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Borsa ultime notizie: non solo tech, corre anche il lusso. Il farmaco anti obesità traina Novo Nordisk. Chi sono i “nuovi” che scalzano i colossi

Nel giro di pochi anni società innovative hanno sorpassato giganti che sembravano inattaccabili, come Volkswagen o Basf. Sul podio ci sono ora: l’azienda olandese dei chips Asml, la danese Novo Nordisk e Lvmh

Borsa ultime notizie: non solo tech, corre anche il lusso. Il farmaco anti obesità traina Novo Nordisk. Chi sono i “nuovi” che scalzano i colossi

I primati Usa sono un’altra cosa, ma anche i Big della vecchia Europa si stanno muovendo al rialzo in questo mercato che premia la pattuglia dei titoli leader. Ma, a differenza di quanto capita a Wall Street, il fenomeno non si limita al settore tech, come dimostra il clamoroso rimbalzo di Lvmh, la capofila del lusso europeo controllata da Bernard Arnault, schizzata ieri dopo i conti su dell’8%, recuperando in un colpo solo le perdite da inizio anno, frutto delle difficoltà della Cina, il primo cliente delle griffe parigine. Grazie agli ottimi risultati di tutte le controllate dell’impero, a partire da Dior e Louis Vuitton, il gruppo ha messo le basi per un “altro anno eccellente”, nell’attesa degli incassi dell’anno delle Olimpiadi. Bene anche i marchi italiani della maison: Loro Piana ha confermato la sua posizione di leadership nel lusso ultra-premium e sofisticato. Fendi ha ampliato la propria rete di vendita al dettaglio. I ricavi salgono a 86,2 miliardi (+13%), utile netto a 15,2 miliardi (+8%). Un record che non è stato sufficiente a riportare il gruppo al primo posto nella classifica delle blue chips europee per il valore di Borsa. Con una capitalizzazione attorno ai 376 miliardi, Lvmh è solo terza dietro due new entry che beneficiano del dinamismo dei mercati del Nord Europa. O, meglio ancora, del primato dell’economia della conoscenza.

Novo Nordisk: record in Borsa grazie al farmaco anti-obesità

Al secondo posto, infatti, figura Novo Nordisk con un valore di Borsa di 322 miliardi euro circa. L’azienda danese, leader mondiale nell’insulina, sta sfruttando con molta parsimonia l’appeal dei farmaci contro l’obesità, a partire dal Wegovy, in pieno boom (+157% in giro d’affari nella prima metà del 2023) nonostante una distribuzione limitata negli Usa, in attesa di poter far fronte alla domanda in crescita esponenziale.

Asml: il piccolo gigante europeo che domina l’industria dei chips

La medaglia d’oro però spetta ad un colosso quasi sconosciuto al grande pubblico: l’olandese Asml, sigla che sta per Advanced Semiconductor Materials Lithography, l’azienda nata nel 1984 giusto quarant’anni fa in quel di Veldhoven, alla periferia di quello che era l’impero Philips grazie all’uscita di 300 addetti decisi ad inseguire un’idea folle: far concorrenza a giapponesi ed americani sviluppando un modo nuovo per produrre i chips attraverso la litografia. Nel corso degli anni, attraverso la ricerca sviluppata con la tedesca Zeiss e una fitta rete di collaborazioni, Asml ha messo a punto un sistema di produzione basato sull’uso della luce che ha consentito, anno dopo anno, di produrre chips sempre più piccoli al servizio di esigenze sempre più complesse. Una politica che ha consentito alla società olandese di controllare l’80% del mercato dei macchinari, con un’enorme ricaduta strategica; dietro pressione americana l’Olanda ha deciso di non vendere alla Cina (nonostante sia il primo cliente) i macchinari di ultima generazione.

Il nuovo ordine: aziende emergenti scalzano i colossi del passato

Tre casi diversi che meritano qualche riflessione. Ai vertici della piramide ci sono società nuove che nel giro di pochi anni hanno scalzato colossi che sembravano inattaccabili: i Big dell’auto come Volkswagen o della chimica come Basf. Non è esagerato pensare che presto la Germania verrà rappresentata da Sap, leader del software piuttosto che dai campioni dell’economia del Novecento. 

È comunque improprio parlare di Big. La prima società del Vecchio Continente, cioè Asml (390 miliardi di capitalizzazione) in classifica vale poco più di un decimo di Apple o di Microsoft.  

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