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Rcs, vince Cairo con il 48,8%. Bonomi si ferma al 37,7%

Il duello per il controllo del gruppo editoriale, editore del Corriere della Sera, finisce a sopresa con una vittoria del patron di La7 – La sua Opas ha raccolto adesioni ben oltre il 35%, soglia minima per la validità dell’offerta. La cordata di Bonomi, Mediobanca e i soci storici del Corriere si è fermata al di sotto, pur avendo già raggiunto giovedì la soglia minima del 30% per la validità dell’Opa. Lunedì i risultati definitivi.

Rcs, vince Cairo con il 48,8%. Bonomi si ferma al 37,7%

Finisce con la vittoria di Urbano Cairo il duello per il controllo di Rcs media group. Il patron de La7 ha ottenuto il 48,82% delle adesioni all’Opas mentre la cordata concorrente, guidata da Andrea Bonomi, si è fermata al 37,72%. Nella battaglia per il controllo del gruppo che è proprietario del Corriere della Sera, la famiglia Rotelli, che possiede il 3,48% del capitale tramite la holding Armonia, ha preso la decisione di spartire equamente il suo pacchetto azionario fra l’Opas di Cairo e l’Opa di Bonomi, secondo le indiscrezioni raccolte da Radiocor Plus. Ma la vera battaglia, giocata anche a colpi di pubblictà sul Corsera da parte degli azionisti “storici” che ora passeranno in minoranza, si è combattuta soprattuto sul fronte dei Fondi. Che alla fine dei giovchi, si sono schierati con Cairo.

In base ai dati preliminari forniti da Borsa Italiana l’editore di La7 è quindi riuscito a superare non solo la soglia minima del 35% ma a portarsi ad oltre il 48,8% del capitale sociale di Rcs. Nella sola giornata di oggi, venerdì 15 luglio, sono state apportate all’Opas di Cairo (che offre un concambio a 0,18 e una parte cash di 0,15 euro) 139,8 milioni di azioni del gruppo editoriale che controlla il Corriere della Sera, pari al 26,8% del capitale. Una raccolta vastissima di titoli rivenienti dai fondi di investimento e dal retail. Secondo una prima ricostruzione Cairo ha acquistato ai blocchi nella giornata di venerdì 22.119.951 titoli Rcs, al prezzo unitario di 1 euro, e pari al 4,24% del capitale. Tutto il pacchetto di azioni acquistato è stato conferito all’Opas di Cairo Communication. Cairo aveva già in portafoglio il 4,7% del capitale di Rcs.

La cordata International Media Holding ha raccolto in giornata 42,6 milioni di titoli Rcs, pari all’8,2% del capitale. Sommando la quota dei soci di Imh, pari al 22,6%, al pacchetto di azioni pari al 2,18% acquistato a meno di 1 euro dai cinque soci (Investindustrial, Della Valle, Mediobanca, Pirelli e UnipolSai), più la raccolta di adesioni in Opa pari al 12,9%, si arriva al 37,7% del capitale. “Ringrazio gli azionisti che hanno dato fiducia a International Media Holding, società nata con l’obiettivo di dare a Rcs una nuova governance nel segno dell’indipendenza, della stabilità e della solidità. Purtroppo i numeri di oggi dicono che l’offerta concorrente è risultata essere prevalente e a Cairo, faccio i miei migliori auguri”. Cosi’ Andrea Bonomi ha commentato l’esito delle due offerte concorrenti su Rcs. “E’ tempo ora – ha aggiunto – di pensare al bene dell’azienda che sono certo, con il supporto di tutti i suoi azionisti, saprà raggiungere buoni risultati”.

Per Urbano Cairo l’obiettivo minimo da raggiungere era il 35% del capitale (giovedì sera era al 22,03%), per la parte opposta il 30% già raggiunto a ventiquattr’ore dalla chiusura delle offerte.

Le parti restano divise sull’interpretazione delle norme che regolano l’offerta non prevalente. Per l’avvocato Sergio Erede, advisor di Cairo, l’offerta non prevalente decade e, come recita l’articolo 44 comma 7 del Regolamento Emittenti, chi ha aderito a quest’ultima ha cinque giorni di tempo per scegliere se migrare all’offerta prevalente oppure riprendersi titoli. Per Bonomi deve essere la Consob a esprimersi sul tema.

Lunedì il giorno dei dati definitivi – Lunedì 18 al mattino, entro le 7.59,sono attesi i risultati. Tre giorni dopo, il 21 luglio entro le 7.59, arriveranno le decisioni dei due offerenti sulle condizioni sospensive, sancendo definitivamente il vincitore.

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