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Borse 26 giugno pomeriggio: i mercati neutralizzano l’effetto Russia ma i titoli della Difesa pagano il fio

Nel corso della giornata le Borse recuperano l’iniziale ribasso legato alle turbolenze russe ma Leonardo come tutti i titoli dell’industria militare pagano un prezzo rilevante

Borse 26 giugno pomeriggio: i mercati neutralizzano l’effetto Russia ma i titoli della Difesa pagano il fio

I mercati finanziari appaiono tranquilli dopo il weekend di fuoco vissuto sul fronte russo con la rivolta, poi rientrata, della brigata Wagner e nel giorno di apertura del forum dei banchieri centrali a Sintra, in Portogallo. Tra pochi minuti la presidente della Bce Christine Lagarde farà gli onori di casa, mentre il numero uno della Fed Jerome Powell parlerà mercoledì.

L’incertezza complessiva suggerisce prudenza agli investitori e i principali listini europei, dopo aver smaltito le paure della mattinata, chiudono poco lontano dalla parità, allineandosi all’andamento neutro di Wall Street. Apple, in avvio ha toccato i massimi storici, ma al momento è praticamente piatta.

Europa timidamente positiva 

Piazza Affari segna +0,12% e 27.242 punti base, trovando un punto di equilibrio tra le grandi perdite Leonardo -4,68%, in rosso come tutti i titoli della difesa europei (che vedono nell’apparente  indebolimento di Putin una via più breve per la pace) e i guadagni di Stm +2,17%.

Nel resto d’Europa Francoforte limita i danni allo  0,13%, dopo il sondaggio sul sentiment delle imprese tedesche in peggioramento a giugno per il secondo mese consecutivo, nella convinzione che la prima economia europea dovrà affrontare una lenta  uscita dalla recessione. Nel rapporto mensile pubblicato oggi dalla Bundesbank però si scrive che, con il trimestre di primavera che sta finendo, dovrebbe chiudersi anche la discesa dell’economia tedesca. Sul Dax Deutsche Bank è incolore, dopo le perdite in avvio a seguito del diffondersi della notizia di Reuters che la banca avrebbe comunicato ai clienti di non poter più garantire il pieno accesso ai loro titoli russi. 

Per quanto riguarda gli altri indici principali: Londra -0,11%; Parigi +0,29%, Amsterdam +0,12%, Madrid +0,1%.

Crolla invece Atene, -2,76%, dopo il risultato elettorale che ha consegnato una schiacciante vittoria a Kyriakos Mitsotakis, capofila dei conservatori, che ha già prestato giuramento per un secondo mandato da premier.

Il rosso è acceso anche a Mosca (Moex -1,26% e Rtsi -1,65%), dopo il blitz dei mercenari e con i tanti punti interrogativi su questa vicenda che attendono ancora risposta. Oggi il presidente russo Vladimir Putin è apparso in un video, probabilmente registrato. Comunque non ha fatto alcun accenno alla vicenda.

Scende il rublo russo; si placa il gas 

La tempesta geopolitica sembra placarsi anche sul valutario. Il rublo registra perdite frazionali contro dollaro, dopo che il biglietto verde ha toccato i massimi da 15 mesi contro la divisa moscovita.

L’euro tratta in lieve progresso contro il dollaro, poco oltre quota 1,091.

Tra le materie prime si sta afflosciando il petrolio. Il Brent si apprezza dello 0,15% a 74,12 dollari al barile. Il greggio texano è inchiodato a 69,2 dollari al barile.

Cambia segno il gas ad Amsterdam, che perde poco più dell’1%, per un prezzo a 32,175 euro al Mwh.

Piazza Affari in rialzo con i titoli dell’energia

In Piazza Affari Stm festeggia l’andamento della cliente Apple, sempre più prossima ad agguantare la capitalizzazione ciclopica di 3000 miliardi di dollari sulle notizie relative ai prossimi nuovi prodotti.

Il listino vede tra i maggiori rialzi anche molti titoli energetici: Tenaris +1,17%, Eni +1,11%, Erg +1,02%, Saipem +0,47%, Enel +0,38%. 

Fanno capolino nella top ten anche alcuni titoli ciclici, dell’automotive. Pirelli +0,86% e Stellantis +0,45%.

Le banche sono quasi tutte negative, con l’eccezione di Unicredit +0,72%. Arretrano invece Mps -1,68% e Bper -1,3%. Perde Banca Mediolanum -1,59%, mentre si avvicina l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi.

La giornata è nera per Telecom: -3,49%.

Spread stabile e tassi in calo

La chiusura è in stabile per la carta italiana. Lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata chiude a 156 punti base (+0,52%) e i tassi arretrano. Il Btp 10 anni è indicato a +3,86% e il Bund 10 anni a +2,3%.

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