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Borse in rosso ma scintille del pharma per i vaccini

Gli annunci e le incertezze sui vaccini condizionano anche le Borse e l’andamento a due velocità dei titoli pharma: grandi balzi in avanti di Novavax e Moderna, vendite su J&J.

Borse in rosso ma scintille del pharma per i vaccini

Tornano le vendite sui listini europei, al termine di una settimana in altalena, condizionata dalla guerra dei vaccini e dal clima perturbato di Wall Street, alle prese con le speculazioni dei piccoli investitori sopra titoli su cui i grandi investitori professionisti hanno fatto molte vendite allo scoperto, cioè delle scommesse al ribasso. 

Piazza Affari perde l’,57% fermandosi a 21.572 punti base in linea con Francoforte -1,7%, mentre fanno peggio Parigi -2,02%, Madrid -2,29% e Londra -2%. Viaggia in rosso anche a Wall Street, dopo il rimbalzo della vigilia, nel giorno in cui Johnson & Johnson (-3%) rende noto che il suo vaccino monodose contro il coronavirus è efficace al 72% negli Stati Uniti, ma in presenza di varianti la sua protezione scende al 66% e addirittura al 57% in Sudafrica. 

In tema di vaccini intanto in Europa anche Moderna ha tagliato le forniture, del 20%, mentre l’Ema ha rilasciato il via libera al siero di AstraZeneca per i maggiori di 18 anni. Resta controversa però l’interpretazione del contratto con la Ue, che la Commissione ha anche pubblicato. Per fare il punto sulle prospettive della campagna di vaccinazione dell’area la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen avrà un incontro virtuale domenica prossima con i ceo di un certo numero di aziende farmaceutiche produttrici.

L’avversione al rischio rilancia l’appeal dell’oro. Il contratto aprile 2021 sale dell‘1%, portandosi a 1860,30 dollari l’oncia. S’impenna anche l’argento, che si apprezza quasi del 5%. Il metallo potrebbe essere nel mirino dei trader dilettanti che stanno sconquassando Wall Street. Come scrive oggi Ugo Bertone su First “Giovedì le quotazioni dell’argento, sono salite del 4% in accelerazione da +2,5% di mercoledì sull’onda dell’aumento dei compratori. Non è escluso che la folla dei traders abbia inquadrato nel mirino l’argento, materia prima tradizionalmente venduta allo scoperto dai grandi nomi di Wall Street. JP Morgan è il primo della lista dei soggetti ad avere posizioni short aperte”.

Nell’azionario torna in orbita a New York GameStop (sospesa in volatilità per un rialzo superiore all’83%), che ieri ha perso il 43%, dopo che Robinhood e altre piattaforme di trading ne avevano bloccato gli acquisti. La Sec, cioè l’autorità di vigilanza americana, ha comunicato che sta monitorando attentamente l’estrema volatilità dei prezzi sui mercati con l’intenzione di proteggere gli investitori retail dalle manipolazioni di mercato.

Fra le materie prime è poco mosso il petrolio. Il future Brent aprile 2021 tratta a 55,30 dollari al barile (+0,3%). Sul mercato valutario l’euro resta in zona 1,21 contro il dollaro, nel giorno in cui sono usciti i dati sul pil tedesco nel quarto trimestre. L’economia della locomotiva dell’area è cresciuta solo dello 0,1% a causa della seconda ondata di contagi che ha tarpato le ali dopo la ripresa del terzo trimestre. 

Il clima negativo si riflette particolarmente su settore bancario a livello continentale con inevitabili riflessi anche in Piazza Affari. Sul listino principale perdono Bper -2,5%: Unicredit -2,2%; Intesa -1,55%; Banco Bpm -1,68%.Fuori Mps cede il 2,64%, dopo il varo del capital plan da da presentare alla Bce. 

La blue chip che registra il maggior ribasso è Amplifon, -3,31%. Male Saipem -3,26%; Interpump -3,19%; Moncler -3,08%; Unipol -2,58%; Prysmian -2,56%; Enel -2,5%.

Poste, -1,92,%. La società rende noto che è stata completata l’acquisizione, da PostNL European Mail Holdings BV e Mutares Holding – 32 GmbH, dell’intero capitale sociale di Nexive Group S.r.l..Il prezzo d’acquisto dell’intero capitale è pari a 34,4 milioni, sulla base di un Enterprise Value di 50 milioni e di un indebitamento netto di 5,6 milioni.

La piccola pattuglia delle blue chip in rialzo comprende Diasorin +1,63%; Recordati +1.4%; Stm +0,79%; Pirelli +0,72%; Ferrari +0,67%; Leonardo+0,49%; Hera +0,07%. Nonostante la crisi di governo, il secondario mantiene l’intonazione positiva dei giorni scorsi. Lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 116 punti base (-1,95%) e il tasso del Btp resta inchiodato a +0,61%.

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