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Borse oggi 23 maggio: il Tesoro italiano fa il pieno dopo lo stacco cedole e i mercati aspettano l’accordo sul debito Usa

Arriva una nuova emissione di un Btpei a 15 anni del Tesoro italiano e Dbrs promuove l’Italia – Prese di profitto sull’oro

Borse oggi 23 maggio: il Tesoro italiano fa il pieno dopo lo stacco cedole e i mercati aspettano l’accordo sul debito Usa

​​Meno 10. È cominciato il conto alla rovescia per un accordo in extremis sul tetto del debito pubblico Usa, dopo di che, parola di Janet Yellen, responsabile del Tesoro, “potrebbe succedere di tutto”. Ma i mercati, rincuorati dalle parole del repubblicano Kevin McCarthy dopo l’incontro con il presidente Biden sono ancora convinti che l’intesa alla fine ci sarà. 

Nell’attesa, i mercati galleggiano senza gloria né infamia, rassegnati a rinviare ancora di qualche mese la fine della lunga stagione del rialzo dei tassi, ostacolata dall’inflazione che non accenna a rientrare. La fase di stallo potrebbe essere interrotta dai dati sulla manifattura in arrivo in mattinata. Ma la sensazione è che gli indici, giunti sulla soglia di nuovi massimi (l’MSCI World che fotografa l’andamento delle principali borse mondiali ieri ha chiuso a 2.845 punti, sui massimi da agosto 2022), potrebbero assestarsi in assenza di una forte spinta positiva che non si vede. 

Dbrs promuove l’Italia, pioggia di cedole su Milano 

Nell’attesa i listini europei sembrano avviati ad un’apertura in lieve progresso. Ieri Le borse europee hanno chiuso contrastate: indice EuroStoxx 50 -0,3%. Dax di Francoforte -0,2%, a ridosso dei massimi storici ritoccati venerdì.

Milano -0,7% dopo il maxi stacco cedola: 61 società, tra cui 19 blue chip del FtseMib hanno staccato il dividendo con un impatto sull’indice principale della borsa italiana stimato in 1,7% ovvero circa 350 punti. Al netto di questo effetto, dunque, l’indice, spinto dai bancari, è salito. Stamattina, in avvio, Piazza Affari viaggia a -0,24%

L’economia italiana migliora nonostante gli shock degli ultimi anni, dice in un report Dbrs, che il mese scorso ha lasciato invariato il rating dell’Italia a ‘BBB high’ con outlook stabile. L’agenzia di rating scrive che l’Italia ha registrato una ripresa post-Covid migliore delle attese e una crescita più forte di altri Paesi. Gli analisti prevedono “un livello di crescita economica più elevato rispetto al periodo pre-pandemico, insieme a un graduale miglioramento del bilancio pubblico che contribuirà alla futura diminuzione del rapporto debito/Pil”.

Un nuovo Btp a 15 anni, spread fermo a 184 punti

Finale contrastato ieri per i Btp dopo l’annuncio di una nuova operazione sindacata del Tesoro. È attesa in mattinata l’emissione di un nuovo Btpei a 15 anni per cui il Tesoro ha dato mandato ieri ad un pool di banche. Il titolo è indicizzato all’inflazione dell’area euro.

Il tasso del decennale si è attestato a 4,31% dopo aver concluso a 4,26% la seduta precedente. Inchiodato sui 184 punti lo spread con il Bund.

Il governatore della Banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau, ha cercato di gettare acqua sul fuoco. L’Eurozona raggiungerà il picco dei tassi nei suoi prossimi tre incontri, non necessariamente rialzando ad ogni riunione, ha detto, secondo quanto riportato da Bloomberg. Per il governatore è stato “saggio e cauto” rallentare il passo dei rialzi a 25 punti base questo mese, mentre la Bce monitora l’effetto della restrizione senza precedenti fatta finora. “Abbiamo già completato la maggior parte del nostro percorso di rialzi, e siamo chiaramente in territorio restrittivo”, ha detto Villeroy. Ora “abbiamo tre possibili consigli direttivi per alzare o fare pausa”, ha aggiunto.  

Meta (-2,4%) assorbe la stangata Ue

Wall Street ha chiuso ieri poco mossa, S&P500 piatto e Nasdaq +0,5% con il nuovo frazionale massimo da agosto a 12.756 punti. 

La multa di 1,2 miliardi di dollari inflitta dalla Ue a Meta Platform -2,4% non ha impressionato Wall Street. La società è stata multata dall’Unione Europea per aver trasferito negli Stati Uniti i dati sugli utenti europei.

Pesa di più l’embargo della Cina sui prodotti Micron -3%. L’agenzia per la sicurezza informatica cinese ha vietato agli operatori di “infrastrutture informatiche critiche” del Paese di acquistare prodotti dall’azienda statunitense che non hanno superato l’esame della sicurezza della rete.

I falchi della Fed continuano a tenere alta la tensione. Ieri il presidente della Fed di St Louis, James Bullard, uno dei membri del Federal Open Market Committee più intransigente nella lotta all’inflazione, ha detto che si aspetta “altri due rialzi dei tassi d’interesse, quest’anno”. Secondo il banchiere centrale, l’inflazione “resta ancora troppo alta e questa è una ragione per sostenere altri rialzi dei tassi”. L’inflazione di fondo “non è cambiata molto nei mesi recenti”, ha aggiunto. Il mercato del lavoro “sta rallentando, ma questo non significa che ci sarà una recessione”. Secondo lui i Fed Funds potrebbero arrivare anche al 5,75%.

Giappone, riparte l’industria. Migliora la fiducia del Kospi

Una nota positiva è già arrivata stamane dai dati Pmi del Giappone. Per la prima volta da ottobre, aumenta l’attività manifatturiera in Giappone: l’indice Jibun Bank Manifatturiero è salito a 50,8 in maggio, dal 49,5 di aprile.

Nel finale di seduta però l’indice Nikkei ha chiuso in lieve ribasso interrompendo al nono giorno la striscia positiva. 

Kospi di Seul +0,6%. L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dalla banca centrale della Corea del Sud è salito in maggio sui massimi degli ultimi dodici mesi.

L’Hang Seng di Hong Kong, positivo nell’avvio delle contrattazioni, ha invertito la rotta e perde lo 0,6% nel giorno della pubblicazione dei dati sull’inflazione. Nella città Stato i prezzi al consumo sono saliti in aprile del 2,1%, il consensus era +2%, in marzo la crescita dei prezzi era stata dell’1,7%.

CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,4%.

Prese di profitto sull’oro

Oro in ribasso a 1.963 dollari. Il prezzo rimane sui minimi da inizio maggio, condizionato dall’incertezza sul tetto del debito, ma soprattutto da una forte dose di prese di profitto scattate a ridosso dei massimi storici.

Espinet fa la pace con il Fisco, doppia batosta per la Juventus

Esprinet ha chiuso un contenzioso con il fisco italiano, la società pagherà oltre 33 milioni di euro , a fronte di una pretesa originaria complessiva superiore a 220 milioni di euro.

Tim: sono attese per martedì le risposte del consorzio CDP-Macquarie relativamente alle richieste di chiarimento di TIM sull’offerta da 19 miliardi di euro per la rete fissa del gruppo telefonico, secondo due fonti vicine alla situazione. Secondo una delle fonti, le risposte vanno parzialmente incontro alle richieste di TIM sulle questioni antitrust.

Media For Europe stasera presenta i conti del trimestre. Secondo indiscrezioni, Comcast intende vendere SKY Deutschland a Prosieben, operazione che non gradita a MFE  

Juventus: la Corte Federale d’Appello della FIGC ha inflitto al club dieci punti di penalizzazione nella corrente stagione di Serie A nell’ambito del cosiddetto “caso plusvalenze”.

Moncler: DBK alza il target price a 75 euro.

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