Una misura della volatilità valutaria è balzata sensibilmente in questo periodo di nervosa attesa delle decisioni della Fed sulla riduzione dello stimolo monetario. La riunione di due giorni (17-18 dicembre) potrebbe portare a un ulteriore rinvio del ‘tapering’, ma i dati di questi giorni, e specialmente quello di domani sul mercato del lavoro, potrebbero forzare la mano. Ieri le previsioni ADP indicano, a 215000 nuovi posti, un’accelerazione della creazione di occupati dipendenti, e anche altre notizie congiunturali, come la forza dell’export e le vendite di nuove case, disegnano una ripresa americana che si rafforza (oggi sarà reso noto il dato sul terzo trimestre).
L’indice MSCI Asia Pacific è all’incirca stabile nel primo pomeriggio giapponese. Il Nikkei, tuttavia, sta perdendo circa lo 0,9%, con lo yen che si rafforza, pur sul basso livello di 102 contro dollaro. La borsa indiana, così come la rupia, sono state invece spinte dai sondaggi sulle prossime elezioni in vari stati, che vedono vincente il partito di opposizione e il leader carismarico Narendra Modi, che potrebbe scalzare il partito del Congresso alle prossime elezioni nazionali.
L’oro è passato sulle montagne russe, balzando ieri da un minimo di 1211 a 1243 $/oncia, salvo riassestarsi in questa metà giornata asiatica a 1239.
L’euro sempre forte (a 1,36) mentre cede ancora il dollaro australiano. Il greggio è sui livelli di ieri, poco sopra 97$/b.