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Borsa chiusura 16 ottobre: Milano ritrova coraggio con le banche ma l’offerta Kkr delude e Tim precipita

Dopo una giornata in altalena segnata dalle tensioni in Medio Oriente le Borse europee chiudono in timido rialzo. Spread sotto 200 dopo la manovra del governo

Borsa chiusura 16 ottobre: Milano ritrova coraggio con le banche ma l’offerta Kkr delude e Tim precipita

Salgono i listini azionari, cala il greggio, crolla il gas e il dollaro si ridimensiona leggermente: si chiude con un bilancio positivo la prima giornata della settimana dei mercati finanziari europei, nonostante le molte incognite geopolitiche che gravano sul futuro dell’umanità. Le borse continentali sono tutte in verde, confortate dall’avvio intonato di Wall Street, ancora forte a fine mattinata (DJ +1%; Nasdaq +1,22%) mentre sta per entrare nel vivo la stagione delle trimestrali.

Piazza Affari chiude in rialzo, nonostante il crollo di Telecom

Piazza Affari chiude con un guadagno dello 0,55% a 28.391 punti base, sostenuta dalle banche. Telecom invece frena il listino e arretra del 6,23%, dopo la notizia che è arrivata l’attesa offerta vincolante di Kkr per la rete fissa (inclusa FiberCop), ma senza dettagli finanziari, mentre, a sorpresa, il fondo Usa ha presentato un’offerta che è invece non vincolante per Sparkle, con l’intenzione di trasformarla entro 4/8 settimane, dopo la fase di due diligence. Il titolo, già nervoso, ha poi ulteriormente perso terreno quando il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, riferendosi alla partita, ha parlato di “tema complesso”.

Tra le blue chip negative del giorno ci sono titoli petroliferi come Saipem -1,4% e Tenaris -0,7%. L’auto arretra con Stellantis -0,69%, mentre Ferrari sale dello 0,4% a Milano e dello 0,86% a New York. Maranello ha comunicato di aver cominciato ad accettare le criptovalute come metodo di pagamento negli Stati Uniti, cosa che farà poi anche in Europa.

Sull’altro piatto della bilancia del Ftse Mib pesano oggi positivamente le banche: Unicredit +2,59%, Bper +2,33%, Banco Bpm +2%. Anche Monte Paschi, volatile nelle prime ore, coglie l’opportunità di un rialzino dell’0,44%, con il ministro Giorgetti fiducioso che la privatizzazione dell’istituto avvenga entro il 2024.

Negli altri settori sono in spolvero titoli industriali come Pirelli +2,23%, Prysmian +2,06%, Leonardo +2,22%. Bene Campari +1,84% e le utility: Erg +2,28%, Hera +1,47%, Italgas +1,44%.

Scende lo spread nel giorno della manovra

Chiude un verde la carta italiana nel giorno in cui il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio da 24 miliardi di euro, tra 16 miliardi di extragettito e tagli alle spese. “Il quadro è abbastanza complesso – ha sottolineato la primier Giorgia Meloni – noi nel 2024 avremo circa 13 miliardi euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 di superbonus. L’aumento dei tassi e il Superbonus fanno complessivamente più della manovra di bilancio”.

Sul secondario oggi lo spread tra decennale italiano e tedesco si restringe e si allontana da quota 200, chiudendo a 196 punti base (-3,44%). Arretrano anche i tassi, con il Btp indicato in chiusura a +4,74% e il Bund +2,78%.

Europa cauta ma positiva. In rally le azioni polacche

Il quadro è simile nelle altre principali piazze europee, cautamente positive a partire da Madrid +0,59%, Londra +0,42%, Parigi +0,27%, Francoforte +0,33%, Amsterdam +0,2%.

Tra i titoli soffre Biontech, -4,67% a Francoforte, dopo che la scorsa settimana il partner Pfizer (+5,38% a New York) ha tagliato le previsioni annuali a causa delle minori vendite di vaccini anti-Covid 19.

Nel guardingo panorama europeo si distingue oggi positivamente l’indice polacco WIG20, +5,31%, con gli investitori evidentemente confortati dall’esito elettorale che si va confermando alla luce dello spoglio delle schede, con l’opposizione filo Ue che dovrebbe raggiungere la maggioranza.

Dollaro e petrolio in calo; crolla il gas

La maggior propensione al rischio penalizza oggi il dollaro, il cui indice appare in leggera ritirata, mentre l’euro recupera un cambio intorno a 1,054. Il Financial Times riferisce però che JPMorgan prevede la parità euro-dollaro poiché l’aumento dei prezzi dell’energia indebolirà la crescita.

Bene in questa seduta il bitcoin, nonostante indiscrezioni poi smentite. La valuta digitale ha toccato infatti i 30.000 dollari, per scendere poi intorno a 28.09 dollari (+4,4%), alla notizia che la Sec, autorità di controllo dei mercati finanziari, avrebbe autorizzato il primo Etf spot sul bitcoin, quello di iShares, controllata da BlackRock. Notizia data da alcuni dei principali siti specializzati in criptovalute, a partire da CoinTelegraph, ma non confermata ufficialmente. Esperti del settore, con fonti interne alla Sec e a BlackRock, come l’analista di Bloomberg James Seyffart, hanno però affermato che la notizia è falsa e che la Sec sta ancora valutando la richiesta e la stessa Blackrock ha smentito l’indiscrezione.

Scendono i prezzi del petrolio: il Brent, consegna dicembre 2023, tratta intorno a 90,3 dollari al barile (-0,65%), mentre il greggio texano di pari scadenza perde circa mezzo punto percentuale, per un prezzo di 85,9 dollari al barile.

Più netto è il calo del gas ad Amsterdam, che dopo il recente rally, lascia oggi sul terreno ad Amsterdam il 10,71%, per un prezzo di 48,200 euro al Mwh.

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