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Borsa in rosso ma a due facce: scintille Fiat a Wall Street, Luxottica all’inferno a Piazza Affari

Fiat-Chrysler (Fca) parte alla grande a Wall Street e poi ripiega ma a Milano chiude in rialzo – Invece Luxottica paga le dimissioni dell’ad Cavatorta e l’incertezza della governance per le interferenze della dinasty Del Vecchio: il titolo ha perso quasi il 9% – Piazza Affari chiude in rosso la sesta seduta (-0,3%) – Bene l’asta dei Btp ma tassi in ascesa.

Borsa in rosso ma a due facce: scintille Fiat a Wall Street, Luxottica all’inferno a Piazza Affari

PIAZZA AFFARI IN RIBASSO PER IL SESTO GIORNO. BENE FIAT CHRYSLER, MA CROLLA LUXOTTICA

Dopo la mattinata positiva, la Borsa italiana ha ripreso per il sesto giorni di fila, la via del ribasso dopo l’avvio negativo delle Borse Usa. L’indice Ftse Mib chiude a quota 19.139 con un calo dello 0,32%. In terreno positivo Parigi +0,04%, Francoforte +0,21% e Madrid +0,46%%. Londra +0,35%. 

Debole anche l’azionario Usa con l’S&P 500 sui minimi da maggio. L’attesa è concentrata sulle trimestrali: sono attesi i risultati di Intel, Johnson & Johnson, General Electric e tra le banche di Morgan Stanley, Citigroup e Bank of America. Il dollaro è in calo a 1,269 contro l’euro, da 1,262 della chiusura di venerdì sera. 

Fa storia a sé Fiat Chrysler Automobiles che ha spiccato il volo al suo esordio a Wall Street con un balzo iniziale del 6% a 9,25 dollari sul prezzo di riferimento (cioè la chiusura di venerdì di Fiat a Piazza Affari a 6,64 euro pari a 8,76 dollari). A Milano, intanto, nel primo quarto d’ora di contrattazione, le Fca hanno segnato in apertura 7,15 euro, con un rialzo del 3% sulla chiusura di venerdì, per poi salire ad un massimo din 7,25 euro (+4,5%). Poi il clima è progressivamente cambiato tanto che alle 17 il titolo perdeva inn Usa mezzo punto a 8,85 dollari. A Milano, in chiusura, +1%. Sono in lieve calo a Wall Street sia Ford che General Motors. Al contrario, recuperano i titoli auto motive italiani: Pirelli guadagna il 2%, CnhIndustrial +1,3%.

Alla ribalta, ma per ben altri motivi, Luxottica. Il leader degli occhiali perde il 9,2% dopo che ieri sera l’azienda ha annunciato le dimissioni del Ceo Enrico Cavatorta. Attese in serata le decisioni del cda previsto per le ore 19: prima del board è prevista una riunione tra i sei consiglieri indipendenti e il presidente del collegio sindacale per capire quale soluzione adottare per il bene della società dopo che l’arrivo di un terzo ceo in soli tre mesi, Massimo Vian. Citigroup ha immediatamente tagliato la raccomandazione a Neutral da Buy. 

Si muove in controtendenza, del mondo degli occhiali di tendenza, la società di Lapo Elkann, Italian Indipendent +0,6%. In rialzo nel lusso Ferragamo -0,8% e Tod’s -1,5%. Nuovo pesante ribasso per Stm -5,4% in scia alla crisi del settore chip. Sotto i riflettori anche Mediolanum +3,3%, a correzione dello scivolone di venerdì (-3%). Prende piede l’idea della creazione in Fininvest di un blind trust a cui apportare, per una durata massima di 30 mesi, il 20% della società guidata da Ennio Doris. A breve la finanziaria di casa Berlusconi terrà un consiglio di amministrazione per decidere come procedere.

Continua la discesa del Brent è 88,6 dollari al barile, in calo del 2% e sui minimi degli ultimi 4 anni. Eni sale dellO 0,4%. Saipem perde l’1,9%, il titolo è penalizzato dal taglio di giudizio di Ubs. Tenaris +0,3%. Tiene la diga delle banche Unicredit +0,4%, Intesa +1,9%, MontePaschi +0,2%. BancaPop.Milano +1%, Ubi -0,3%.

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