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Borse, Milano in tensione. Fonsai-Unipol, incontro con Antitrust e poi rilancio di Palladio-Sator

Piazza Affari negativa all’avvio di una giornata campale per l’affaire Fonsai-Unipol: la società di Ligresti incontra l’Antitrust e la compagnia delle coop tiene a Bologna la sua assemblea – Ma Meneguzzo e Arpe non mollano e in serata presenteranno la loro nuova offerta – Occhio anche a Rcs che sta per scegliere il nuovo ad e a Telco che ricapitalizza.

Borse, Milano in tensione. Fonsai-Unipol, incontro con Antitrust e poi rilancio di Palladio-Sator

FONSAI-UNIPOL, STASERA IL RILANCIO DI PALLADIO-SATOR

MEZZA ASIA FESTEGGIA, USA VERSO UNA PARTENZA OK

L’Australia, l’unico Paese che ha conquistato la tripla A nell’ultimo anno, si accinge a tagliare domani i tassi di mezzo punto. E’ la scommessa che ha spinto al rialzo le Borse asiatiche aperte nell’ultimo lunedì di aprile: sono fermi per festività i listini di Giappone, Vietnam e Cina. Ad Hong Kong il rialzo supera l’1,2%. In grande evidenza a Seul il colosso Samsung +5,7%.

Positivi i future sulle Borse americane. Venerdì gli indici avevano chiuso con il segno positivo: S&P + 0,24%, Dow Jones +0,18% e Nasdaq +0,61%.

Chi vuol provare il brivido di porre domande a Paul Krugman, premio Nobel dell’Economia, in merito al suo violento attacco nei confronti di Ben Bernanke, accusato di aver “tradito” come banchiere centrale le sue idee da economista, potrà collegarsi oggi pomeriggio via blog del New York Times. L’economista sarà collegato in diretta.

Settimana corta ma intensa per la Corporate Italia: Unipol-Fonsai, prove di ripartenza dopo il brusco stop imposti dall’Antitrust. Stasera si riunirà il consiglio di amministrazione diPremafin per fare il punto sulla situazione. In precedenza, i vertici della finanziaria si incontreranno con l’Antitrust. Sempre oggi è previsto un vertice tra Fonsai ed Isvap, che ha chiesto un aumento di capitale da 1,1 miliardi.

A Bologna, intanto, si terrà l’assemblea per l’approvazione del bilancio di Unipol, occasione per avere il giudizio di Carlo Cimbri dopo la sospensione chiesta dall’Autorità.

Ma, soprattutto, oggi scade la “vecchia” offerta Sator-Palladio per Fonsai, che sarà riproposta già stasera in termini nuovi: un’operazione da 800 milioni, per la metà in arrivo dalle due finanziarie, i restanti 4-500 milioni da raccogliere sul mercato grazie anche a un consorzio di garanzia alternativo a quello di Mediobanca. Sono disponibili, secondo voci, almeno tre banche estere (una dovrebbe essere Jp Morgan) disposte a garantire questo tipo di aumento, soprattutto se a guidare il rilancio sarà lo stesso Arpe, secondo ambienti vicini all’ad di Profilo.

Spenti i riflettori sull’assemblea di Generali, l’attenzione si sposta sul meeting di Rcs Media Group che dovrà approvare la nomina del nuovo cda sotto la guida di Angelo Provasoli. Ma si dà per scontato che dall’assemblea di mercoledì non emergerà il nome della nuova guida operativa di via Solferino, in sostituzione di Antonello Perricone: il lavoro dell’head hunter Spencer Stuart non è ancora terminato. Ma non mancano comunque i motivi di richiamo: 1) il nuovo peso di Giuseppe Rotelli, primo azionista del gruppo; 2) la presentazione del cda “indipendente”; 3) le prime indicazioni sulle prossime mosse finanziarie e gestionali, per quanto non sia ancora stato scelto il manager che dovrà guidare la missione. Ma, soprattutto, cresce l’attesa per l’intervento promesso da Diego Della Valle, azionista con le mani libere dopo l’uscita dal patto.

L’appuntamento dei soci Telco è fissato per giovedì 3 maggio. Quel giorno, infatti, i soci della “scatola” che detiene il 22,5% di Telecom Italia (Generali, Mediobanca, Intesa e Telefonica) dovranno metter mano al portafoglio: il cda di Telco, come anticipato da Giovanni Perissinotto all’assemblea delle Generali, dovrà esaminare un aumento di capitale che “sarà sottoscritto da tutti i soci”. L’ammontare esatto dell’operazione non è ancora noto, perché dipenderà dalla quota di prestiti che occorrerà rifinanziare.

A maggio scade il finanziamento da 1,3 miliardi di cui è capofila Unicredit, a giugno il prestito a 600 milioni di Monte Paschi e a ottobre saranno da rimborsare 260 milioni a Ge. Va poi considerato il prestito obbligazionario da 1,3 miliardi dei soci, in scadenza a giugno ma rinnovabile fino all’aprile 2013. Qualunque sia la formula finanziaria adottata, i soci dovranno ridimensionare lo sbilancio tra il valore di mercato della partecipazione, 2,6 miliardi, il valore di carico, 5,4 miliardi, e l’ammontare dei debiti, 3,4 miliardi.

Nell’agenda della settimana spiccano anche diverse trimestrali di rilievo. Su tutti i conti trimestrali di Finmeccanica, la holding pubblica della difesa in piena tormenta giudiziaria, che saranno annunciati dopo il consiglio di giovedì. In cantiere anche la trimestrale della controllata Ansaldo Sts. Sempre giovedì appuntamento con il cda di Carraro (la prima trimestrale dopo il passaggio tra generazioni nella multinazionale veneta): il giorno dopo in programma i cda di Italcementi, Indesit e Safilo.

Il bilancio della settimana scorsa evidenzia una performance positiva del 2,7% a Milano. Un ottimo risultato se si pensa che lunedì sembrava di essere sull’orlo della catastrofe, con la Borsa di Milano che perdeva il 3,8%.

Positive anche le altre Borse europee, seppure con meno entusiasmo: Londra è salita dello 0,4%, Parigi +1,1% Francoforte +0,7%. Nel corso della settimana l’indice complessivo europeo Stoxx 600 è salito dello 0,6%. Dall’inizio dell’anno questo indice segna una performance positiva del 5,8%, mentre l’indice FtseMib è negativo del 2%.

Una settimana di relax, almeno in teoria, per la gestione del debito: la prossima asta del Tesoro si terrà infatti giovedì 11 maggio. Intanto, sul mercato dei titoli di Stato, il Tesoro ha collocato in settimana sia Bot a sei mesi che Btp a diverse scadenze per 5,94 miliardi di euro, su un ammontare massimo annunciato di 6,25 miliardi, nonostante le turbolenze legate al downgrade della Spagna da parte di S&P.

Sul mercato secondario il Btp benchmark ha chiuso con un rendimento al 5,60% e spread con Bund a 390 punti (-3 punti rispetto a ieri).

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