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BORSA OGGI 6 OTTOBRE – Moody’s zavorra Piazza Affari ma la mossa di Opec+ non pesa sui prezzi del petrolio

Il Toro frena dopo il mini rally. Positivi i future e i listini asiatici. Per ora non pesa il taglio Opec+ sul petrolio, ma il monito di Moody’s frena Piazza Affari

BORSA OGGI 6 OTTOBRE – Moody’s zavorra Piazza Affari ma la mossa di Opec+ non pesa sui prezzi del petrolio

Il taglio della produzione del petrolio deciso ieri dall’Opec + non ha provocato grosse tensioni sui mercati. Il Wti tratta stamane a 88 dollari, Brent sotto i 94 dollari, in dato che conforta i listini dopo la frenata di ieri.

l future dell’indice EuroStoxx 50 guadagna l’1,3%. Positive anche le indicazioni in arrivo dal contratto sul Nasdaq +0.9%, ieri protagonista di una giornata all’insegna della volatilità. 

Segno più stamane anche per le piazze asiatiche, influenzate dalle notizie in arrivo da Wall Street. A Tokyo il Nikkei avanza dello 0,9%, ai massimi del mese. Meglio il Kospi di Seul +1,2%%. BSE Sensex +0,6%. L’Hang Seng di Hong Kong, all’indomani dello spettacolare +5,9% di ieri, perde lo 0,4%, in avvio seduta il ribasso era dell’1%. 

Bostic (Fed): la stretta è appena iniziata

Le Borse non hanno però confermato ieri la tendenza alla ripresa delle sedute precedenti. A frenare la ripresa sono stati i dati positivi in arrivo dagli Stati Uniti, che hanno spaventato i mercati, dominati dalla paura della stretta praticata dalla Fed. Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, ha sostenuto ieri sera che “il rialzo è ancora nella sua fase iniziale”.

Su Piazza Affari -1,52% (peggior listino dell’Eurozona) ha pesato anche la nota con cui Moody’s ha ammonito che un’eventuale deviazione dalle riforme del Pnrr potrebbe provocare un taglio del rating Italia in area junk.

Immediata la reazione del mercato del debito: lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata sale a 243 punti. Crescono i tassi: quello del titolo italiano sale a 4,45%, quello del titolo tedesco a +2,02%.

La Ue rallenta gli acquisti sui Btp

L’andamento dei titoli di Stato italiani è stato disturbato dalla notizia che nel bimestre agosto-settembre la Bce ha lasciato scendere di 1,243 miliardi netti i Btp italiani nel proprio portafoglio, che aveva comprato attraverso il programma pandemico Pepp. Si tratta di una netta inversione di tendenza dopo che, nel periodo giugno-luglio la Bce aveva comprato 9,762 miliardi di titoli italiani, dirottando sui Btp i proventi della scadenza titoli tedeschi (-14,279 miliardi), olandesi e francesi.

I Paesi dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo per l’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia, nel quale è inserito anche il price cap al petrolio russo. Alla vigilia del Consiglio europeo di oggi e domani a Praga, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen si è detta pronta a discutere di un tetto temporaneo al prezzo del gas utilizzato per generare elettricità.

Da seguire la pubblicazione dei verbali dell’ultimo vertice della Bce per trarre indicazioni sul prossimo aumento dei tassi. Secondo gli esperti di Bloomberg, il rialzo sarà di 75 punti.

Twitter: Musk tratta sul prezzo

Incerti gli umori di Wall Street, già concentrata sui numeri del mercato del lavoro che usciranno venerdì. Ieri l’S&P500 ha chiuso poco sotto la parità (-0,2%), dopo parecchi su e giù. Nasdaq -0,25%.

Nel dopoborsa il titolo Twitter è scivolato fino a 51,3 dollari: la seduta si era chiusa con un calo dell’1,3%. Il Wall Street Journal riporta che la società ed Elon Musk hanno discusso anche nelle ultime ore di un possibile taglio del prezzo di acquisto del social, fissato inizialmente a 44 miliardi di dollari, 54,2 dollari per azione. Secondo Bloomberg, si andrebbe verso una ricomposizione della contesa legale iniziata con il dietrofront del numero uno di Tesla.

L’indice del dollaro è in calo dello 0,2% e il cross euro dollaro scende a 0,991. 

La sterlina inglese si apprezza a 1,13 nonostante il taglio dell’outlook da parte di Fitch.

Tra le poche borse in positivo nella giornata di ieri, il Brasile +0,8%. Il candidato di sinistra Lula ha conquistato il sostegno del terzo e del quarto arrivato al primo turno. L’indice della borsa di San Paolo è arrivato alla quarta seduta consecutiva di rialzo, da inizio anno segna un rialzo dell’11%, +37% in euro.

L’Opec+ volta le spalle a Biden, vertice Ue sul gas

Gli analisti stanno misurando l’effetto del taglio di 2 milioni di barili deciso ieri dall’Opec+ sugli orezzi di mercato. In realtà di tratta di poco più di un allineamento all’ingiù del target alla “capacità produttiva effettiva” del cartello. Di fatto, la riduzione vera è di circa 1 milione. Quel che conta di più, però, è l’indicazione politica: l’Arabia Saudita, uno dei paesi leader, ha deciso di ignorare le pressioni arrivate dagli Stati Uniti. Ieri sera la Casa Bianca ha emesso un comunicato nel quale si parla di una decisione miope e di azioni capaci di ridurre il controllo dell’Opec sui prezzi dell’energia. Delusi dall’Arabia Saudita, gli Stati Uniti si apprestano ad allentare le sanzioni contro il Venezuela per consentire a Chevron di riprendere le estrazioni di petrolio nel Paese. Lo riporta stamattina il Wall Street Journal.

Il gas europeo tratta a +7% a 173 euro. “La piattaforma energetica Ue dovrebbe svolgere un ruolo centrale nel garantire il nostro accesso a forniture di gas competitive a livello mondiale. Invito voi e le aziende a intensificare la sensibilizzazione congiunta”. Cosi’ la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in una lettera indirizzata ai leader in vista del vertice di Praga, preannunciando “una proposta per stabilire regole per la partecipazione dei Paesi membri e dell’industria”.

In Piazza Affari Stm investe, Edison nel mirino dei fondi

Via libera Ue al nuovo investimento di Stm a Catania. La jv italo-francese costruirà un impianto di produzione per componenti chip (substrati integrati di carburo di silicio) in Sicilia. Bruxelles ha annunciato di aver approvato una sovvenzione diretta di 292,5 milioni sui 730 milioni complessivi. 

Generali è alla ricerca di opportunità di espansione nel risparmio gestito, scrive stamattina Il Sole24Ore. Il gruppo avrebbe messo nel mirino BrightSphere, soggetto che gestisce 91 miliardi di dollari.

Stellantis. I sindacati metalmeccanici chiederanno alle società un aumento salariale superiore all’8% da pagare nel 2023 per aiutare i lavoratori a far fronte all’impennata dei prezzi energetici e alimentari. 

Edison nel mirino in vista dell’imminente nazionalizzazione di Edf; secondo Reuters diversi fondi di investimento e gruppi energetici sono in allerta per la possibilità che possa essere ceduta.

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