Condividi

Borsa: corre il lusso, crolla Ti Media. Mediaset si risveglia

I dati preliminari (molto buoni) di Prada hanno dato ossigeno a tutto il comparto del lusso: Tod’s (+5,39%) assicura la migliore performance di Piazza Affari – Si risveglia Mediaset (+5,17%) con il ritorno dell’attenzione sul settore televisivo sulla scia della vendita di La7 – Ma proprio Ti Media cede il 9%, mentre Telecom Italia finisce debole (-0,4%)

Borsa: corre il lusso, crolla Ti Media. Mediaset si risveglia

Il fermento M&A sostiene Wall Street. Dopo le nozze Ice-Nyse Euronext e le mani di Buffet sulla Heinz, un’altra operazione rilevante prende la scena sui listini: Office Depot balza di oltre il 17% sulle speculazioni per una fusione con la rivale OfficeMax. Il Dow Jones sale dello 0,36% e il Nasdaq dello 0,26% dove Google (+1,30%) ha superato per la prima volta gli 800 dollari per azione e anche l’Europa consolida il rialzo dopo la spinta arrivata dall’indice Zew tedesco. Milano sale dell’1,57% con lo spread stabile a 278 punti base, Parigi +1,88%, Francoforte +1,62% e Londra +0,96%, Madrid +1,44%. L’euro sale sul dollaro a 1,3389. Il petrolio Wti è stabile a 85,92 dollari al barile (-0,04%).

L’indice Zew migliore del previsto ha infatti fatto dimenticare ai listini le incertezze dell’apertura. Il dato, che misura le aspettative sull’economia tedesca, è volato a febbraio a 48,2 punti da 31,5 di gennaio contro 35 atteso dagli analisti, ai massimi da tre anni. Bene anche la Spagna dove il Tesoro ha assegnato 4 miliardi di euro di obbligazioni a tre e a nove mesi con tassi di interesse in lieve calo.

Ma per la crescita c’è ancora da fare. Dopo il dato Ocse sul quarto trimestre (-0,2%), che ha indicato la prima contrazione del Pil dal tracollo accusato nel primo trimestre del 2009, la Francia ha confermato che non riuscirà a centrare l’obiettivo di crescita al ritmo dello 0,8% nel corso del 2013.

Oltreoceano anche Obama torna a mettere in guardia sui rischi alla crescita legati alla questione del debito Usa: i tagli automatici alla spesa, se scatteranno il 1 marzo in mancanza di un accordo in Congresso, ha detto, “non sono giusti e non aiuteranno l’economia”, probabilmente “faranno tornare a salire la disoccupazione” “serve un approccio bilanciato” per la riduzione del debito. Obama ha chiesto al Congresso di evitare l’entrata in vigore dei tagli, previsti in un precedente accordo solo per spingere a un compromesso. Negli Usa intanto la fiducia dei costruttori edili americani è scesa in febbraio a 46 da 47 in gennaio: il primo calo in dieci mesi.

In Italia, che registra il plauso della Commissione europea per il miglioramento nel recepire le direttive comunitarie con il deficit di recepimento per la prima volta dal 1997 sotto l’1%, il mese di febbraio ha fatto però registrare un altro preoccupante record: secondo le stime dell’Abi c’è stata una caduta record (-3,26%) dei prestiti delle banche italiane a famiglie e imprese, che non si era mai registrata nella serie storica di questo aggregato che risale a giugno del 1999. Il calo si giustifica secondo l’Abi con i “sei semestri” di recessione che stiamo vivendo.

In aumento le sofferenze nette a fine 2012 a quota 64,3 miliardi, le lorde a 125miliardi : “un aumento fisiologico”, rileva l’Abi, “da monitorare ma che non desta allarme”. Salgono però anche i depositi del 6,8% a gennaio a 1.180 miliardi (+6,2% a dicembre).

A Piazza Affari la giornata è positiva per il comparto che a fine giornata accelera i rialzi: Intesa +2,13%, Unicredit +2,41%, Mps +3,84% tra i migliori del Ftse Mib, Bpm +2,28%, Bper +4,15%. Sotto i riflettori anche il lusso, dopo i dati preliminari di Prada che hanno indicato un aumento delle vendite del 29% nel 2012. Tod’s, miglior titolo del paniere principale, sale del 5,39%, Ferragamo del 3,65%.

Si risveglia ancora Mediaset che balza del 5,17%, con il ritorno dell’attenzione sul settore televisivo con la vendita di La7 e l’apertura di Berlusconi a un ruolo da premier in caso di vittoria delle elezioni. Debole Telecom Italia -0,4%, mentre crolla Ti Media (-9,07%) dopo la decisione di procedere solo cpn l’offerta di Cairo (+12,44%) ed escludere Della Valle. L’ad di Telecom Bernabè auspica la chiusura delle trattative in due settimane.

Intanto a monte della compagnia di tlc l’azionista Telco (al 22,4%) ha deciso di di svalutare in bilancio la partecipazione detenuta in Telecom da 1,5 a 1,2 euro per azione (il titolo tratta a 0,622 euro). Telco ha chiuso il semestre al 31 ottobre con una perdita di 818 milioni di euro dopo una rettifica di valore della partecipazione per 920 milioni.

Solo tre titoli in rosso sul Ftse Mib oggi: oltre a Telecom anche Fiate e Impregilo.

Impregilo rimane invariata, leggermente sotto la parità (-0,05%) a 4,02 euro in attesa del verdetto del Cda del general contractor sull’Opa Salini. Una nota diffusa attorno alle 17 ha comunicato che il consiglio di amministrazione di Impregilo ha incaricato gli amministratori indipendenti (9 sui 15 totali) di individuare l’advisor finanziario dell’emittente cui sarà demandata, fra l’altro, la predisposizione di un parere di congruità sul corrispettivo dell’Opa annunciata da Salini.Fiat cede l’1,37% penalizzati dai dati sulle immatricolazioni in Europa

Commenta