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Borsa: Enel, record di capitalizzazione e Terna al massimo storico

Sia Enel che Terna fanno scintille in Borsa e collezionano nuovi record – Enel è la prima società di Piazza Affari e la prima utility d’Europa per valore di Borsa – Terna ha stabilito ieri il suo nuovo massimo storico – Il modello di business improntato alla sostenibilità sta premiando anche in Borsa sia la società guidata da Starace che quella guidata da Ferraris

Borsa: Enel, record di capitalizzazione e Terna al massimo storico

Le società elettriche fanno scintille anche a Piazza Affari e con i rialzi di ieri stabiliscono nuovi record.

Enel, che era già la prima società di Piazza Affari e la prima utility d’Europa per valore di Borsa, ha raggiunto un nuovo record di capitalizzazione di mercato superando per la prima volta gli 80 miliardi di euro grazie al balzo di ieri del 2,93%, che ha portato il valore di ogni sua azione a un passo dagli 8 euro, precisamente a 7,899 euro. “Il risultato – dice una nota emessa dalla società guidata da Francesco Starace e presieduta da Patrizia Grieco – è stato reso possibile dal successo del modello di business sostenibile e integrato, adottato sin dal 2015, che ha permesso al Gruppo di cogliere le opportunità legate alla transizione energetica”.

Nuovo record in Borsa anche per i cugini di Terna, la società della rete elettrica ad alta tensione guidata da Luigi Ferraris e presieduta da Catia Bastioli, che è anch’essa protagonista di primo piano della transizione energetica del Paese. Ieri Terna ha chiuso la seduta di Borsa a 6,460 euro ad azione con un balzo del 3,06% che ha permesso al titolo di stabilire il proprio nuovo massimo storico. Il broker Kempen ha incrementato il target price di Terna di 80 centesimi e inserito la società tra le preferite nelle infrastrutture elettriche, in quanto “il tema della transizione energetica avrà un impatto positivo sullo sviluppo delle infrastrutture di rete”.

I successi di Enel e Terna confermano quanto ha sostenuto nei giorni scorsi un report di Morgan Stanley, secondo cui le società green, oltre a far bene all’ambiente e all’economia, sono di questi tempi tra le preferite in Borsa perché il loro business è fortemente improntato alla sostenibilità, che può assicurare risultati sia in termini ambientali che economici, industriali, finanziari e di governance.

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