stamane il petrolio: sale il Brent a 76,40 dollari il barile (+26 centesimi), in lieve calo il Wti.

LA RUSSIA FERMA ANCORA IL GAS PER L’EUROPA

Prende il via una settimana cortissima, di soli tre giorni (due per la Borsa di Londra, oggi chiusa), con un giro d’affari ridotto, com’è d’uso sotto vacanza. Ma a offuscare l’orizzonte ci pensano le tensioni geopolitiche: anche ieri sono rimasti chiusi i rubinetti del gas naturale russo rivolti verso Ovest, eloquente forma di pressione per la crisi ucraina, solo in parte alleggerita dai convogli di navi gasiere in arrivo dagli Usa.

Il braccio di ferro minaccia di compromettere il rally di fine anno dei mercati azionari, comunque avviati ad archiviare un anno molto positivo: l’S&P 500, a livello record, avanza del 26% con un rapporto p/u di 22 volte (contro 19 di un anno fa). Piazza Affari, in linea con le altre piazze europee, segue con un lusinghiero +22%.

GURU CAUTI SULLE BORSE: MORGAN STANLEY VEDE L’ANNO IN ROSSO

Molto più prudenti sono le previsioni per il 2022, terzo anno sotto la minaccia del Covid-19, condizionato dall’ascesa dell’inflazione e, di riflesso, dal movimento al rialzo dei tassi. Secondo il Wall Street Journal, la media delle banche (tredici in tutto) che hanno pubblicato previsioni per l’anno prossimo dà come risultato un rialzo degli indici pari al 4,5%. La più ottimista è BMO Bank, che scommette su +12% grazie alla spinta degli utili societari. La più negativa è Morgan Stanley: -6,9% per l’S&P, che scivola a 4.400 punti.

I BOND NON FANNO FESTA DOPO UN ANNO NERO

Deboli anche le prospettive di riscossa per le obbligazioni che pure si avviano ad archiviare l’anno peggiore dal 1999 con una perdita media del 4,8%. La crescita dei rendimenti del T bond Usa (da 0,93 a 1,49% il decennale, da 0,12 a 0,65) non è stata certo sufficiente a fronteggiare l’aumento dell’inflazione Usa, sopra il 6%. E la financial repression è destinata a proseguire anche l’anno venturo. “Più alzi i tassi quest’anno – dice Nick Hayes di Axa – più rischi di fare una marcia indietro imbarazzante l’anno prossimo”.  

In una cornice triste, condizionata dalla rinuncia alle feste di fine anno, il mondo si concentra sul futuro; i due appuntamenti finanziari di fine anno più attesi dal mercato riguardano la tecnologia del domani.

METAVERSO, BAIDU RADUNA GLI SVILUPPATORI. UN ETF IN USA

Più di cento mila sviluppatori seguiranno in questi giorni i lavori della conferenza organizzata dalla cinese Baidu sul metaverso, il mondo virtuale che non è seguito solo da Mark Zuckerberg ma comprende anche gli sviluppi nella guida autonoma, i computer quantici e il biocomputing. Si allarga intanto il fronte delle società impegnate nella realtà virtuale a 3 D. A Wall Street va alla grande l’Etf Roundhill Ball Metaverse che investe in Nvidia, Roblox, Microsoft, Meta Platforn e Unity Software.

Grande attesa anche per le novità della conferenza di Taiwan sulle novità dei chip. Al centro dell’evento ci sarà ovviamente il colosso Tsmc.

ITALIA, AL VIA LA MANOVRA. ATTESA PER IL MESSAGGIO DI MATTARELLA

Intanto, dopo il via libera del Senato, la legge di bilancio approda domani alla Camera per l’approvazione finale entro il 31 dicembre, che non sembra presentare particolari scogli per la maggioranza. Sul piano politico, il prossimo appuntamento in agenda è il discorso di fine anno di Sergio Mattarella. “Se l’Italia congeda Draghi, preparate l’elmetto”, scrive Mattia Feltri.

MOONEY PASSA SOTTO IL CONTROLLO DI ENEL ED INTESA

A Piazza Affari, pur in formazione vacanziera o quasi, non mancano i motivi di interesse. Enel e Intesa hanno siglato un accordo con il fondo di private equity CVC per l’acquisizione del 70% di Mooney, società di pagamento fintech valutata 1,385 miliardi di euro. Enel acquisirà il 50% del capitale di Mooney, mentre Intesa Sanpaolo, che attualmente detiene il 30% attraverso Banca 5, aumenterà la propria partecipazione al 50%.

AL VIA I PRESTITI DI SAIPEM E FIBER COP

Saipem ha deliberato il rinnovo per un anno del programma di emissioni di EMTN confermando l’importo massimo di 3 miliardi, di cui 2,5 miliardi di emissioni in essere al 23 dicembre.

FiberCop, operatore infrastrutturale del Gruppo Tim, ha sottoscritto con un pool di banche internazionali un nuovo contratto di finanziamento da 1,5 miliardi di euro con scadenza a 5 anni. Per Tim, l’operazione contribuisce al piano di rifinanziamento del debito che scadrà nel 2022.

IVECO, TUTTO PRONTO PER IL DEBUTTO IN BORSA

L’assemblea degli azionisti Cnh ha approvato quasi all’unanimità lo spinoff di Iveco, specializzata nella produzione di veicoli industriali e autobus.

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