Condividi

Borse in rialzo (non il Nasdaq), dollaro forte, petrolio in recupero

Un’altra seduta positiva per tutti i listini azionari, salvo il Nasdaq – Piazza Affari ancora tra le migliori – Il dollaro consolida il suo rapporto con l’euro – In netto recupero il petrolio

Borse in rialzo (non il Nasdaq), dollaro forte, petrolio in recupero

Il rimbalzo del petrolio favorisce oggi una chiusura in frazionale rialzo per tutti i listini europei e un avvio parzialmente positivo a Wall Street, dove il Dow Jones e l’S&P500 toccano nuovi record nelle prime ore di scambi, mentre il Nasdaq perde lo 0,5%. Brent e Wti guadagnano circa il 3% e il petrolio del mare del Nord torna sopra i 70 dollari al barile (al momento 70,90).

Si vola dunque alto, seppur a velocità moderata, in attesa delle mosse della Fed, anche alla luce di quanto rivelerà domani l’andamento dell’inflazione Usa di luglio. A proposito della banca centrale a stelle e strisce, il WSJ scrive che la poltrona del numero uno è a rischio e che, a febbraio prossimo, Jerome Powell, scelto la prima volta dall’ex presidente americano Donald Trump, potrebbe non essere confermato per il secondo mandato quadriennale.

Il tema politico del giorno è l’approvazione del maxipiano Biden da mille miliardi di dollari per le infrastrutture, dopodiché il Senato si occuperà del budget, con il piano da 3.500 miliardi di spesa che dovrebbe passare con il solo appoggio democratico.

Sul mercato valutario si afferma anche oggi il super dollaro, che sovrasta l’euro dello 0,19%, con il cambio intorno a 1,172. Piatto l’oro spot, dopo le recenti perdite, a 1728,8 dollari l’oncia.

Nel complesso i listini restano vicini ai massimi storici e anche l’indice europeo Stoxx 600 aggiorna il suo record, nonostante lo Zew tedesco, che misura la fiducia degli investitori teutonici, abbia deluso, scendendo a 40,4 punti dai 63,3 di luglio, ben al di sotto dei 55 punti attesi.

In questo scenario Francoforte sale dello 0,15%; Parigi +0,1%; Madrid +0,33%; Amsterdam +0,43%; Londra +0,4%.

Piazza Affari si apprezza dello 0,24%, a 26.201 punti, e consolida un livello che non si vedeva dal 2008. Così, mentre con il passare delle ore la notte di San Lorenzo si avvicina, un po’ di polvere di stelle si deposita su Moncler, che chiude in rialzo del 2,41%, a 61,20 euro per azione. Nel lusso continua a brillare Ferragamo (+1,67%), dopo il balzo di ieri.

Tra i petroliferi bene Saipem (+2,61%), Eni (+0,64%) e Tenaris (+0,6%).

Nell’industria, Prysmian sale dell’1,36% a 31,40 euro, dopo aver migliorato il suo massimo storico nel corso degli scambi a 31,76. A incoraggiare gli acquisti sono le prospettive di crescita indicate dall’ad, Valerio Battista, al Sole 24 Ore. Inoltre, ieri la società ha ricevuto la consegna da parte di Fincantieri (+0,2%) della nave da record Leonardo da Vinci, un asset unico che va ad aggiungersi all’attuale flotta del gruppo di navi posacavi all’avanguardia e che permetterà un’esecuzione più efficiente e sostenibile dei progetti a livello internazionale per lo sviluppo di reti elettriche smart e green, supportando la transizione energetica.

La crescita è frazionale per Buzzi (+0,78%), nell’attesa di stringere nuovi affari a seguito del piano infrastrutturale nord americano. Più solido il progresso di Cnh (+1,67%).

I cali sono da attribuire in massima parte a prese di beneficio su titoli che hanno corso recentemente. Tra le banche scendono Banco Bpm (-0,84%) e Bper (-0,39%), mentre si confermano in progresso Intesa (+0,15%) e Unicredit (+0,31%).

Nel resto del comparto, Mps risale dello 0,81%. Ieri l’agenzia di rating Dbrs ha tagliato il rating sul debito subordinato della banca senese a CCC da B (low) a causa dell’aumento del rischio che tali bond possano essere oggetto di un burden sharing nell’ambito della potenziale acquisizione dell’istituto da parte di Unicredit. Gli effetti del downgrade si vedono sui tre titoli subordinati della banca senese tutti in calo nelle varie scadenze.

Negli altri settori Stm perde lo 0,34% dopo il record della vigilia.

Scendono Nexi (-0,8%), Hera (-34%) e Unipol (-0,33%).

Tra i minori, prosegue il debutto d’oro di Ulisse Biomed, società di biotech della diagnostica quotata all’Aim, che anche oggi aggiunge un +28,4% ai guadagni delle sue prime sedute (+61,05% venerdì, agli esordi, e +25,74% ieri).

Sul secondario lo spread tra il benchmark decennale italiano e quello tedesco scende a 106 punti base (-1,06%) e il tasso del Btp arretra +0,54%.

Commenta