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Borsa tra golpe turco e maxi-acquisizione Softbank. Cairo diventa re di Rcs

I mercati guardano a Istanbul e alla tenuta della lira turca. A Tokyo Borsa chiusa ma il colosso della tecnologia Softbank annuncia l’acquisizione di Arm per 23 miliardi – Giovedì riunione Bce e settimana ricca di trimestrali Usa per grandi banche e tecnologia – Arrivano i dati definitivi dell’Opas su Rcs – Il lusso prova a ripartire e Atlantia si avvicina all’aeroporto di Nizza

Borsa tra golpe turco e maxi-acquisizione Softbank. Cairo diventa re di Rcs

La Borsa di Tokyo oggi è in vacanza. Masayoshi Son, fondatore e leader del colosso Softbank, no. Stamane il gruppo giapponese annuncerà l’acquisto di Arm, il gioiello della tecnologia inglese, per 23,4 miliardi di sterline, la cifra più rilevante mai pagata per un gruppo hi tech europeo, all’avanguardia nel design dell’Internet delle cose. A favorire l’operazione ha senz’altro contribuito il calo della sterlina.

ISTANBUL, RESTA IL RISCHIO DELLA FUGA DEI CAPITALI

Ma l’attenzione dei mercati finanziari è concentrata oggi sulla Borsa di Istanbul e sull’andamento della lira turca mentre si moltiplicano le notizie sugli arresti di militari e magistrati, in un clima di crescente tensione con gli Usa, “colpevoli” di ospitare Fetulla Gul, il grande nemico del presidente.

La valuta turca sta recuperando posizioni questa mattina (+1,7%) dopo il tonfo (-4.6%) di venerdì sera. Ma il fallito golpe anti-Erdogan ha senz’altro aggiunto ulteriore stress alla finanza di un Paese fortemente dipendente dai capitali stranieri: sui 15,8 miliardi di dollari affluiti nei primi 5 mesi dell’anno in Turchia, solo 2,3 miliardi (il 50% in meno di un anno fa) proviene da investimenti diretti nell’economia del Paese.

Il resto è arrivato sotto forma di acquisto di bond ed azioni. Ovvero capitai pronti a prendere rapidamente il volo in caso di pericolo, come sottolinea a Bloomberg Brian Jacobsen di Wells Fargo: “È probabile che nei prossimi giorni si veda un deflusso di capitali dal Paese, perché l’instabilità politica crea un rischio aggiuntivo che gli investitori non vogliono correre”.

Calme all’apertura le Borse asiatiche: in lieve rialzo Hong Kong e Sidney, perdite frazionali per Shanghai e Shenzhen. Scende l’oro (-0,6%), a conferma che la tensione geopolitica si sta raffreddando.

BANCHE, SCENDE IN CAMPO MARIO DRAGHI

Il nuovo attentato contro la polizia Usa, stavolta a Baton Rouge, Louisiana, e le manovre militari cinesi nelle acque contese nel mar della Cina meridionale confermano stamane che il mondo, a partire dall’Europa ferita a Nizza, sta vivendo in piena emergenza geopolitica. Ma procede anche l’attività consueta.

Sul piano finanziario l’appuntamento clou della settimana sarà senz’altro la riunione della Bce di giovedì prossimo, la prima dopo la Brexit. Non è attesa alcuna novità sui tassi ma, oltre all’analisi della congiuntura ed ai consueti segnali di politica monetaria, Mario Draghi coglierà l’occasione per ribadire, a dieci giorni dallo stress test dell’Eba, la posizione della Bce sulle esigenze di capitale e sulle sofferenze delle banche italiane e di altri Paesi della Ue. Potrebbe essere la spinta decisiva per un accordo in sede Ue.

LE TRIMESTRALI DANNO LA CARICA A WALL STREET

Wall Street, in grande salute, si concentra sulla campagna delle trimestrali. Sia Dow Jones che S&P (+6% nelle ultime tre settimane) hanno chiuso la settimana con nuovi record. Dopo i buoni risultati di JP Morgan e Citigroup, l’attenzione si sposta sulle altre grandi banche (Morgan Stanley, Bank of America e Goldman Sachs), sui Big della tecnologia (Ibm, Microsoft, Intel, Netflix, Qualcomm) e dei consumi (Johnson & Johnson, Starbucks). Nel secondo trimestre, secondo gli analisti, i profitti dei mercati Usa risultano in calo del 4,7%.

CAIRO: OGGI AL VIA L’AVVENTURA CORRIERE, AUMENTO IN VISTA

Per la finanza italiana appuntamento storico oggi al Circolo della Stampa: Urbano Cairo, piemontese, presidente del Torino calcio, si presenta ai media come editore del Corriere della Sera, il primo dopo trent’anni di condominio alla guida di via Solferino.

Il duello con la cordata capitanata da Andrea Bonomi si è chiuso venerdì sera con il successo dell’Opas di Cairo Communications, che ha raccolto il 48,8% del capitale contro il 37,7% dell’offerta concorrente guidata dal finanziere. Determinante per il successo l’orientamento dei fondi, che, a larga maggioranza, hanno preferito l’offerta mista (carta più cash) dell’editore de La7.

L’esito dell’offerta sarà comunicato ufficialmente lunedì dalla Consob. Da allora e per 5 giorni quel 13% di azioni andate a Bonomi potranno – per legge – migrare verso Cairo, che quindi ha la possibilità di salire quasi al 62% di Rcs. Quindi l’esborso di cassa di Cairo Communicaton (25 cent per azione) potrà variare tra un minimo di 63 milioni (di cui 6 a se stesso), fino a un massimo di circa 80 milioni.

Allo stesso modo la quota di controllo di Cairo della sua società, oggi al 73%, si diluirà in una forchetta compresa tra il 46,5 e il 51,1%. In ogni caso Cairo ha già annunciato che, qualora si fermasse al 46%, acquisterà sul mercato fino a un 5% per riportarsi sopra la quota di maggioranza assoluta. Oggi è prevista un’assemblea di Cairo Communication per discutere di vari temi: proposta di aumento di capitale sociale, emissione nuove azioni e modifiche statutarie.

IL LUSSO PROVA A RIPARTIRE, ATLANTIA VICINA ALL’AEROPORTO DI NIZZA

Viaggi, alberghi e lusso: non sarà facile, ma l’Europa prova a risollevarsi dallo shock per la tragedia di Nizza. Intanto il ministero dell’Economia francese ha rinviato di otto giorni la vendita dell’aeroporto della città francese, il secondo del Paese. Atlantia (-0,4% venerdì) in cordata con Edf ha buone chances per aggiudicarsi il 60% dello scalo. La società dei Benetton accelera intanto sulla scelta delle banche d’affari che l’affiancheranno nella cessione del 30% di Autostrade per l’Italia.

Sulle barricate invece il lusso dopo il venerdì nero per il settore. Yoox e Ferragamo hanno perduto il 3%, mentre su Moncler e Lvmh è intervenuta Bryan Garnier, che ha tolto i due titoli dalla lista dei preferiti (top picks). Sintomatica la frana di Swatch (-13%) e Richemont (-4%) dopo il crollo delle vendite orologi in Europa e in Cina.

IL MERCATO SCOMMETTE SULL’ACCORDO MPS (+21,8%)

Potrebbe essere la settimana decisiva per un accordo sulle banche. Nel frattempo, come ha rivelato il bollettino economico della Banca d’Italia, lo scudo di Draghi garantisce l’ossigeno necessario al sistema. Gli istituti italiani hanno partecipato alla prima operazione di finanziamento a lungo termine Tltro2 condotta dalla Bce a fine giugno per la cospicua cifra di poco meno di 139 miliardi di euro.

In grande evidenza Monte Paschi, protagonista di un balzo del 21,8%% nell’ultima settimana, malgrado Moody’s abbia annunciato di aver messo sotto revisione il titolo per un possibile downgrade dal momento che vede “un incremento delle probabilità che la banca abbia bisogno di supporto esterno”.

Al proposito il vice ministro all’Economia, Luigi Casero, rispondendo nell’Aula della Camera, ha dichiarato che “non si esclude che vengano avviate, laddove dovessero rilevarsi necessarie, eventuali misure di supporto pubblico in pieno accordo con le istituzioni dell’Unione europea e dell’Unione bancaria”.

Prende così consistenza l’ipotesi che il fondo Atlante 2 raccolga 3 miliardi di euro per intervenire a sostegno dei crediti dubbi di Montepaschi per smaltire al più presto 10 miliardi di Npl per rispondere alle richieste della Bce.

PIAZZA AFFARI RIMBAMZA DEL 4,25%, SOLO 5 TITOLI IN ROSSO

Spinta dal rally delle banche Piazza Affari ha recuperato in settimana il 4,25%. Oltre alla banca di Siena, in forte ripresa Unicredit (+14,38%) davanti a Bper (+13,47) e Bpm (+12,72%). Recupera anche Unipol (+11,88%). Solo cinque i titoli in terreno negativo in settimana: in calo di Terna (-2,60 )% dopo la bocciatura di Citigroup. Perdite minori per Fineco, Campari, Recordati e Snam.

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