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Borsa, l’auto frena Piazza Affari. Btp verso l’1,5%

Listini europei al rallentatore in attesa delle trimestrali Usa – Cade Fca ma Ferrari si porta su nuovi record – Giù anche Pirelli e Michelin – Atlantia paga lo scotto di Alitalia, Salini depressa dopo l’offerta Astaldi – Banche in controtendenza spinte da Unicredit – Spread a 185 punti

Borsa, l’auto frena Piazza Affari. Btp verso l’1,5%

Il nuovo calo dello Zew, l’indice della fiducia tedesca, frena gli animal spirits dei mercati. L’indicatore di luglio si è fermato a -24,5 scendendo ancora rispetto alla caduta del -21,1 registrata in giugno.

Piazza Affari +0,18% attorno a quota 22.200 veleggia comunque in terreno positivo dietro Madrid +0,4% e Parigi +0,2%. Piatta Francoforte.

Continua intanto la migrazione dei capitali verso i titoli di Stato italiani, gli unici a garantire ancora un seppur modesto rendimento assieme alla sicurezza rinnovata dal giudizio della Commissione Ue. Il rendimento del Btp decennale scende di 5 punti base e si porta a 1,58%, sui minimi degli ultimi 3 anni, spread 185 punti base. Per gli esperti di Marzotto Sim il rendimento “potrebbe continuare a calare fino all’area 1,50%, per poi consolidare su questo livello”,

Sul fronte macro l’euro è in discesa dello 0,2%, cross a 1,124 su dollaro nel giorno dell’elezione del nuovo presidente, quasi certamente la tedesca Ursula von der Leyen.

La sterlina inglese perde ancora terreno su timori legati a una hard Brexit. Il cross con l’euro sfonda la soglia di 0,90 e si porta sui massimi da metà gennaio.  

L’oro è fermo a 1.415 dollari l’oncia. Petrolio Wti in leggero rialzo a 59,70 dollari il barile.  Saipem +1,21%. Eni -0,6%. Saras -1%.

Atlantia cede l’1,3% (ma +6% nella settimana)  dopo esser stata scelta da FS quale partner nel consorzio per l’operazione Alitalia da affiancare a Delta Airlines e al Mef. Ciò malgrado, il vicepremier Luigi Di Maio ha confermato che il governo non intende fare passi indietro sul tema della revoca della concessione al gruppo autostradale. 

In grande evidenza stamane Unicredit +1,3%: l’agenzia di rating S&P ha migliorato l’outlook a ‘stabile’ da ‘negativo’ per la migliore capacità di resilienza del gruppo ad un ipotetico default del debito sovrano italiano. Acquisti anche su Banco Bpm +1,1%, Intesa +0,6%, FinecoBank +1,2%.

La maglia nera tocca a Fiat Chrysler -3,8%: Goldman Sachs ha ripreso la copertura con un giudizio Sell, target price a 11,5 euro. Il gruppo non può permettersi di violare la normativa europea sulla CO2 (multa da 1,3 miliardi) e il Nord America è previsto in calo del 6%. La generazione di cassa verrà tagliata, mentre servono brevetti sull’elettrico.

Ferrari +1,4%, si porta su nuovi massimi storici. 

Perde colpi anche Pirelli -2,4% in linea con Michelin che cede il 2% a Parigi dopo aver presentato dati di vendite deludenti a giugno.

Citigroup si è espressa con cautela sul settore Utility italiano. Enel -0,7%, A2A +0,3%.

Giù Salini Impregilo -3,5%, che ha presentato un’offerta su Astaldi nel quadro del Progetto Italia.

Nuovo ribasso per Trevi -2%,che un  denuncia patrimonio netto negativo per -148,1 milioni di euro a fine 2018 per effetto delle rettifiche di valore degli asset. Equita ha confermato il giudizio reduce.

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