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Borsa: le migliori pratiche internazionali nel nuovo codice di autodisciplina

Domenico Siniscalco, vice presidente del comitato per la Corporate Governance, ha introdotto ieri nella sede della Borsa Italiana la nuova versione del decalogo sull’autodisciplina delle società quotate in Borsa. Gabriele Galateri di Genola, presidente del comitato, ha descritto le quattro aree in cui sono stati realizzati i maggiori interventi.

Borsa: le migliori pratiche internazionali nel nuovo codice di autodisciplina

“I mercati si sviluppano dove esistono buone regole di governance che sono quindi fondamentali per attrarre gli investitori internazionali”. Queste le parole con cui Domenico Siniscalco, vice presidente del comitato per la Corporate Governance, ha introdotto ieri nella sede della Borsa Italiana la nuova versione del decalogo sull’autodisciplina delle società quotate in Borsa.

Gabriele Galateri di Genola, presidente del comitato, ha descritto le quattro aree in cui sono stati realizzati i maggiori interventi: “Composizione del consiglio di amministrazione, efficacia del Cda, organizzazione e compiti dei comitati, razionalizzazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi”.

Circa il primo punto, l’attenzione è stata focalizzata sull’indipendenza del Cda, assicurata con la presenza di almeno un terzo di amministratori indipendenti nelle società del Ftse Mib. Parallelamente è stata istituita la figura del “lead indipendent director” e viene scoraggiata la presenza del Ceo in più consigli d’amministrazione.
Particolare rilevanza ha assunto il tema della continuità nella gestione, garantita dal meccanismo dello “staggered board”: viene introdotta la possibilità di una scadenza scaglionata di tutti o parte dei componenti del Cda.

Riguardo all’organizzazione e ai compiti dei comitati, una raccomandazione precisa è stata fatta da Galateri sull’importanza nel predisporre piani strutturati di successione per il rinnovo dei vertici delle società quotate. A tal proposito Siniscalco ha fatto riferimento, in senso negativo, alle situazioni di stallo che hanno accompagnato i cambi di vertice di Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Altro punto focale, infine, è dato dal rilievo che viene attribuito all’interno dei Cda a due comitati: quello controlli e rischi e quello per le remunerazioni.

“Dopo le decisioni prese ieri dal governo Monti, tra cui una che riguarda la patrimonializzazione delle imprese, presentare oggi questo codice di autodisciplina è un auspicio perchè il Paese si torni a concentrare sui suoi obiettivi di crescita”. In questo modo il presidente Galateri ha voluto inserire e contestualizzare gli aggiornamenti apportati al codice in quadro macroeconomico molto più generale e critico. Siniscalco, concludendo, ha ricordato che il codice di autodisciplina non è vincolante per le società, né esiste un sistema sanzionatorio applicabile, ma che un’attento monitoraggio sull’adozione delle best practies potrebbe portare con tutta probabilità alla redazione di una pagella delle società quotate in Borsa.

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