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Borse in ripresa, Btp sotto il 5%: in attesa della Grecia e della carica dagli Usa

In attesa che si sciolga l’enigma greco, i listini europei guardano ai dati incoraggianti sull’occupazione Usa, resi noti questo pomeriggio – Sulla scia di questa fiducia le maggiori piazze finanziarie sono positive – Intanto il Btp decennale è tornato sotto la soglia psicologica del 5%: il rendimento è pari al 4,95%

Borse in ripresa, Btp sotto il 5%: in attesa della Grecia e della carica dagli Usa

In attesa che, finalmente, si sciolga l’enigma greco, i mercati finanziari guardano oltre Atlantico. Questo pomeriggio sono stati pubblicati i dati sull’occupazione del settore privato statunitense: in febbraio sono stati creati 216mila nuovi posti di lavoro. Era la verifica più attesa sulla tenuta della ripresa dell’economia americana. Il consensus degli economisti è per 215 mila nuovi posti di lavoro. Le Borse europee presentano tutte il segno positivo, grazie al rimbalzo dei settori più sacrificati: auto e bancari.

A Milano l’indice Ftse/Mib avanza dello 0,94% , davanti a Pasrigi +0,73 e Londra +0,34%. Più prudente il Dax di Francoforte: +0,27%.

Il dato più importante, però, viene dai titoli di Stato. Il Btp decennale, infatti, è tornato sotto la soglia psicologica del 5%: il rendimento è pari al 4,95% (da 5,05% di stamattina) e lo spread con il Bund si restringe a 316 punti (-10 punti). L’andamento del debito sovrano lascia ben sperare sulla trattativa greca, dopo lo scambio di ultimatum tra creditori privati ed Atene. Da Parigi Jean Lemierre, che tratta la questione per Bnp Paribas (una delle banche più coinvolte) fa sapere tramite Le Monde che l’ eventuale passaggio a un’operazione non più volontaria rischia di portare a una modifica di alcuni dei termini dell’accordo da parte di Atene e delle autorità europee. “E’ impossibile essere certi del risultato di questo processo”, ha detto il banchiere al quotidiano. “Ma il successo dell’offerta è nell’interesse di tutti”: il default disordinato della Grecia avrebbe conseguenze “molto serie” per la zona euro, inclusa ha ammonito Lemerre.

Intanto le banche prendono una boccata d’ossigeno. A Milano, il Banco Popolare sale del 6%, Pop.Milano guadagna il 4,1% come il MontePaschi. Intesa sale del 2,1%, Unicredit +1,8%. Oggi a Milano si terrà una riunione del comitato governance dell’istituto, e a lato si terrà anche un vertice fra le fondazioni azioniste, CariVerona (3,5% del capitale), CrT (3,8%) e Carimonte (2,9%). Il tema, ovviamente, sarà la scelta del candidato alla successione di Dieter Rampl, da sottoporre poi ai principali soci privati della banca, e cioè Leonardo Del Vecchio che ha poco più dell’1%, Diego Della Valle e Gaetano Caltagirone, che hanno entrambi circa l’1%.

Fra i nomi che circolano, figurano due economisti come l’ex presidente di Borsa Italiana, Angelo Tantazzi, e l’ex presidente dell’Eni e dell’Iri, Gian Maria Gros-Pietro.

In rialzo anche Fondiaria Sai +1,8% alla vigilia della scadenza dei termini fissata da Sator e Palladio per l’accettazione della loro offerta. Oggi si riunisce il consiglio di amministrazione di Premafin che è intenzionato a chiedere alla controllata Fonsai di rivedere al ribasso i termini dell’aumento di capitale, fissate nel momento più acuto della crisi.

Recupera Fiat +1,6% dopo la botta del 6% di ieri. Marchionne vede la ripresa del mercato solo nel 2013. Al contrario Finmeccanica perde l’1,2% dopo le indiscrezioni su una maxi perdita 2011 di 2,3 miliardi di euro. Brillanti StM+2,1% e Prysmian +3,1%.

Di rilievo la performance di Ferragamo che sale del 3,4%, spinta dalle indiscrezioni secondo cui il governo di Pechino si appresterebbe a ridurre le tasse sull’import di alcuni prodotti di consumo e di lusso. Ferragamo realizza in Asia oltre un terzo dei ricavi.

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