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Borse, l’Europa scivola sull’America: dati macro Usa deludenti

Negativi i listini di Milano e Madrid, guadagni contenuti per gli altri: dopo una partenza sprint, sulle Borse europee si è fatta sentire l’influenza negativa dei dati macro presentati oggi negli Usa – In particolare nel settore privato americano sono stati creati meno posti del lavoro del previsto – Intanto Ben Ammar ha smentito di essere interessato a LA7

Borse, l’Europa scivola sull’America: dati macro Usa deludenti

Anche i più bravi sbagliano: John Paulson, il re degli hedge fund, dopo le scommesse vincenti contro i mutui subprime, questa volta ha scommesso contro l’Europa, ipotizzando un peggioramento della crisi del debito sovrano. E, almeno per il momento, ha perso. Lo riporta Bloomberg che cita il discorso che Paulson ha fatto agli investitori nei suoi fondi durante l’assemblea annuale che ha tenuto a New York a porte chiuse. Paulson ha affermato che l’Europa rappresenta la maggior parte delle perdite che ha subito quest’anno. La sua strategia basata su un giudizio di futuro fallimento della valuta unica europea. Ma, dopo le prese di posizione del governatore della Bce Mario Draghi in luglio a sostegno dell’euro, anche il mago Paulson ha corretto la sua strategia.

Proprio oggi l’Esm ha iniziato a svolgere attivamente il suo ruolo di meccanismo permanente di salvataggio dell’Eurozona lanciando per la prima volta titoli di debito per un ammontare complessivo di circa 39,5 miliardi di euro per raccogliere fondi con cui permettere la ricapitalizzazione del sistema bancario spagnolo. Le note emesse dall’Esm saranno trasferite nei prossimi giorni al Frob, il fondo di ricapitalizzazione del sistema bancario del governo spagnolo. Sul via libera europeo agli aiuti alle banche e in Grecia, i mercati hanno aperto positivi spinti anche dalle affermazioni del nuovo leader del partito comunista cinese a favore del sostegno della crescita economica e della domanda interna.

Anche la Spagna è riuscita a collocare bond decennali con tassi in calo e sui minimi da settembre 2011 anche se l’asta non ha fatto sold out, si è fermata nella parte alta della forchetta a 4,25 miliardi su 4,5. Bene anche gli spread francesi che nonostante la perdita della tripla A viaggiano a soli 63 punti base sopra il bund e con il rendimento dei 10 anni sceso oggi per la prima volta nella storia sotto il 2%.

Ma gli umori di Wall Street hanno appesanti i listini europei che hanno chiuso contrastati. Sono scivolati in territorio negativo Madrid -0,24% e Milano -0,54%, con lo spread che è tornato a salire a quota 311 pounti base dopo essere sceso sotto i 300 punti negli ultimi giorni. Positivi invece Francoforte +0,26%, Parigi +0,28%, Londra +0,39%.

L’euro dollaro è in leggero calo (-0,15%) ma si mantiene sopra quota 1,30 mentre il Wti è in calo a 87.97 dollari al barile (-0,6%). Wall Street ha aperto contrastata dopo una serie di dati macro. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones sale dello 0,12% e il Nasdaq cede l’1,07% appesantito da Apple e Oracle. Citigroup sale del 5% dopo l’annuncio del nuovo piano di ristrutturazione che prevede 11.000 licenziamenti e oneri straordinari per circa 1 miliardo di dollari nei conti del quarto trimestre.

Sugli indici americani pesano i rinnovati timori sulla difficoltà di un accordo tra repubblicani e democratici sul fiscal cliff ma anche la delusione per il dato Adp: nel settore privato sono stati creati meno posti di lavoro di quanto atteso.

Non bastano a sostenere i mercato gli altri buoni dati macro: la revisione al rialzo della produttività del terzo trimestre al 2,9%, l’indice Ism che a novembre è salito oltre le attese a 54,7 da 54,2 di ottobre, e la crescita dello 0,8% oltre le attese degli ordini all’industria di ottobre.

A Piazza Affari sul Ftse Mib brilla Azimut +3,44%, Stm +2,78%. Mediaset sale dell’1,77% dopo il balzo di ieri in scia a un report positivo di JpMorgan. Alcuni analisti ritengono ci sia appeal speculativo sulla pay Tv.

Intanto oggi Tarak Ben Ammar (Prima Tv) ha rivelato in conferenza stampa a Milano l’acquisto della tv egiziana ON TV da Sawiris confermando di non essere interessato a LA7. Domani è atteso il cda di Telecom per fare il punto sulle offerte pervenute per Telecom italia Media e lo scorporo della rete, ma anche dell’offerta dello stesso Sawirisi di entrare nel capitale con un chip da tre miliardi.

Buzzi Unicem sale dell’1,76% e Finmeccanica dell’1,16%. Gli occhi sono sulla cesisone di avio e di Ansaldo Energia. Per quest’ultima si allarga la cordata italiana, stando alle indiscrezioni, mentre Passera ha detto di vedere con favore una ifferta seria da parte di una cordata italiana. Tra le midcap brilla Piaggio +5,71%dopo che Citigroup ha alzato il giudizio a buy.

In fondo al Ftse Mib Saipem -4,33%, sospesa da metà giornata per tutta la seduta in Borsa in attesa di comunicato dopo che indiscrezioni hanno indicato un cambio al vertice in seguito all’inchiesta che ha travolto in Algeria, la compagnia petrolifera di Stato, Sonatrach, per corruzione e malversazione e che ha coinvolto diverse società straniere. Giù anche Ferragamo -1,96%, Ansaldo Sts -1,89% ed Eni -1,76%, Mps -1,71% dopo il no giunto ieri sera della Commissione finanze del Senato alle novità introdotte la settimana scorsa sui Mef bond (obbligazioni del ministero dell’economia e delle finanze), vale a dire la possibilità di rimborso tramite emissione di altri bond Monti bond. Negative anche Unicredit (-0,48%) e Intesa (-1,06%)

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