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Borsa, bene Pirelli. Mid Cap in rally con Acea e Falck

La frenata dell’economia e il caos Brexit lasciano freddi i listini europei – Londra, tuttavia è la piazza migliore – Spread in rialzo dopo l’Ocse – Milano premia Stm ma continua a snobbare Telecom Italia – Realizzi su Leonardo e Unicredit

Borsa, bene Pirelli. Mid Cap in rally con Acea e Falck

Poco mosse le Borse europee, Piazza Affari +0,05% è in lieve rialzo a quota 21.531 punti (vicina ai massimi da settembre), Parigi +0,32% e Francoforte +0,49% registrano guadagni più consistenti, favoriti dalla debolezza dell’euro, sotto quota 1,120 sul dollaro. Ma a sostenere i listini contribuiscono i messaggi dei banchieri centrali. “In linea con il mandato Bce – dice Villeroy de Galhau, governatore della Banque de France – la politica monetaria resterà accomodante finché sarà necessario, in modo da raggiungere l’obiettivo di medio-lungo sull’inflazione”.

Assai più vivace Londra +0,79%. In apertura la sterlina è scesa di mezzo punto percentuale, dopo che il Parlamento britannico ieri non è riuscito a raggiungere la maggioranza su nessuno dei quattro piani alternativi all’accordo di divorzio della premier Theresa May, che potrebbe tornare al voto in settimana. Stamani il capo negoziatore Ue per la Brexit Michel Barnier ha detto che si fa più probabile un divorzio senza accordo.

Il rialzo dei rendimenti dei T-Bond Usa, conseguenza del ritorno della propensione al rischio, non trova conferma in Europa. Il Bund decennale ha un rendimento negativo di 4 punti base (-1 punto base rispetto a ieri.

Deboli i Btp. Lo spread tra Italia e Germania sul tratto decennale vale 257 punti dai 254 di ieri. Il rendimento del decennale di riferimento scambia a 2,53%.

Sul mercato scatta la corsa ai bond greci: secondo Bloomberg Atene sta valutando il rimborso anticipato di una parte dei prestiti ottenuti dal Fondo monetario internazionale. Il tasso del decennale scende di due punti base al minimo di 3,69%.

Il petrolio tipo Brent sale dello 0,2% a 69,2 dollari il barile, massimo degli ultimi quattro mesi e mezzo.
Reuters scrive che gli Stati Uniti stanno pensando di colpire l’Iran con altre sanzioni, l’obiettivo di Washington sono delle aree dell’economia mai colpite fin qui.

Continua la marcia di Saipem +0,75%. Eni +0,2%. Tenaris -0,2%.

Nel listino italiano si mette in luce Pirelli +2,6%, la società ha ottenuto un maxicredito fiscale in Brasile.

Continua la ripresa di Stmicroelectronics +2,3%, anche se in febbraio le vendite globali di semiconduttori sono scese del 7,3% anno su anno. Il gruppo italofrancese accelera sulla diversificazione, puntando sulla guida autonoma.

Torna in territorio positivo Fiat Chrysler +0,9% nonostante i dati negativi sulle immatricolazioni di marzo in Italia. I marchi del gruppo, chiudono il mese con un calo del 19,5% (Alfa Romeo -55%).

Nella lettera ai soci Exor -0,7% il presidente John Elkann scrive che si prenderà in considerazione un cambio degli assetti della controllata ma non un’uscita dal capitale. Elkann conferma la fiducia all’amministratore delegato di Ferrari -0,41% ed anticipa per la seconda parte dell’anno il piano industriale di Cnh Industrial -0,45%.

Assai più positivo l’andamento del mercato a due ruote. Piaggio +1,5%. In marzo sono state immatricolate in Italia 25.000 mezzi a due o tre ruote, in crescita del 26%. Scooters +30% e motociclette +25%. Male i cinquantini. In Spagna, le immatricolazioni sono salite del 27% a 15.000 unità.

In forte calo Tim -1,9%: lo spread tra ordinarie e risparmio ha toccato un minimo storico su acquisti legati ad attese di conversione. Le ordinarie trattano con un premio di 4 centesimi sulle risparmio, ma se si tiene conto della cedola di 2,8 centesimi, la conversione in un rapporto uno a uno, è poco attraente.

Tra le utilities brilla Acea +2% che prevede di chiudere il 2022 con 1,3 miliardi di euro di Ebitda, +36% su 2018. Il piano industriale prevede 4 miliardi di euro di investimenti, dividendi per 800 milioni. Le indicazioni sono sopra le previsioni del consensus.

Snam +0,50%. Romano Minozzi ha ritoccato all’insù la sua quota e punta a salire ancora. L’imprenditore modenese risulta ora titolare di una partecipazione del 6,62% dal 6,02% precedente.

Banche in discesa. L’indice di settore cede lo 0,4%. Unicredit perde lo 0,5% dopo il balzo di oltre il 4% ieri. Intesa-0,5%.

Da segnalare anche:

  • Astm cala del 2% dopo il downgrade di Kepler Cheuvreux che ha portato la raccomandazione a “Hold” da “Buy” con un prezzo obiettivo a 25,5 euro da 24,2 euro precedente.
  • Falck Renewables +7%.

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