Le Borse europee aprono in lieve rialzo, grazie al positivo slancio dei mercati asiatici e a Wall Street in crescita nella seduta precedente, in una giornata dominata dall’attesa per la riunione della Bce. Un rialzo dei tassi di 25 punti base è ormai dato per certo, complice un’inflazione complessiva scesa sotto il target del 2%. Nonostante la nuova stretta commerciale decisa da Washington — con il presidente Donald Trump che ha firmato il raddoppio dei dazi su acciaio e alluminio, da oggi mercoledì 4 giugno al 50% — il sentiment resta costruttivo. Nel frattempo, dagli Stati Uniti arriva una nuova bordata da Elon Musk, che definisce la legge fiscale di Trump “un abominio disgustoso” che “porterà l’America alla bancarotta”. L’ex alleato del presidente critica duramente l’aumento del debito pubblico previsto dalla legge, sottolineando come graverà sui cittadini americani con un “debito schiacciante e insostenibile”, mentre Repubblicani e Senato si preparano a una lotta all’ultimo voto.
Nel dettaglio, Francoforte avanza del +0,74%, Parigi cresce dello +0,36%. Londra apre in lieve progresso con il Ftse100 a +0,06%, mentre a Milano il Ftse Mib segna un +0,32% a 40.203 punti.
I dazi Usa su acciaio e alluminio entrano in vigore, si salva il Regno Unito
La nuova sovrattassa è entrata in vigore oggi alle 6.01 (ora italiana). Secondo Trump, l’inasprimento delle tariffe è necessario per adeguare le importazioni e proteggere la sicurezza nazionale, colpita – a suo dire – dalla concorrenza sleale di paesi che esportano a prezzi troppo bassi, minando la competitività dell’industria siderurgica americana. Le nuove misure, estese anche ai prodotti derivati, hanno l’obiettivo di contrastare il dumping e sostenere la produzione interna, anche se gli effetti nell’immediato rischiano di tradursi in un aumento dei costi per le imprese statunitensi, che saranno chiamate a sostenere direttamente il peso dei dazi. La creazione di capacità produttive alternative sul suolo americano, infatti, richiederà anni.
Un’esenzione importante riguarda il Regno Unito: le importazioni di acciaio e alluminio britannico continueranno a essere soggette alla vecchia aliquota del 25%, in virtù dell’accordo commerciale bilaterale firmato a maggio. Londra resta, per ora, l’unico partner privilegiato, mentre il Giappone ha fatto sapere di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da Washington, e per la Cina si parla di un possibile colloquio imminente tra Trump e il presidente Xi Jinping.
Asia in rialzo con il traino tech: Nvidia supera Microsoft, Tokyo corre con i chip
Le Borse asiatiche avanzano con decisione, seguendo il passo di Wall Street, dove ieri l’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,6% e il Nasdaq dello 0,8%, grazie ai dati solidi sul mercato del lavoro Usa che confermano la resilienza dell’economia nonostante le politiche commerciali aggressive della Casa Bianca. Il Nasdaq, in particolare, ha azzerato le perdite da inizio anno, alimentando l’ottimismo globale.
In questo clima, la tecnologia continua a brillare: Nvidia sorpassa Microsoft e diventa la società con la maggiore capitalizzazione al mondo (3,45 mila miliardi contro 3,44 mila miliardi). Il rally dei semiconduttori spinge anche l’indice Sox, in crescita del 2,72%, e trascina le piazze asiatiche. A Tokyo il Nikkei guadagna lo 0,93% e si avvicina alla soglia dei 38.000 punti. Tra i titoli in evidenza, Toyota Motor sale dell’1,85% dopo aver annunciato un’Opa su Toyota Industries, mossa che segna un passo avanti verso la semplificazione della sua struttura azionaria.
Il sentiment giapponese è sostenuto dall’indebolimento dello yen (ora a 144 sul dollaro) e dai buoni dati sulle offerte di lavoro statunitensi. Tuttavia, alcuni analisti mettono in guardia: con il Nikkei tornato nella fascia 38mila–40mila punti e multipli sopra la media, ulteriori margini di crescita potrebbero essere limitati.
Il tech spinge anche la Cina, Seoul ai massimi. Positiva anche l’Australia
In rialzo anche le borse cinesi: l’Hang Seng guadagna lo 0,4%, mentre il CSI 300 di Shanghai e Shenzhen avanza dello 0,5%. A trainare sono i titoli legati a big data, spinti da nuove norme statali che impongono l’adozione di un sistema unificato, e le biotech come Innovent Biologics, in volo del 13,6% (ha toccato anche un rialzo del 18%) grazie a risultati incoraggianti su un farmaco per il tumore al polmone. Bene anche NavInfo (+1,42%) dopo un’intesa con Alibaba Cloud. BYD e Xpeng salgono grazie all’inclusione nella campagna per promuovere i veicoli elettrici nelle aree rurali.
A Taipei il Taiex avanza del 2,32% e a Seul il Kospi vola oltre il 2,5%, aggiornando i massimi da luglio 2023. Lo won si rafforza, mentre la Corea del Sud volta pagina con l’insediamento immediato del nuovo presidente Lee Jae-myung, dopo la vittoria alle elezioni anticipate seguite all’impeachment di Yoon Suk Yeol.
Segni positivi anche in Australia, dove l’S&P ASX 200 sale dello 0,89%. Tuttavia, i dati del primo trimestre mostrano una crescita economica modesta (+0,2%), rallentata da export deboli, spesa pubblica in calo e condizioni meteo estreme. Questo riaccende le attese per un possibile taglio dei tassi da parte della Reserve Bank.
Euro e petrolio in ribasso. I dati macro di oggi
Nel frattempo, l’euro perde leggermente terreno a 1,1372 dollari, mentre l’agenda macroeconomica si preannuncia fitta di appuntamenti: in arrivo i dati sulla produzione industriale spagnola di aprile, e soprattutto le letture finali dell’indice Pmi servizi e composito dell’Eurozona. Nel pomeriggio, saranno gli Stati Uniti a prendersi la scena con il rapporto Adp sull’occupazione, l’indice Ism non manifatturiero, i Pmi di maggio, i dati settimanali sulle richieste di mutui e sulle scorte di petrolio, fino alla pubblicazione del Beige Book da parte della Federal Reserve, prevista in serata.
I prezzi del petrolio calano leggermente dopo il recente rally. Le tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina e lo stallo nei negoziati nucleari tra Usa e Iran aumentano l’incertezza sugli approvvigionamenti. I dati dell’American Petroleum Institute hanno segnalato un calo delle scorte statunitensi di 3,3 milioni di barili nella settimana al 30 maggio, ben oltre le attese (-0,9 milioni), un segnale di domanda ancora sostenuta con l’inizio della stagione estiva. Preoccupano anche gli incendi in Alberta, che potrebbero ridurre la produzione locale. I futures sul Brent scendono dello 0,37% a 65,39 dollari, il WTI perde lo 0,41% a 63,15 dollari.
L’oro rimane stabile sopra i 3.350 dollari l’oncia.
Piazza Affari: i titoli sotto la lente oggi
A Piazza Affari si accendono i riflettori su Stellantis, penalizzata dal raddoppio dei dazi americani su acciaio e alluminio e dal netto calo delle immatricolazioni in Italia a maggio (-7,99%), con una quota di mercato scesa al 28,06% rispetto al 30,61% di aprile. Un dato decisamente peggiore rispetto alla performance dell’intero mercato, in lieve flessione (-0,16%).
Attenzione anche al fronte Mediobanca–Generali–Banca Generali. Francesco Gaetano Caltagirone ha chiesto di rinviare l’assemblea del 16 giugno sull’ops su Banca Generali, in attesa che vengano chiariti gli accordi di partnership previsti con il Leone di Trieste. Intanto Piazzetta Cuccia ha concluso con successo l’emissione di un Covered Bond a 5 anni per 750 milioni di euro, con una domanda che ha superato 1,4 miliardi (quasi due volte l’offerta), fissando la cedola al 2,625%.
Unicredit resta sotto i riflettori per l’udienza al TAR sul ricorso contro le condizioni poste dal governo nell’ambito dell’operazione su Banco Bpm, con particolare riferimento alle clausole di golden power. Inoltre, Piazza Gae Aulenti ha emesso con successo due obbligazioni Senior Preferred da 1 miliardo di euro ciascuna, rivolte a investitori istituzionali. La prima, con scadenza a 6 anni e richiamabile dopo 5, paga una cedola annua del 3,10%; la seconda, con scadenza a 10 anni, offre un rendimento del 3,725%. L’emissione ha raccolto ordini per circa 5,8 miliardi di euro. Entrambe le tranche saranno quotate alla Borsa del Lussemburgo.
Su Stm prosegue la disputa sulla governance dopo il rifiuto di nominare Marcello Sala, ex Mef, su proposta italiana. Il ministro Adolfo Urso ha confermato il confronto politico in corso tra Italia e Francia, azionisti della società, e ha ribadito l’impegno per un piano industriale chiaro entro l’estate che valorizzi i poli di Catania e Agrate
Da tenere d’occhio Campari, dopo che la francese Remy Cointreau ha ritirato gli obiettivi di crescita delle vendite per il 2030, penalizzata dai dazi e dalla debole domanda negli Stati Uniti.
Nel comparto energia, da segnalare il rinnovo del memorandum d’intesa tra Snam e il gruppo slovacco Spp per rafforzare la cooperazione sulla sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale. Infine, fuori dal paniere principale, la Juventus ha comunicato la risoluzione consensuale del contratto con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli.