“Ci siamo vicini. O forse già ci siamo”. Jerome Powell fa così sapere con grande cautela che, dopo dieci rialzi consecutivi dei tassi, non prevede un nuovo ritocco nella riunione di giugno. I mercati ne prendono atto ma non festeggiano. Primo, perché il presidente della Fed ritiene “assai improbabile” un taglio del costo del denaro nel 2023. Soprattutto, però, perché in contemporanea alle parole di Powell, va in onda a Wall Street l’ennesima crisi bancaria: Pacwest Bancorp, banca di Los Angeles, lascia sul terreno il 60% in attesa di un salvataggio che potrebbe avvenire già oggi. Insomma, assieme all’aumento dei tassi, il più robusto dagli anni Ottanta, l’economia deve fronteggiare una stretta degli impieghi bancari sempre più profonda.
Europa piatta in attesa di Lagarde
I mercati, preso atto delle mosse della Fed, attendono ora le decisioni della Bce. In apertura, le borse dell’Europa si muovono sotto la parità: Milano -0,66%, Parigi -0,47%, Francoforte -0,51% e Madrid -0,63%.
Alle 14.15 la BCE dovrebbe annunciare un incremento di un quarto di punto dei tassi di deposito, al 3,25%, anche se molte case di investimento, compresa JP Morgan, scommettono sul mezzo punto.
Alle 14.45 la presidente Christine Lagarde risponderà alle domande dei giornalisti: oltre ai futuri aumenti al centro dell’incontro la restituzione dei fondi messi a disposizione dalla Bce in questi anni. Secondo SocGen le banche italiane, esposte per un terzo, non sono in condizione di far fronte all’impegno.
Italia, i senza lavoro sotto i 2 milioni
Le banche però ieri hanno guidato il rimbalzo di Milano +0,77% dopo due sedute negative. La borsa di Milano rimbalza dopo due sedute consecutive di ribasso.
In Italia, le persone in cerca di occupazione sono 1,98 milioni, minimo dal novembre del 2022.
In attesa delle decisioni di Francoforte il Bund decennale riparte da 2,24%, il Btp 4,13%.
ll cross euro dollaro si porta sui massimi dal marzo del 2022 a 1,108.
Le banche fanno soffrire Wall Street
Chiusura in rosso ieri sera a Wall Street: il Nasdaq ha perso lo 0,5%, S&P 500-0,7%.
I future anticipano un avvio in rialzo dello 0,3%.
PacWest Bancorp annuncia stamattina di aver avviato negli ultimi giorni dei confronti con gli investitori ed i possibili partners che si sono fatti avanti con delle proposte strategiche.
Il Treasury Note a dieci anni si è rafforzato in vista del rallentamento dell’economia causato dalle due concomitanti strette, quella monetaria e quella bancaria, il suo rendimento è sceso a 3,33%, da 3,42% del giorno prima.
Summit alla Casa Bianca sull’intelligenza artificiale
Gli amministratori delegati di Anthropic, Google, Microsoft e OpenAI incontreranno oggi la vicepresidente Usa Kamala Harris e altri funzionari dell’amministrazione Biden per discutere dell’impatto dell’intelligenza artificiale.
Anche la Cina si affida al turismo, frena la manifattura
Le borse dell’Asia Pacifico sono contrastate. L’Hang Seng di Hong è in rialzo dell’1%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen in lieve calo.
L’indice PMI di Caixin è sceso a sorpresa il mese scorso a 49,5, un segnale di perdita di impulso nel comparto industriale. La manifattura non tira ma i servizi sì: Reuters riporta che durante i recenti giorni di festa, il traffico automobilistico ha subito un incremento anno su anno del 70%, un balzo dovuto soprattutto al turismo domestico.
Il Kospi di Seul perde lo 0,4%, sulla parità il BSE Sensex di Mumbai. Chiuso anche oggi il mercato finanziario di Tokyo.
Oro al top, gas e petrolio in caduta
La discesa del dollaro e dei rendimenti delle obbligazioni riporta su l’oro, stamattina a 2.040 dollari, ad un soffio dai massimi storici.
Il petrolio WTI, ieri alla terza seduta di forti ribassi, è stamattina a 68,7 dollari il barile, prezzi che non si vedevano dalla fine del 2021.
L’Indice Bloomberg delle commodity è scivolato ieri sui minimi da gennaio 2020, gas naturale Usa ed europeo, su nuovi minimi da 14 mesi, hanno dimezzato la quotazione da inizio anno, ma la EIA stima che presto il prezzo potrebbe risalire perché l’aumento della domanda di gas naturale in Asia e Medio Oriente è destinato a compensare il calo in altre regioni quest’anno.
Tim, cda sulla rete. Enel e Leonardo confermano la guidance
Alle 14 si riunisce il Cda di Tim (-1,29%) per rispondere alle due offerte giunte per la rete fissa della compagnia telefonica, nel mirino del principale azionista Vivendi per la strategia di rilancio avviata dall’AD Pietro Labriola.
Unicredit (+0,25%). L’acquisto di azioni proprie è il modo migliore per utilizzare il denaro della banca e nessuna operazione di M&A può rappresentare una valida alternativa. Lo ha detto l’AD Andrea Orcel in una call con i giornalisti dopo che la banca ha annunciato ieri mattina risultati trimestrali sopra le attese.
Per Enel (-0,8%), utili in aumento e ricavi in calo nel primo trimestre, con Ebitda ordinario a 5,46 miliardi di euro (+21,8%). Confermata la guidance per il 2023. La società ha già chiuso o annunciato più del 50% del piano di dismissioni da 21 miliardi. Goldman Sachs aggiusta di pochissimo il target price a 7,20 euro, era 7,15 euro.
Leonardo (-4,06%) archivia il primo trimestre con utile in calo ma conferma la guidance per il 2023. Ebit leggermente più basso delle aspettative per un minor contributo delle joint venture. In crescita gli ordini, saliti più del consensus. Molto positiva la generazione di cassa.
Poste Italiane (+0,07%) chiude il trimestre con l’Ebit pari a 767 milioni di euro, da 690 milioni del primo trimestre 2022, +11%. Il consensus era 712 milioni di euro. L’incremento, spiega la società in una nota, è stato sostenuto da tutti i business con il segmento pagamenti e mobile che ha contribuito in maniera maggiore. Le attività finanziarie investite ammontano a 579 miliardi e nel trimestre Poste ha realizzato una raccolta netta di 500 milioni su prodotti di risparmio e investimento. Matteo Del Fante, amministratore delegato e direttore generale dice che “i solidi risultati dell’inizio dell’anno ci posizionano molto bene per raggiungere i nostri obiettivi per il 2023”.
Safilo. Le vendite nette nel primo trimestre sono rimaste sostanzialmente stabili a 287,2 milioni (-0,4% a cambi costanti).