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BORSE CHIUSURA 6 FEBBRAIO – Tim vola in attesa di Cdp e tiene a galla Piazza Affari insieme alle banche

In attesa della controfferta di Cdp per la rete, Tim continua a volare in Borsa e, insieme a Intesa e Banco Bpm, evita il rosso a Piazza affari, in controtendenza rispetto a tutta Europa

BORSE CHIUSURA 6 FEBBRAIO – Tim vola in attesa di Cdp e tiene a galla Piazza Affari insieme alle banche

Il tragico terremoto in Turchia e in Siria, le tensioni Usa-Cina e il timore che la Fed prosegua la sua stretta più a lungo di quanto sperato, frenano oggi la propensione al rischio, con i listini europei che conducono in porto una seduta negativa e Wall Street che si muove in ribasso nella mattina americana.

Nel panorama costellato di rosso, si distingue però il verde di Piazza Affari che, nelle ultime battute, ha agguantato il segno più, per chiudere con un rialzo dello 0,27% e tornare a 27.022 punti base, grazie agli acquisti su Telecom (+3,18%) e banche.

Europa in rosso, con il lusso allarmato dalle tensioni Usa-Cina

Nel resto d’Europa il bilancio è pesante per Amsterdam -1,5% e Parigi -1,34%. Sul Cac 40 pesano le vendite sugli importanti titoli della moda e su quelli di altre imprese particolarmente esposte alla Cina, a causa delle nuove tensioni fra Pechino e Washington provocate dal caso del presunto pallone-spia cinese (poi abbattuto) nei cieli a stelle e strisce. I ribassi sono sotto il punto percentuale a Francoforte -0,84%, Londra -0,84% e Madrid -0,68%.

Si rafforza il dollaro

Il presidente della Fed Jerome Powell parlerà domani all’Economic Club di Washington e nell’attesa di capire cosa dirà il dollaro si rafforza, in scia al rapporto sul lavoro di gennaio visto la scorsa settimana, che ha fatto risalire le probabilità di una banca centrale falco per un tempo più lungo di quanto sperato. La maggior parte degli operatori pensa ora che la Fed alzerà il tasso di riferimento sopra il 5% e lo manterrà a quel livello fin quando l’inflazione non mostrerà segnali di robusto ridimensionamento. Ma la recessione è lontana, almeno secondo la segretaria al Tesoro Janet Yellen, che si basa proprio sulla forza dell’occupazione Usa. ”Non finisci in recessione – dice Yellen – quando hai il più basso tasso di disoccupazione in 53 anni”. La ex presidente della Fed è quindi convinta che gli Usa riusciranno a conciliare la lotta all’inflazione con un’economia in espansione.

Nel cambio con il biglietto verde l’euro si indebolisce intorno a 1,072. Mentre la terra trema soffre inoltre la lira turca, già stremata dall’inflazione. Arretra poi lo yuan cinese, allarmato dal quadro geopolitico.

Le tensioni tra le due mega potenza mondiali frena anche il petrolio: il Brent cede lo 0,3% e tratta sotto gli 80 dollari al barile; il Wti perde lo 0,67%, 72,9 dollari al barile.

Piazza Affari, il mercato assapora una sfida per la rete Tim

Telecom è la star del Ftse Mib, in un mercato che mantiene i riflettori accesi sul titolo nella previsione di una sfida tra fondo Kkr e Cdp per la conquista della rete. Molti osservatori propendono per questo scenario, mentre il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, afferma che non si potrà giudicare l’offerta di Kkr “che per altro ancora non conosciamo dettagliatamente, esclusivamente secondo i principi di redditività o profitto perché la rete è un’infrastruttura strategica per il Paese ed è in questo aspetto che bisogna capire come vengano garantiti gli interessi generali”.

Tra le migliori blue chip del giorno figura anche Intesa, +2,69%, in un comparto bancario ben intonato. Il titolo del gruppo creditizio rialza la testa, dopo le perdite subite venerdì, mentre gli analisti alzano il target price dopo i conti del 2022 e scommettono su risultati robusti nel 2023. Intermonte conferma la raccomandazione outperform e alza il prezzo obiettivo  a 3,20 euro da 3,0 euro, prevedendo che Intesa sarà in grado di “realizzare profitti superiori a 6 miliardi di euro nel 2023, contro i 5,5 miliardi di euro della guidance”. Simile è la stima di Bank of America, la cui raccomandazione passa a buy, da neutral.

Il titolo è da comprare anche per Equita: ”Per il 2023 Intesa ha indicato di attendersi un utile ben al di sopra di 5,4 miliardi, una guidance che – alla luce delle dichiarazioni della società e della forte sensitivity ai tassi – riteniamo particolarmente conservativa”, commenta il broker.

Nel settore brillano inoltre Banco Bpm +2,73% e Unicredit +1,58%, mentre va giù Mps -4,66%.

Seduta di recupero per utility e Amplifon +2,37%.

Lettera invece per Moncler -2,25%, Stm -2,19%, Finecobank -1,89%, Pirelli -1,41%.

Sale lo spread; arriva la nuova emissione di Btp Italia

Chiudono una seduta negativa invece i titoli sovrani sul mercato secondario. Il rendimento del Btp decennale è indicato al 4,01% contro +2,24% del Bund di pari durata, per uno spread di 177 punti base, in crescita dell’1,99%.

Per quanto riguarda il primario il Mef ha annunciato oggi che il prossimo 6 marzo prenderà il via la nuova emissione del BTp Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale del Tesoro, che si concluderà tre giorni dopo. Secondo quanto reso noto, il titolo avrà caratteristiche in linea con le precedenti emissioni: una durata di 5 anni e un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che lo tengono fino alla scadenza del 14 marzo 2028. Il Btp sarà collocato sul mercato retail da lunedì 6 a mercoledì 8 marzo, salvo chiusura anticipata e soddisferà tutte le richieste; la seconda avrà luogo nella mattinata del 9 di marzo e sarà solo per gli investitori istituzionali. I tassi minimi garantiti saranno comunicati venerdì 3 marzo.

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